Che aria tira? Il Blog di Climamarket

Nasce il blog di Climamarket.it

Alcuni già ci conosceranno, dal 2012 portiamo nelle vostre case le migliori soluzioni per la climatizzazione a prezzi imbattibili. Ma la nostra esperienza nel settore ha radici lontane: prima di vendere online ci siamo occupati a lungo della commercializzazione di prodotti di alta qualità nel settore idrotermosanitario... e continuiamo a farlo! Il nostro customer care vi da supporto e vi guida nella scelta della soluzione più adatta alle vostre necessità; forti dei continui scambi diretti con i nostri clienti, abbiamo pensato di aprire questo spazio per condividere  approfondimenti sulle tematiche più frequenti, novità tecnologiche e tendenze del mondo della climatizzazione... BUONA LETTURA!

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Caratteristiche prodotti

Pompa di calore monoblocco: caratteristiche, costi e installazione
13/05/25

Pompa di calore monoblocco:...

La pompa di calore monoblocco è una soluzione innovativa che sta trasformando il modo in cui riscaldiamo e raffreschiamo le nostre abitazioni. La sua particolarità risiede nel fatto che tutti i componenti principali, come il compressore, il condensatore e l’evaporatore, sono contenuti in un unico blocco compatto. Questo design riduce significativamente i problemi legati all’installazione, rendendo l’intero sistema più semplice da gestire e più efficiente dal punto di vista energetico. Ma cosa sono esattamente queste macchine e perché rappresentano una scelta interessante per molti? In questo approfondimento di Climamarket, andremo a fare un po' di chiarezza sulle pompe di calore monoblocco, analizzandone le caratteristiche, i costi e le modalità di installazione. Cosa vuol dire pompa di calore monoblocco? La pompa di calore monoblocco rappresenta una soluzione impiantistica avanzata per la climatizzazione degli edifici, sempre più apprezzata per la sua efficienza energetica e la relativa semplicità di installazione. Questo sistema si configura come una pompa di calore aria-acqua compatta, caratterizzata dall'integrazione di tutti i componenti essenziali – tra cui il compressore, l'evaporatore, il condensatore e la valvola di espansione – all'interno di un'unica unità esterna. Le pompe di calore idroniche (termine che si riferisce al tipo di fluido vettore, in questo caso l'acqua, utilizzato per distribuire il calore o il freddo) sono quelle più comunemente configurate come monoblocco per applicazioni residenziali. La loro versatilità le rende adatte sia per il riscaldamento invernale che per il raffrescamento estivo, offrendo un comfort a 360 gradi. Come funziona la pompa di calore senza unità esterna? Il funzionamento di tale sistema si basa sul principio della termodinamica, attraverso cui il calore viene trasferito da una fonte a bassa temperatura, tipicamente l'aria esterna, a un pozzo a temperatura più alta, come l'acqua destinata al riscaldamento o al raffreddamento degli ambienti. Questo processo è reso possibile dal ciclo di un fluido refrigerante che, attraverso fasi di evaporazione, compressione, condensazione ed espansione, permette di "pompare" il calore da un luogo all'altro. L'energia elettrica è impiegata principalmente per alimentare il compressore, che svolge un ruolo cruciale in questo ciclo di trasferimento energetico. La peculiarità fondamentale della pompa di calore monoblocco risiede nel fatto che l'intero circuito del refrigerante è sigillato ermeticamente all'interno dell'unità esterna durante il processo di fabbricazione. Questa caratteristica la distingue nettamente dai sistemi split, dove il circuito del refrigerante è diviso tra un'unità esterna e una o più unità interne, richiedendo operazioni di collegamento e caricamento del refrigerante in loco durante l'installazione. Distinzione tra pompe di calore monoblocco e split La differenza più evidente tra una pompa di calore monoblocco e un sistema split si manifesta nei collegamenti con l'edificio: mentre il modello monoblocco richiede unicamente il passaggio di tubazioni per l'acqua calda o refrigerata attraverso la parete, il sistema split necessita anche di tubazioni contenenti il gas refrigerante per connettere l'unità esterna a quella interna. In un sistema split, l'unità esterna alloggia principalmente il compressore e l'evaporatore (o condensatore, a seconda della modalità operativa), mentre l'unità interna contiene lo scambiatore di calore idronico, responsabile del trasferimento termico tra il refrigerante e l'acqua, e talvolta anche componenti aggiuntivi come il vaso di espansione. Le pompe di calore monoblocco, grazie alla loro configurazione con un'unica unità installata all'esterno, si rivelano particolarmente adatte in contesti dove lo spazio interno è limitato, in quanto non richiedono l'allocazione di spazio per un'unità interna dedicata. Questa peculiarità le rende una scelta ideale per appartamenti, case di dimensioni contenute o edifici in cui si desidera preservare integralmente lo spazio abitativo. Dove installare una pompa di calore monoblocco? La risposta dipende principalmente dalle caratteristiche dell'abitazione e dalle esigenze specifiche. Esistono modelli progettati specificamente per l'installazione all'esterno, le cosiddette pompe di calore monoblocco da esterno. Queste unità sono progettate per resistere agli agenti atmosferici e vengono collegate direttamente all'impianto di riscaldamento/raffrescamento interno (ad esempio, termosifoni o pannelli radianti) tramite tubazioni idrauliche. Tuttavia, esistono anche soluzioni di pompa di calore monoblocco da interno, sebbene siano meno comuni. Queste ultime possono essere preferibili in contesti specifici dove lo spazio