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Da Gennaio 2019 è obbligatorio allegare alle domande relative a caldaie e stufe a biomassa la certificazione ambientale, indispensabile per ottenere l'idoneità.
Dal 31 maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo Conto Termico, noto come Conto Termico 2.0; si tratta di un incentivo statale per tutti gli interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
La misura è entrata in vigore per la prima volta alla fine del 2012, la nuova versione però semplifica le modalità di accesso, amplia i soggetti ammessi, innalza il tetto degli incentivi che possono essere erogati in una singola rata (da 600 a 5.000 eur) e riduce i tempi di erogazione (da 6 a 2 mesi).
Possono beneficiare del nuovo Conto Termico le Pubbliche Amministrazioni, le imprese ma anche soggetti privati, società in house e cooperative di abitanti. I fondi stanziati ammontano a 900 milioni di euro/anno, di cui 200 riservati alla Pubblica Amministrazione.
Il nuovo Conto Termico permette di riqualificare dal punto di vista energetico la propria abitazione, o ufficio, assicurandosi un risparmio costante nel tempo e un recupero in tempi rapidi di una parte consistente dell’investimento effettuato per la riqualificazione: il risparmio viene garantito dall’efficientamento energetico, l’incentivo permette un rapido recupero dei costi iniziali sostenuti.
Il Conto Termico 2.0 prevede 2 tipologie di incentivi:
Negli incentivi del tipo 1 rientrano tutti gli interventi di efficientamento dell’edificio (ad es. coibentazione, sostituzione serramenti, schermature solari, illuminazione interni, tecnologie di building automation) e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale obsoleti con impianti a maggiore efficienza (es. caldaie a condensazione).
Gli incentivi di tipo 2, accessibili anche ai privati, comprendono la sostituzione di impianti esistenti con generatori alimentati grazie a fonti rinnovabili (ad es. pompe di calore, caldaie, stufe e termocamini a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore) e l’installazione di impianti solari termici, anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.
La misura prevede le seguenti percentuali massime di incentivo agli investimenti:
Il calcolo della percentuale effettivamente incentivabile viene fatta in base al tipo di intervento o dispositivo e alla fascia climatica in cui si trova l’edificio efficientato.
Gli importi fino a € 5.000 vengono erogati in una singola rata; per importi superiori, è prevista una erogazione in più anni in base all’importo totale da incentivare.
Gli incentivi sono erogati dal GSE – Gestore Servizi Energetici e le modalità previste per la richiesta sono 2:
Tutte le operazioni necessarie alla richiesta degli incentivi possono essere effettuate mediante un apposito servizio web, messo a disposizione dal GSE: il PortalTermico. All’interno di questo portale è disponibile:
Su Climamarket.it puoi trovare diversi dispositivi inclusi nel Catalogo degli apparecchi domestici approvati dal GSE, e potrai riconoscerli facilmente grazie a questo simbolo:
Per questi dispositivi, qualora per l’intervento da te realizzato sussistano anche gli altri requisiti previsti dalla misura, potrai richiedere l’incentivo mediante la procedura di ACCESSO DIRETTO.
Considera comunque che, come chiaramente indicato sul sito del GSE, il Catalogo degli apparecchi domestici non ha valore esaustivo, e quindi il fatto che un prodotto non compaia nell’elenco non implica automaticamente che non possa rientrare tra i dispositivi incentivabili: se ritieni di rientrare nelle casistiche previste dal Conto Termico 2.0, scegli liberamente l’apparecchio più adatto alle tue esigenze e verifica con i nostri esperti, prima dell’acquisto, se ha le caratteristiche di efficienza energetica necessarie per la richiesta degli incentivi.
Per maggiori informazioni sul Conto Termico 2.0 e sulle modalità di calcolo degli incentivi, fai riferimento al sito del GSE
Scopri i prodotti che rientrano nel Conto Termico
Se il tuo caso non rientra in quanto previsto dal Conto Termico, valuta anche la possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali previste dall'attuale normativa: clicca qui per maggiori informazioni.