Scarico caldaia a condensazione: tutto quello che c'è da sapere

Lo scarico della caldaia a condensazione è un aspetto fondamentale da considerare durante l'installazione e la gestione di questi impianti. Essendo una tecnologia avanzata e altamente efficiente, la caldaia a condensazione prevede delle specifiche normative e accorgimenti tecnici per il corretto smaltimento dell’acqua e dei fumi.
Vediamo allora nel dettaglio, in questo approfondimento di Climamarket, come funziona il sistema di scarico per una caldaia a condensazione, quali sono le regole da seguire e come garantire uno scarico sicuro ed efficace.
Comprendere lo scarico della caldaia a condensazione
Le caldaie a condensazione rappresentano una tecnologia avanzata per il riscaldamento domestico e la produzione di acqua calda sanitaria, distinguendosi per la loro elevata efficienza energetica e la capacità di ridurre le emissioni inquinanti.
Il loro funzionamento, a differenza di altri tipi di caldaia, si basa sul principio del recupero del calore latente contenuto nei fumi di scarico, calore che nelle caldaie tradizionali viene disperso nell'atmosfera. Questo recupero avviene attraverso uno scambiatore di calore secondario dove i fumi, raffreddandosi al di sotto del punto di rugiada, condensano il vapore acqueo in essi contenuto, rilasciando ulteriore calore al sistema.
Un sottoprodotto inevitabile di questo processo di condensazione è la formazione di condensa acida, un liquido che deve essere gestito e smaltito in modo appropriato. La corretta progettazione, installazione e manutenzione del sistema di scarico, sia per i fumi che per la condensa, è di fondamentale importanza per garantire la sicurezza degli occupanti dell'edificio, l'efficienza ottimale della caldaia e la piena conformità alle normative vigenti in Italia.
Quanti scarichi ha la caldaia a condensazione?
Una caldaia a condensazione ha quindi generalmente due scarichi principali:
- Uno per i fumi, che può essere una canna fumaria o un terminale a parete.
- Uno per la condensa, costituito dal tubo di scarico per caldaia a condensazione che convoglia l'acqua prodotta dal processo di condensazione.
È importante non confondere i due scarichi, in quanto hanno funzioni e requisiti normativi differenti. È inoltre fondamentale che l'installazione e il collegamento degli scarichi siano eseguiti da personale qualificato nel rispetto delle normative vigenti e delle istruzioni del produttore della caldaia.
Come deve essere lo scarico di una caldaia a condensazione?
La normativa italiana, con particolare attenzione al DPR 412/93 e alle sue modifiche introdotte dalla Legge 90/2013 e dal D.Lgs 102/2014, definisce in modo chiaro le regole per lo scarico dei fumi e della condensa.
Un ruolo fondamentale nella definizione dei requisiti tecnici per gli impianti a gas, inclusi i sistemi di scarico, è svolto poi dalla norma tecnica UNI 7129. Questa norma, nelle sue diverse parti, fornisce indicazioni dettagliate sulla progettazione, l'installazione e la messa in servizio degli impianti a gas per uso domestico e similare. In particolare, essa definisce i criteri per il posizionamento dei terminali di scarico, specificando altezze minime da terra, distanze da finestre, balconi, prese d'aria e altre aperture, sia nel caso di scarico a tetto (dove la norma UNI 7129:2015 prevede il superamento del colmo di almeno 1 metro) che a parete.
Per quanto riguarda specificamente la gestione dello scarico delle condense, la norma UNI 7129-5:2015 rappresenta il riferimento tecnico fondamentale, fornendo indicazioni dettagliate sui materiali idonei, le modalità di smaltimento e le eventuali necessità di neutralizzazione.
La scelta dei materiali e il rispetto delle caratteristiche tecniche del tubo di scarico di una caldaia a condensazione sono elementi cruciali per garantire la sicurezza, l'efficienza e la durabilità dell'impianto.
Materiali idonei
Per il tubo di scarico dei fumi, è fondamentale utilizzare materiali che resistano all'acidità della condensa presente nei fumi stessi. I materiali più comunemente raccomandati sono l'acciaio inossidabile 316L e il polipropilene (PP), entrambi noti per la loro elevata resistenza alla corrosione.
Per il tubo di scarico della condensa, si utilizzano generalmente materiali plastici resistenti agli acidi come il PVC (polivinilcloruro) e il polipropilene (PP). È di primaria importanza evitare l'uso di materiali metallici non specificamente trattati o resistenti agli acidi per il tubo di scarico della condensa, in quanto l'acidità della condensa può causare una rapida corrosione, portando a perdite e danni all'impianto e all'edificio nel tempo.
Diametro raccomandato
Il diametro del tubo di scarico dei fumi per le caldaie a condensazione è generalmente compreso tra 60 e 80 mm, in conformità con le indicazioni della norma UNI e le specifiche fornite dai produttori delle caldaie. Un diametro adeguato assicura un corretto tiraggio ed evita il blocco della caldaia, garantendo l'evacuazione sicura dei prodotti della combustione.
Per quanto riguarda il diametro del tubo di scarico della condensa, per gli impianti domestici è generalmente raccomandato un diametro minimo di 16-20 mm. Tuttavia, è sempre necessario fare riferimento alle specifiche del produttore della caldaia e considerare la lunghezza del percorso di scarico, in quanto per impianti di maggiore potenza o con percorsi più lunghi potrebbe essere necessario un diametro superiore. Un dimensionamento corretto previene ostruzioni e assicura un efficace smaltimento della condensa.