esterno è limitato o dove si desidera una maggiore integrazione estetica. Pompa di calore monoblocco da esterno Per assicurare un funzionamento efficiente e una lunga durata nel tempo, l'unità esterna di una pompa di calore monoblocco dovrebbe essere posizionata in un luogo che offra spazio sufficiente per eventuali interventi di manutenzione, una buona circolazione dell'aria per favorire lo scambio termico con l'ambiente esterno e una certa protezione dagli agenti atmosferici più severi. È consigliabile installare l'unità su una base solida e livellata, preferibilmente in prossimità del muro esterno dell'edificio per minimizzare la lunghezza delle tubazioni idrauliche che collegano la pompa di calore all'impianto interno di riscaldamento o raffreddamento. Un flusso d'aria libero e non ostacolato intorno all'unità esterna è fondamentale per un'efficace captazione del calore dall'aria. Pertanto, è importante rispettare le distanze minime raccomandate dal produttore rispetto a muri, recinzioni, siepi, alberi o altri elementi che potrebbero impedire una corretta ventilazione. Pompa di calore monoblocco da interno L'installazione di una pompa di calore monoblocco all'interno dell'edificio è una possibilità contemplata, ma è generalmente consentita solo in presenza di un locale tecnico dedicato che rispetti specifici requisiti di spazio e normative per il corretto posizionamento dell'unità. Un aspetto cruciale per le installazioni interne è la predisposizione di un sistema di ventilazione forzata efficiente, in grado di garantire un costante prelievo di aria esterna come fonte di calore e un adeguato smaltimento dell'aria raffreddata all'esterno. Efficienza energetica: il cuore della pompa di calore monoblocco L'efficienza energetica di una pompa di calore monoblocco è determinata da una serie di fattori interconnessi, che spaziano dalla qualità intrinseca dei suoi componenti alla tecnologia impiegata per la sua gestione. Tra gli elementi che contribuiscono in modo significativo all'efficienza si annoverano la tipologia e le prestazioni del compressore, la superficie e l'efficacia degli scambiatori di calore (evaporatore e condensatore), l'aerodinamica e il controllo del ventilatore, e la qualità del sistema di isolamento termico dell'unità. Un altro aspetto cruciale è la scelta del fluido refrigerante: l'utilizzo di refrigeranti con un basso potenziale di riscaldamento globale (GWP), come l'R32 o l'R290 (propano), non solo minimizza l'impatto ambientale del sistema, ma può anche influire positivamente sulla sua efficienza operativa. Parlando di caratteristiche principali per un'efficienza energetica ottimale, le pompe di calore inverter rappresentano la tecnologia più avanzata. Un inverter modula la potenza del compressore in base alla reale richiesta di carico termico, evitando i cicli di accensione e spegnimento tipici delle pompe di calore tradizionali. Questo si traduce in un maggiore comfort, una riduzione dei consumi energetici e una maggiore durata dell'apparecchio. Infine, è fondamentale sottolineare che l'efficienza di una pompa di calore è strettamente legata alle caratteristiche termiche dell'edificio in cui è installata: un buon isolamento termico dell'involucro edilizio riduce la dispersione di calore in inverno e l'ingresso di calore in estate, consentendo alla pompa di calore di operare in modo più efficiente e di mantenere più facilmente la temperatura desiderata. Vantaggi e svantaggi di una pompa di calore monoblocco Uno dei principali vantaggi delle pompe di calore monoblocco rispetto ai sistemi split è la maggiore semplicità e rapidità di installazione, in quanto non è necessario intervenire sul circuito del refrigerante. Questo si traduce anche in un minor rischio di perdite di gas refrigerante, poiché il circuito è sigillato in fabbrica. Inoltre, l'utilizzo di energia rinnovabile proveniente dall'aria contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra, rendendo questa tecnologia una scelta sostenibile per il futuro. Nonostante i numerosi vantaggi, le pompe di calore monoblocco hanno alcuni svantaggi che è importante considerare. Il principale è rappresentato dai costi iniziali, che possono essere elevati rispetto ad altri sistemi. Inoltre, in condizioni climatiche particolarmente rigide, l’efficienza potrebbe diminuire, rendendo necessarie soluzioni complementari. Per modelli esterni, la rumorosità potrebbe essere un elemento di disturbo in ambienti residenziali. Quanto costano le pompe di calore monoblocco? Per quanto riguarda i costi, è importante considerare diversi fattori. Il prezzo di acquisto di una pompa di calore monoblocco può variare in base alla potenza, alle prestazioni e alle funzionalità offerte. Tuttavia, è fondamentale valutare anche i costi di installazione, che tendono ad essere inferiori rispetto ai sistemi split proprio per la loro natura "compatta". A lungo termine, inoltre, i vantaggi in termini di efficienza energetica si traducono in un significativo risparmio sulle bollette. Nel catalogo online di Climamarket puoi trovare un’ampia selezione di pompe di calore (monoblocco e non), scelte tra quelle dei migliori produttori del settore. Tra i nomi presenti figurano leader affermati come Daikin, Immergas, Samsung, Ariston, Vaillant, Mitsubishi Electric, accanto a brand emergenti e competitivi come Hisense, Clivet, Ferroli, Beretta e Olimpia Splendid. Questa varietà garantisce la possibilità di confrontare diverse filosofie costruttive e fasce di prezzo. Scopri le offerte Climamarketsulle pompe di calore delle migliori marche  

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Come arredare un giardino con Arkema Design
24/04/25

Come arredare un giardino c...

