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Le stufe a pellet senza canna fumaria rappresentano una soluzione innovativa per chi desidera riscaldare la propria casa senza dover installare un sistema di scarico esterno complesso. Questi apparecchi utilizzano il pellet, un combustibile ecologico ricavato dagli scarti della lavorazione del legno, per generare calore in modo efficiente e sostenibile.
Più in particolare, quando si parla di stufe per riscaldare casa senza canna fumaria, si fa riferimento a stufe a pellet per le quali è prevista la sola installazione di un tubo di diametro pari a circa 8 centimetri con fungo terminale che sporge dal muro, pratica (per quanto non a norma) in uso fino al 2012 poi corretta con la normativa UNI 10683, che stabilisce nuovi parametri per una più adeguata installazione.
In questo articolo di Climamarket, esploreremo come funzionano queste stufe, dove scaricano i fumi, i loro vantaggi e le migliori opzioni disponibili sul mercato.
È bene sfatare un mito: NON ESISTE una stufa a pellet senza canna fumaria. Tutte le stufe rilasciano fumi che devono essere per forza evacuati, così da tutelare la salute delle persone che vivono in quell'ambiente. La cosiddetta stufa senza canna fumaria alimentata a pellet produce quindi dei fumi come le stufe tradizionali, ma questi sono considerati dei fumi ecologici e a bassissimo impatto ambientale rispetto alle configurazioni alternative di riscaldamento domestico.
Il funzionamento è relativamente semplice: i pellet vengono alimentati nella camera di combustione e bruciano producendo calore. I fumi generati dalla combustione passano attraverso un complesso sistema di filtri, dove vengono depurati da polveri sottili e altre sostanze nocive. L'aria pulita, ormai priva di inquinanti, viene poi espulsa all'esterno attraverso un tubo di scarico molto più piccolo rispetto a una tradizionale canna fumaria.
A questo proposito, bisogna fare attenzione che l'installazione di una stufa di questo genere non vada ad infrangere la normativa UNI 10683 per il rilascio dei fumi - tramite canne fumarie o condotti a parete -, che prevede l'obbligo di scaricarli a tetto.
I fumi purificati vengono generalmente scaricati all'esterno attraverso un tubo posizionato a soffitto. La scelta del punto di scarico dipende da vari fattori, tra cui la disposizione della stanza e le normative locali. È fondamentale affidarsi a un installatore qualificato per individuare la soluzione più adatta.
Le stufe a pellet senza canna fumaria sono particolarmente indicate in diverse situazioni:
Il consumo di una stufa a pellet ventilata dipende da vari fattori, tra cui la potenza della stufa, la qualità del pellet utilizzato e la temperatura ambiente. In media, una stufa a pellet consuma tra 0,5 e 2 kg di pellet all'ora. Questo si traduce in un consumo mensile che può variare da 150 a 600 kg di pellet, a seconda dell'uso e delle condizioni ambientali. È importante scegliere pellet di alta qualità per garantire una combustione efficiente e ridurre i consumi.
Trattandosi di dispositivi di combustione per il riscaldamento, le stufe a pellet sono soggette a normative rigorose che disciplinano il loro montaggio. In particolare, la normativa UNI 10683 del 2012 stabilisce che i gas di combustione devono essere espulsi attraverso il tetto dell'edificio. In passato, molte stufe consentivano l'espulsione dei gas direttamente dalle pareti laterali degli edifici, ma questa prassi non è più permessa; ora tutti i gas devono essere indirizzati al di sopra del tetto.
È importante notare che il Decreto Ministeriale 37 del 2008 richiede una certificazione di conformità dell'impianto, che attesti la sua sicurezza e che l'installazione sia stata effettuata da un tecnico qualificato e certificato. In caso di installazioni non conformi, oltre al rischio di incendio e avvelenamento, potrebbe essere prevista l'applicazione di sanzioni pecuniarie. Nonostante l'installazione possa sembrare un procedimento relativamente semplice e veloce per un professionista, è severamente vietato procedere autonomamente.
Se si risiede in un condominio, è fondamentale ottenere l'approvazione dell'assemblea condominiale per l'installazione di una stufa a pellet nella propria abitazione. Ciò è necessario poiché il sistema di ventilazione deve essere posizionato sul tetto dell'edificio, almeno 40 cm oltre il bordo esterno dell'ultimo piano, in una parte comune dell'edificio condominiale.
Il costo di una stufa a pellet varia a seconda della potenza, delle dimensioni, delle funzionalità e del marchio. In generale, i modelli senza canna fumaria tendono ad avere un prezzo leggermente superiore rispetto a quelli tradizionali, a causa dei sistemi di filtraggio più sofisticati.
In media, il prezzo oscilla tra gli 800 e i 2.500 euro. Anche i rivestimenti incidono sull'investimento complessivo, se teniamo presente che materiali come la pietra ollare e la ghisa sono molto più ricercati di quelli tradizionali in acciaio. Il costo di installazione, poi, non supera i 500/600 euro, mentre per quanto riguarda la manutenzione si limita alla pulizia del cassetto dalla cenere almeno una volta ogni due settimane e al controllo ordinario annuale.
L'installazione di una canna fumaria esterna per una stufa a pellet può variare a seconda delle condizioni dell'edificio e della complessità del lavoro. In media, il costo può oscillare tra 500 e 1.500 euro.
Le stufe a pellet senza canna fumaria offrono numerosi vantaggi:
In conclusione, le stufe a pellet senza canna fumaria rappresentano una soluzione innovativa e versatile per riscaldare la propria casa in modo ecologico ed efficiente. Grazie ai sistemi di filtraggio avanzati, queste stufe garantiscono un ambiente interno sano e pulito, senza rinunciare al calore accogliente del pellet.