Pendenza necessaria
Il tubo di scarico della condensa deve essere installato con una pendenza minima consigliata dell'1-3% verso il punto di scarico. Questa pendenza favorisce il deflusso della condensa per gravità, evitando il ristagno dell'acqua acida all'interno del tubo e della caldaia. È fondamentale evitare qualsiasi tratto orizzontale prolungato o contropendenza che potrebbe causare accumuli di condensa e aumentare il rischio di gelo in inverno, soprattutto in caso di tubazioni esterne.
Resistenza ai materiali di scarto
I materiali raccomandati per i tubi di scarico, sia per i fumi che per la condensa, sono scelti per la loro intrinseca resistenza ai materiali di scarto prodotti durante il processo di combustione del gas metano. Questi includono principalmente l'acidità della condensa (dovuta alla formazione di acido carbonico e, in tracce, altri acidi) e altri componenti presenti nei fumi come gli ossidi di azoto (NOx) e l'anidride carbonica (CO2). La capacità di resistere a queste sostanze chimiche aggressive è essenziale per garantire la longevità e l'integrità del sistema di scarico nel tempo.
Come si scarica la caldaia a condensazione?
Come più volte ribadito, lo scarico della caldaia a condensazione avviene tramite due sistemi distinti:
- Scarico dei fumi: i fumi vengono espulsi attraverso la canna fumaria o il terminale a parete grazie alla ventilazione forzata della caldaia.
- Scarico della condensa: l'acqua di condensa defluisce per gravità attraverso il tubo di scarico collegato a un punto di raccolta idoneo. In alcuni casi, può essere necessario l'utilizzo di una pompa per superare dislivelli.
Dove scaricano i fumi le caldaie a condensazione?
Lo scarico dei fumi di una caldaia a condensazione è regolamentato in modo stringente per garantire la sicurezza e la qualità dell'aria. La normativa prevede diverse opzioni per dove scaricare i fumi della caldaia a condensazione:
- Canna fumaria esistente: se presente e idonea (verificata da un tecnico), può essere intubata con materiali specifici resistenti alla condensa.
- Nuova canna fumaria: realizzata appositamente per la caldaia a condensazione, con materiali e dimensionamenti conformi alle normative.
- Scarico a parete: in determinate condizioni (ad esempio, per caldaie di potenza limitata e in assenza di vincoli specifici), è possibile lo scarico a parete, con un terminale posizionato in modo da evitare pericoli o disagi per terzi.
La scelta del sistema di scarico dei fumi deve essere valutata da un tecnico abilitato in fase di progettazione e installazione, così da garantire un lavoro a norma e sicuro.
Dove si può scaricare l'acqua della caldaia a condensazione?
La condensa della caldaia a condensazione può essere scaricata in diversi punti, nel rispetto delle normative locali e dei regolamenti condominiali. Le opzioni più comuni includono:
- La rete fognaria domestica, tramite un raccordo sifonato a un lavandino, un water o una piletta di scarico a pavimento.
- Un sistema di raccolta e neutralizzazione della condensa, soprattutto in presenza di scarichi non idonei o in contesti dove le normative locali lo richiedono. I neutralizzatori innalzano il pH della condensa rendendola meno acida prima dello scarico.
- Un sistema di pompaggio della condensa, necessario quando lo scarico per gravità non è possibile (ad esempio, se la caldaia è installata in un locale interrato).
È importante sottolineare che lo scarico diretto in giardini o su suolo non impermeabile è generalmente sconsigliato e potrebbe essere vietato dalle normative locali.
Consigli utili per la gestione dello scarico
Per garantire un corretto scarico e una gestione efficiente della caldaia a condensazione, è consigliabile seguire alcuni accorgimenti:
- Eseguire un accurato lavaggio dell'impianto di riscaldamento prima dell'installazione della caldaia a condensazione per rimuovere sedimenti e calcare che potrebbero compromettere l'efficienza del condensatore.
- Utilizzare tubi di scarico sia per i fumi che per la condensa realizzati con materiali specificamente idonei e resistenti all'acidità, scegliendo il diametro appropriato in base alla potenza della caldaia e alle specifiche del produttore.
- Assicurare una pendenza corretta (1-3%) per il tubo di scarico della condensa verso il punto di smaltimento per favorire il deflusso per gravità ed evitare ristagni e problemi di gelo.
- Rispettare scrupolosamente le normative vigenti a livello nazionale, regionale e comunale per lo scarico sia dei fumi che della condensa.
- Affidarsi sempre a tecnici qualificati e abilitati per l'installazione, la manutenzione e il controllo degli impianti termici per garantire un lavoro a norma e sicuro.
- Effettuare controlli periodici e la manutenzione regolare della caldaia e del sistema di scarico per garantirne l'efficienza e la sicurezza nel tempo, seguendo le indicazioni del produttore e le normative vigenti.
In definitiva, la gestione dello scarico della caldaia a condensazione richiede attenzione e conformità alle normative per garantire un funzionamento sicuro, efficiente e rispettoso dell’ambiente. Con una corretta progettazione e manutenzione, è possibile sfruttare tutti i vantaggi di questa tecnologia senza incorrere in problematiche tecniche o legali.