Con l’arrivo della bella stagione, il giardino, il terrazzo o il bordo piscina tornano a essere i protagonisti della vita quotidiana. Spazi all’aria aperta che diventano luoghi da vivere e condividere, da valorizzare con soluzioni d’arredo che sappiano unire estetica, comfort e sostenibilità. Su Climamarket puoi scoprire in esclusiva l’arredo giardino firmato Arkema Design, un brand italiano che interpreta l’outdoor con uno stile unico, materiali resistenti e un occhio attento al rispetto dell’ambiente. Tra le proposte più apprezzate troviamo le docce solari, i raffinati lettini prendisole, le scenografiche fontane da giardino e le originali luci solari da giardino, ideali per creare atmosfere suggestive senza rinunciare alla funzionalità. Docce solari Arkema: eleganza e risparmio energetico per il giardino L’arredo outdoor non è solo questione di estetica, ma anche di benessere e praticità. Le docce solari Arkema rappresentano una perfetta sintesi tra design contemporaneo ed efficienza energetica. Pensate per essere installate facilmente in giardino, a bordo piscina o nei pressi di una casa al mare, si distinguono per la struttura in polietilene ad alta densità, un materiale robusto e resistente ai raggi UV, alla pioggia e alla salsedine. Il cuore innovativo di queste docce è il serbatoio integrato, capace di riscaldare naturalmente l’acqua sfruttando l’energia solare, senza necessità di elettricità. Le linee moderne e la disponibilità di finiture opache o metallizzate ne fanno veri e propri oggetti d’arredo, perfetti per chi desidera impreziosire lo spazio esterno con un elemento funzionale ed ecologico. Alcuni modelli sono dotati di soffione in acciaio inox, rubinetti ausiliari o lavapiedi, rendendo l’esperienza ancora più completa e piacevole. Lettini prendisole Serendipity: design italiano per il tuo relax Tra i protagonisti dell’arredo da esterno firmato Arkema spiccano i lettini prendisole Serendipity, una soluzione elegante per chi cerca comfort e ricercatezza sotto il sole. Il loro design sinuoso richiama forme naturali e rilassanti, perfette per valorizzare una zona piscina o creare un’area solarium su una terrazza panoramica. Realizzati in resina termoformata, sono estremamente resistenti alle intemperie, facili da pulire e leggeri da spostare. La qualità del materiale assicura una durata nel tempo anche in condizioni climatiche difficili, senza che i colori si scoloriscano o le superfici si deteriorino. La gamma cromatica varia dalle tinte neutre, sobrie e raffinate, fino a nuance vivaci per chi ama osare. Questi lettini, oltre a essere impilabili, dunque esteticamente perfetti sia per i privati che per strutture turistiche, coniugano praticità e bellezza in modo naturale, trasformando ogni momento all’aperto in un’occasione per ritrovare benessere e tranquillità e godere di tutta la comodità del design italiano. Fontane da giardino Arkema: un tocco decorativo funzionale Un giardino ben curato è fatto anche di dettagli che sorprendono e rendono l’ambiente più accogliente e raffinato. Le fontane da giardino Arkema rispondono esattamente a questa esigenza: elementi decorativi che aggiungono un tocco d’eleganza e al tempo stesso svolgono una funzione pratica. Disponibili in forme minimali o più morbide, si integrano perfettamente con ogni stile paesaggistico, dal moderno al classico. Realizzate in alluminio verniciato in polvere, sono progettate per resistere all’usura del tempo, agli sbalzi climatici e all’umidità. Posizionate vicino a un’aiuola, all’ingresso del giardino o accanto a un’area relax, diventano subito un punto d’attenzione visiva, offrendo anche una soluzione utile per irrigare le piante o lavarsi le mani. Accessori come il rubinetto in acciaio inox, il flessibile a spirale in gomma, la pistola d’irrigazione e l’integrazione con portatubi ne fanno un elemento funzionale e curato nei minimi dettagli. Luci solari Arkema: atmosfera e libertà senza fili Quando il sole cala e l’aria si fa più fresca, l’illuminazione giusta può trasformare completamente l’esperienza di vivere l’outdoor. La collezione di luci solari da giardino Arkema nasce per questo: creare atmosfere suggestive e sostenibili, grazie a oggetti luminosi dal design inconfondibile. I vasi luminosi sono perfetti per contenere piante e fiori mentre diffondono una luce soffusa, ideale per accompagnare una cena in giardino o una serata tra amici. I cubi luminosi, utilizzabili anche come tavolini o sedute d’emergenza, aggiungono un tocco contemporaneo a ogni ambiente, mentre le sfere luminose donano un effetto quasi magico, ricordando lanterne moderne che si accendono autonomamente grazie al sensore crepuscolare integrato. Tutti questi elementi sono realizzati in polietilene antiurto, resistente agli agenti atmosferici e completamente autonomi grazie alla ricarica solare. Non richiedono cavi o alimentazione elettrica, offrendo massima libertà di posizionamento anche in aree lontane da prese di corrente. Arkema su Climamarket: la scelta per chi ama vivere l’outdoor Scegliere l’arredo da giardino firmato Arkema Design, disponibile su Climamarket, significa investire in qualità, estetica e innovazione. Ogni prodotto è progettato per durare nel tempo e per armonizzarsi con l’ambiente circostante, offrendo un’esperienza d’uso pratica e soddisfacente. Che tu stia cercando una doccia solare per rinfrescarti dopo il sole, un lettino elegante per il relax pomeridiano, una fontana decorativa o una luce che renda speciali le tue serate all’aperto, su Climamarket trovi soluzioni pensate per chi ama vivere davvero i propri spazi esterni con eleganza e praticità. Visita subito la sezione dedicata all’arredo outdoor Arkema su Climamarket e lasciati ispirare da prodotti che trasformano ogni giardino in un luogo da vivere, ogni giorno, con stile.

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Pressostato caldaia: tutto quello che c'è da sapere
03/12/24

Pressostato caldaia: tutto ...

Il pressostato è un componente cruciale in molti sistemi domestici e industriali, tra cui caldaie, stufe a pellet e sistemi di ventilazione. Questo dispositivo controlla la pressione dei fluidi o dei gas, garantendo che gli impianti funzionino in modo sicuro ed efficiente. In questo articolo di Climamarket, esploreremo i vari tipi di pressostati, il loro funzionamento e le loro caratteristiche, con un'attenzione particolare al pressostato della caldaia, e discuteremo dei problemi più comuni che possono insorgere. Cos'è un pressostato e come funziona? In parole semplici, un pressostato è un dispositivo elettromeccanico che misura la pressione di un fluido (acqua, aria, olio, ecc.) all'interno di un sistema. Quando la pressione raggiunge un valore predefinito, il pressostato attiva o disattiva un circuito elettrico, inviando un segnale a un altro dispositivo (come una pompa, una valvola o un allarme). Come funziona? All'interno del pressostato troviamo un elemento sensibile alla pressione (come una membrana o un pistone) collegato a un contatto elettrico. Quando la pressione aumenta, l'elemento si deforma, agendo sul contatto e chiudendo o aprendo il circuito. La funzione del pressostato è dunque quella di garantire che la pressione all’interno di un sistema rimanga entro i limiti di sicurezza (per questo si parla anche di pressostato di sicurezza). Ad esempio, il pressostato della caldaia attiva o disattiva la caldaia in base alla pressione dell’acqua, prevenendo situazioni di sovrapressione che potrebbero danneggiare l’impianto. Tipi di pressostato Esistono diversi tipi di pressostati, ciascuno progettato per specifiche applicazioni: Pressostato differenziale: Si attiva quando la pressione supera un valore predefinito e si disattiva quando scende al di sotto di un altro valore. Pressostato di massima: Si attiva quando la pressione supera un valore massimo preimpostato, come misura di sicurezza. Pressostato di minima: Si attiva quando la pressione scende al di sotto di un valore minimo preimpostato. Il pressostato nella caldaia: un guardiano instancabile Nella caldaia, il pressostato svolge un ruolo cruciale nel monitorare la pressione dell'acqua all'interno del circuito di riscaldamento. Grazie a questo dispositivo, è possibile: Prevenire guasti: Un pressostato difettoso o una pressione anomala possono causare malfunzionamenti della caldaia, come perdite d'acqua o surriscaldamento. Ottimizzare il funzionamento: Il pressostato contribuisce a mantenere la pressione dell'acqua entro i limiti ottimali, garantendo un rendimento efficiente della caldaia. Proteggere l'impianto: In caso di anomalie, il pressostato può attivare un allarme o interrompere il funzionamento della caldaia, evitando danni più gravi. Il collegamento del pressostato della caldaia è un’operazione delicata che deve essere eseguita seguendo attentamente le istruzioni del produttore, esattamente come la manutenzione della caldaia stessa. È essenziale collegare correttamente i cavi elettrici e i tubi di pressione per assicurarsi che il pressostato funzioni correttamente e garantisca la sicurezza dell’impianto. Altri dispositivi con pressostato Come già accennato, il pressostato non è utilizzato solo nelle caldaie (comprese ovviamente lecaldaie a pellet). Infatti, lo troviamo anche nelle stufe a pellet: in questo caso, il pressostato dell'aria controlla la combustione, assicurando un funzionamento ottimale e sicuro. In più, è possibile trovarlo nei compressori d'aria per proteggere il compressore da sovrappressioni e sottopressioni. Problemi comuni e allarmi Come qualsiasi altro componente, anche i pressostati possono presentare problemi nel tempo. Ecco alcuni dei problemi più comuni: Falsi allarmi: Il pressostato può inviare falsi segnali di allarme se è mal calibrato o se ci sono ostruzioni nei tubi di pressione. Guasti meccanici: I componenti interni del pressostato, come la membrana o il pistone, possono usurarsi o danneggiarsi, compromettendo il funzionamento del dispositivo. Problemi elettrici: Connessioni elettriche allentate o difettose possono causare malfunzionamenti nel pressostato, impedendo il corretto monitoraggio della pressione. Il pressostato è dunque un componente essenziale per la sicurezza e l'efficienza di molti sistemi, tra cui le caldaie. Comprendere il suo funzionamento e riconoscere i segnali di malfunzionamento ti permetterà di intervenire tempestivamente e prevenire problemi più gravi. Ricorda: Se hai dubbi o sospetti che il pressostato della tua caldaia non funzioni correttamente, è sempre consigliabile rivolgersi a un tecnico specializzato.

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Scaldabagno a pompa di calore Ariston: il lusso della perfezione
11/11/24

Scaldabagno a pompa di calo...

Per chi cerca un comfort ottimale senza rinunciare al risparmio energetico, gli scaldabagni a pompa di calore Ariston sono la scelta ideale. Grazie alla tecnologia a pompa di calore, che sfrutta l'energia presente nell'aria ambiente, questi boiler consentono di ridurre i consumi elettrici fino al 75% rispetto ai modelli tradizionali. Un investimento che si ripaga nel tempo, garantendo un notevole risparmio in bolletta e un minore impatto ambientale. La vasta gamma di prodotti Ariston, contraddistinta da design innovativo e alta efficienza, offre soluzioni personalizzate per ogni esigenza. Scopri subito tutti i dettagli in questo approfondimento di Climamarket. Cos'è uno scaldacqua a pompa di calore? Uno scaldabagno a pompa di calore è un dispositivo innovativo che sfrutta l'energia termica presente nell'aria ambiente per riscaldare l'acqua sanitaria, ovvero l'acqua calda utilizzata per la doccia, il lavaggio dei piatti e altre attività domestiche. A differenza degli scaldabagni tradizionali, che utilizzano direttamente l'energia elettrica per riscaldare l'acqua, lo scaldabagno a pompa di calore funziona in modo simile a un frigorifero, ma al contrario. Ecco come: Assorbimento del calore: Un fluido refrigerante all'interno della pompa di calore assorbe il calore dall'aria esterna, anche se questa è fredda. Compressione: Il fluido refrigerante, ora più caldo, viene compresso e la sua temperatura aumenta ulteriormente. Cessione del calore: Il fluido caldo cede il suo calore all'acqua contenuta nel serbatoio dello scaldabagno, riscaldandola. Espansione: Il fluido refrigerante, ora raffreddato, si espande e ricomincia il ciclo. Un sistema, questo, che viene utilizzato (e affinato) nei modelli di scaldabagno Ariston con pompa di calore, da sempre garanzia di sicurezza e affidabilità. Come funziona la pompa di calore Ariston? Spesso ci chiediamo come soddisfare la nostra esigenza di benessere e di comfort, rispettando l’ambiente e risparmiando sui consumi di energia elettrica. Certo è che non rinunceremmo mai alla comodità di avere a disposizione una quantità di acqua calda sanitaria sufficiente ai nostri consumi giornalieri. Gli scaldabagni a pompa di calore Ariston sono la risposta green a tutte le nostre richieste. Ma quindi, come si scalda l'acqua con la pompa di calore Ariston? Il funzionamento di uno scaldabagno Ariston a pompa di calore prevede un circuito chiuso di tubi contenenti del fluido refrigerante che, passando dallo stato liquido a quello gassoso al variare di temperatura e pressione, consente lo scambio di calore necessario per il riscaldamento dell’acqua. L’alimentazione ad aria degli scaldacqua a pompa di calore Ariston asseconda l’esigenza, sempre più forte, di produrre energia pulita; grazie all’utilizzo di accumuli termici, la quantità di acqua calda prodotta è notevole, pur consentendo un risparmio energetico pari al 75% rispetto ai tradizionali scaldabagni elettrici. Scaldabagno Ariston con pompa di calore: oltre la tradizione Le nuove tecnologie sviluppate da Ariston hanno dato vita a scaldacqua a pompa di calore nati sotto la stella della più avanzata innovazione tecnologica, sensibile all’esigenza di sicurezza, alla soddisfazione delle esigenze personali e alla necessità di dare vita a prodotti ecosostenibili nel campo del riscaldamento di acqua calda sanitaria. Design e perfezione delle linee I boiler a pompa di calore Ariston non sono solo strumenti altamente tecnologici per il riscaldamento dell'acqua. Sono progettati per diventare elementi d'arredo raffinati, in grado di integrarsi con eleganza in qualsiasi ambiente. Linee pulite, dimensioni compatte e finiture di alta qualità li rendono discreti e raffinati, unendo funzionalità ed estetica in un perfetto equilibrio. Comandi intuitivi ed amichevoli Gli scaldabagni a pompa di calore Ariston sono progettati per semplificarti la vita. Grazie a un'interfaccia intuitiva, potrai regolare la temperatura e la potenza in modo facile e veloce, monitorando i tuoi consumi con la massima comodità. Massimo comfort Silenziosi e rispettosi dell'ambiente, gli scaldacqua a pompa di calore Ariston contribuiscono a creare un'atmosfera di benessere e relax. Realizzati con materiali di alta qualità e progettati per ridurre al minimo l'impatto ambientale, questi prodotti rappresentano la scelta ideale per chi desidera un comfort acustico senza rinunciare alla sostenibilità. Facile installazione Caratteristica di tutti gli scaldabagni a pompa di calore Ariston è l’estrema facilità di installazione, unita ad una manutenzione dai costi complessivamente molto bassi, grazie soprattutto ai materiali di ultima generazione e alla qualità dei componenti utilizzati. Perché scegliere uno scaldabagno con pompa di calore Ariston? Scegliere uno scaldabagno con pompa di calore Ariston significa optare per una soluzione all'avanguardia che combina efficienza energetica e comfort. Questi scaldabagni sfruttano l'energia termica dell'aria ambiente per riscaldare l'acqua, riducendo significativamente i consumi elettrici e le emissioni di CO2. Con funzionalità come Green per massimizzare il risparmio energetico e Boost per ridurre i tempi di riscaldamento, Ariston offre modelli che si adattano a ogni esigenza, garantendo un'esperienza di utilizzo semplice e intuitiva. Inoltre, la possibilità di integrare il sistema con un impianto fotovoltaico rende la soluzione ancora più sostenibile e conveniente. Con Ariston, il comfort domestico e la sostenibilità si incontrano in un unico prodotto di alta qualità. I migliori scaldabagno con pompa di calore Ariston Ariston offre una vasta gamma di scaldabagni a pompa di calore, adatti a diverse esigenze e dimensioni. Tra i modelli più apprezzati troviamo quelli della gamma Nuos Evo e la serie Lydos Hybrid, che combina la tecnologia della pompa di calore con quella elettrica, per una flessibilità ancora maggiore e un comfort ottimale. LYDOS HYBRID Wi-Fi 80L Acqua calda sempre pronta, con un semplice gesto. LYDOS HYBRID Wi-Fi 80L è lo scaldabagno intelligente che si adatta al tuo stile di vita. Grazie alla funzione i-Memory, l'acqua sarà calda quando ne hai bisogno, senza sprechi. La funzione BOOST ti permette di avere acqua calda istantanea per la doccia, mentre l'icona Shower Ready ti avvisa quando è pronta. Semplice da usare, efficiente e sostenibile: LYDOS HYBRID è la scelta ideale per la tua casa. NUOS EVO A+ 80L Lo scaldabagno NUOS EVO A+ è una scelta eccellente per chi cerca un sistema efficiente e affidabile per il riscaldamento dell'acqua. Questo modello, dotato di un serbatoio da 80 litri, sfrutta la tecnologia a pompa di calore per riscaldare l'acqua in modo sostenibile e conveniente. Inoltre, il sistema è progettato per funzionare in modo silenzioso, grazie alla funzione Silent che mantiene il rumore a soli 50 dB. Questo lo rende ideale per ambienti residenziali dove la tranquillità è fondamentale. La sua installazione interna è semplice e adatta anche a spazi ridotti, rendendolo una soluzione pratica per molte abitazioni.

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6 condizionatori Mitsubishi da non perdere su Climamarket.it
04/09/24

6 condizionatori Mitsubishi...

Nata nel 1921, Mitsubishi Electric è un'azienda pionieristica nel campo delle tecnologie elettriche ed elettroniche, con un forte impegno verso la sostenibilità ambientale. L'azienda dedica ingenti risorse alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative che contribuiscono a ridurre l'impatto sul pianeta, promuovendo l'efficienza energetica e il rispetto per la biodiversità. La gamma di prodotti Mitsubishi Electric comprende sistemi di climatizzazione all'avanguardia, progettati per garantire il massimo comfort in ogni ambiente, sia esso residenziale, commerciale o industriale. Grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate e materiali di alta qualità, i condizionatori Mitsubishi offrono prestazioni elevate, consumi ridotti e un funzionamento estremamente silenzioso. L'azienda è costantemente impegnata nel migliorare le proprie soluzioni, anticipando le esigenze del mercato e offrendo ai propri clienti prodotti all'avanguardia. Climamarket ha quindi selezionato per te 6 tra i migliori condizionatori del marchio disponibili in catalogo, tra i tanti produttori di altissimo livello disponibili. Si tratta di soluzioni adatte ai più svariati contesti abitativi, e che coniugano estetica, prestazioni e consumi energetici ridotti. Kirigamine Style MSZ-LN La serie MSZ-LN di Mitsubishi Electric, appartenente alla linea Kirigamine Style, rappresenta l'apice dell'innovazione nel campo della climatizzazione. Il design elegante e raffinato, caratterizzato da linee morbide e finiture di alta qualità, si integra perfettamente in qualsiasi ambiente. Grazie al sistema Plasma Quad Plus, questi climatizzatori garantiscono un'aria pulita e salubre, eliminando fino al 99,8% dei virus, tra cui il SARS-CoV-2. Le funzioni avanzate, come il sensore 3D-I see e il doppio deflettore indipendente, offrono un comfort personalizzato e una distribuzione uniforme dell'aria. La tecnologia inverter, combinata con il compressore DC, assicura un'elevata efficienza energetica e un funzionamento silenzioso. La connettività Wi-Fi integrata consente di controllare il climatizzatore da remoto tramite l'app MELCloud, per una gestione completa e intuitiva. Kirigamine Zen MSZ-EF La serie MSZ-EF di Mitsubishi Electric, appartenente alla linea Kirigamine Zen, rappresenta l'apice dell'eleganza e dell'innovazione nel campo della climatizzazione. Il design raffinato, caratterizzato da linee pulite e materiali pregiati, si integra perfettamente in qualsiasi ambiente. Le unità interne, disponibili in tre eleganti finiture, sono progettate per offrire il massimo comfort e un'aria pulita grazie al potente filtro purificatore alle nanoparticelle di platino e al filtro agli enzimi opzionale. La tecnologia inverter assicura un funzionamento silenzioso ed efficiente, mentre le numerose funzioni intelligenti consentono di personalizzare completamente l'esperienza utente. La connettività Wi-Fi integrata permette di controllare il climatizzatore da remoto tramite l'app MELCloud, offrendo il massimo della flessibilità. Serie AP Il climatizzatore Mitsubishi Electric Serie AP (MSZ-AP, Linea PLUS) rappresenta l'eccellenza nel campo della climatizzazione domestica. Premiato per il suo design elegante e funzionale in tutte le sue varianti (mono, dual e multisplit), questo condizionatore offre prestazioni elevate e un comfort ottimale grazie alla tecnologia inverter e al deflettore automatico. La funzione Wi-Fi integrata consente di gestire il climatizzatore da remoto tramite l'app MELCloud, garantendo la massima flessibilità. Disponibile in diverse potenze per adattarsi ad ambienti di varie dimensioni, il climatizzatore Mitsubishi Electric Serie AP si adatta a qualsiasi esigenza, assicurando sempre un ambiente sano e confortevole. Il filtro antipolvere e l'opzionale filtro agli ioni d'argento garantiscono un'aria pulita e salubre. Grazie alla sua efficienza energetica e alla lunga durata, questo condizionatore rappresenta un investimento intelligente per la tua casa. Serie AY La serie MSZ-AY di Mitsubishi Electric rappresenta un punto di riferimento nel settore della climatizzazione residenziale. Grazie al design elegante, alle dimensioni compatte e alle tecnologie all'avanguardia, come il filtro Plasma Quad Plus e il rivestimento Dual Barrier Coating, questi climatizzatori garantiscono un comfort ottimale e un'aria pulita in ogni ambiente. L'elevata efficienza energetica, raggiunta grazie all'utilizzo del gas refrigerante R32 e alla tecnologia inverter, li rende una scelta sostenibile ed economica. La funzione Wi-Fi integrata e la compatibilità con i principali assistenti vocali permettono di gestire il climatizzatore in modo semplice e intuitivo da qualsiasi dispositivo mobile. Il livello sonoro estremamente basso e la modalità Night Mode assicurano un riposo notturno tranquillo e rigenerante. Serie BT La serie MSZ-BT di Mitsubishi Electric rappresenta l'apice dell'innovazione nel campo della climatizzazione domestica. Caratterizzato da un design elegante e minimalista, questo condizionatore offre prestazioni elevate e un comfort acustico eccezionale, grazie ai soli 19 dB(A) di pressione sonora. La tecnologia di filtrazione dell'aria V Blocking, abbinata al filtro Plasma Quad Plus (opzionale), garantisce un'aria pulita e salubre, eliminando virus, batteri, muffe e allergeni. L'efficienza energetica di classe A++ in raffrescamento e riscaldamento, unita alla compatibilità con il gas refrigerante R32, rende questo prodotto ecologico e sostenibile. La funzione Wi-Fi integrata e la compatibilità con assistenti vocali come Amazon Alexa e Google Home offrono un controllo intuitivo e personalizzato del climatizzatore. Smart MSZ-HR La serie MSZ-HR della Linea SMART di Mitsubishi Electric, rappresenta una soluzione di climatizzazione domestica all'avanguardia. Caratterizzato da un design elegante e compatto, questo condizionatore offre prestazioni elevate e un comfort ottimale grazie alla tecnologia inverter e al deflettore automatico. La funzione Wi-Fi opzionale consente di gestire il climatizzatore da remoto tramite l'app MELCloud, garantendo la massima flessibilità. Disponibile in diverse potenze, il climatizzatore Mitsubishi Electric MSZ-HR si adatta a qualsiasi esigenza, assicurando sempre un ambiente sano e confortevole. Il filtro antipolvere garantisce un'aria pulita e salubre, mentre il funzionamento estremamente silenzioso contribuisce a creare un'atmosfera rilassante. Grazie alla sua efficienza energetica e alla lunga durata, questo condizionatore rappresenta un investimento intelligente per la tua casa.

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4 condizionatori Panasonic: caratteristiche e prezzi
02/09/24

4 condizionatori Panasonic:...

Panasonic è un'azienda rinomata a livello mondiale per la produzione di elettrodomestici di alta qualità, e i suoi condizionatori non fanno eccezione. Sono apprezzati per l'elevata efficienza energetica, il design innovativo e le tecnologie avanzate che offrono un comfort ottimale. Ma in un mercato così ricco di offerte, come è possibile individuare il modello migliore per le tue esigenze? In questo approfondimento di Climamarket, abbiamo selezionato 4 tra i condizionatori Panasonic più all'avanguardia e apprezzati dalla clientela, in modo da facilitare la scelta. Serie BZ: design e efficienza al top Il nuovo condizionatore Panasonic Serie BZ è la soluzione ideale per chi cerca un climatizzatore performante, ecologico e dal design accattivante. Grazie alle sue dimensioni compatte (solo 799 mm di larghezza), si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente, anche i più piccoli. Tecnologia e sostenibilità La tecnologia Inverter, unita all'utilizzo del gas refrigerante R32 a basso impatto ambientale, garantisce un'efficienza energetica di classe A++ in raffreddamento e A+ in riscaldamento, fino a -15°C, riducendo notevolmente i consumi e le emissioni. Il filtro PM2.5 cattura le particelle più fini, come pollini, polvere e inquinanti, assicurando un'aria più pulita e salubre all'interno degli ambienti. Comfort personalizzato Grazie alle numerose funzioni, come la modalità sonno, il timer e l'oscillazione automatica delle alette, potrai personalizzare il comfort in base alle tue esigenze. Il funzionamento è estremamente silenzioso, garantendo un ambiente tranquillo e rilassante. Il telecomando incluso e la compatibilità con l'app Panasonic Comfort Cloud e i comandi vocali ti permettono di gestire il condizionatore comodamente da smartphone o tramite assistenti vocali. Design e installazione Il design lineare e minimalista si integra perfettamente in qualsiasi arredamento. Il telaio e i componenti sono stati progettati per semplificare le operazioni di installazione e manutenzione. Il condizionatore Panasonic Serie BZ è la scelta ideale per chi desidera un prodotto affidabile, efficiente e rispettoso dell'ambiente. Grazie alle sue numerose funzionalità e al design compatto, è la soluzione perfetta per climatizzare qualsiasi spazio con stile e comfort. Serie TZ: potente e silenziosa La serie TZ di Panasonic è la risposta ideale per chi desidera un climatizzatore che coniughi elevate prestazioni energetiche con un design elegante e compatto. Perfetto per ambienti di piccole dimensioni, questo modello si distingue per la sua classe energetica A++/A++ e l'utilizzo del gas refrigerante R32, a basso impatto ambientale. Tecnologia NANOE X per un'aria più pulita La vera innovazione di questa serie è la tecnologia NANOE X. Grazie ai radicali ossidrili, questa tecnologia è in grado di inibire batteri, virus, muffe e allergeni, purificando l'aria in profondità e migliorando la qualità della vita all'interno degli ambienti. Inoltre, il filtro superficiale, facilmente estraibile e lavabile, contribuisce a mantenere l'unità sempre pulita. Comfort personalizzato e risparmio energetico La serie TZ offre una vasta gamma di funzioni per garantire il massimo comfort: Modalità operative: Freddo, caldo, secco e potente per soddisfare ogni esigenza. Timer: Programma l'accensione e lo spegnimento del climatizzatore in base alle tue abitudini. Modalità sonno: Regola automaticamente la temperatura per garantire un riposo notturno più confortevole. Aerowings: Distribuisce l'aria in modo uniforme, evitando correnti d'aria fredda. Grazie alla tecnologia Inverter, il climatizzatore regola automaticamente la sua potenza, garantendo un consumo energetico ridotto e un comfort ottimale. Design elegante e facilità d'uso Il design compatto e lineare della serie TZ si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente. Il telecomando intuitivo e la possibilità di gestire il climatizzatore tramite app o comandi vocali rendono l'utilizzo ancora più semplice. Installazione e manutenzione semplificate L'installazione è facilitata dal nuovo chassis e dal piedino di supporto, mentre la manutenzione è resa agevole dalla griglia anteriore facilmente rimovibile e dalla disposizione dei componenti interni. La serie TZ di Panasonic è la scelta ideale per chi cerca un climatizzatore efficiente, silenzioso e dal design accattivante. Grazie alla tecnologia NANOE X e alle numerose funzioni, garantisce un ambiente sano e confortevole in ogni stagione. Canalizzabile PACi NX: comfort, efficienza e qualità dell'Aria La serie PACi NX offre prestazioni energetiche di altissimo livello, raggiungendo la classe A++/A+ e garantendo un funzionamento efficiente anche a temperature esterne estreme, fino a 43°C in raffrescamento e -15°C in riscaldamento. Inoltre, l'utilizzo del gas refrigerante R32 riduce al minimo l'impatto ambientale. Design compatto e flessibile Con un'altezza di soli 250 mm e un peso contenuto, l'unità interna PACi NX è estremamente compatta e versatile. Il design lineare e moderno si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente, sia esso un ufficio, un negozio o un'abitazione privata. La doppia possibilità di installazione, sia orizzontale che verticale, offre una grande flessibilità progettuale, permettendo di superare eventuali ostacoli architettonici. Aria pulita e salubre con Nanoe X Anche questa serie è dotata di tecnologia Nanoe X, che rilascia nell'aria particelle ultra fini in grado di inibire batteri, virus, muffe e allergeni, migliorando significativamente la qualità dell'aria e creando un ambiente più sano e confortevole. Tecnologia inverter e funzioni avanzate La tecnologia Inverter, presente in tutti i modelli della serie, garantisce un funzionamento silenzioso, efficiente e preciso, consentendo un controllo ottimale della temperatura. Le numerose funzioni disponibili, come il timer, la modalità deumidificazione e la possibilità di programmare diverse modalità operative, offrono un comfort personalizzato e una grande flessibilità d'uso. Facile installazione e manutenzione L'installazione dell'unità interna PACi NX è stata progettata per essere semplice e veloce, grazie alla sua struttura modulare e alle numerose opzioni di configurazione. Inoltre, la manutenzione è facilitata dalla presenza di un pannello di accesso rapido e dalla vaschetta di drenaggio facilmente removibile. Controllo intuitivo e connettività Il comando a filo incluso permette di gestire tutte le funzioni del condizionatore in modo semplice e intuitivo. Inoltre, la compatibilità con l'app Panasonic Comfort Cloud e con i sistemi di gestione domotica offre la possibilità di controllare il climatizzatore da remoto e di integrarlo in un sistema di controllo più ampio. Il condizionatore canalizzabile Panasonic PACi NX è la soluzione ideale per chi cerca un prodotto di alta qualità, efficiente, silenzioso e dal design discreto. Grazie alle sue numerose innovazioni tecnologiche e alla sua flessibilità di installazione, è in grado di soddisfare le esigenze più diverse, garantendo il massimo comfort e benessere. Cassetta 4 vie PACi NX: tecnologia e comfort per un clima perfetto Il condizionatore a cassetta 4 vie Panasonic PACi NX rappresenta l'apice dell'innovazione nel settore della climatizzazione. Progettato per offrire il massimo comfort e un'elevata efficienza energetica, questo sistema è la scelta ideale per ambienti commerciali e residenziali di medie dimensioni. Un design elegante e funzionale Il design discreto e lineare si integra perfettamente in qualsiasi ambiente, valorizzando gli spazi e creando un'atmosfera piacevole. L'installazione a soffitto, solitamente incassata, permette una diffusione uniforme dell'aria e un notevole risparmio di spazio. Aria pulita e sana con Nanoe X Una delle caratteristiche distintive di questo condizionatore è la tecnologia Nanoe X. Questa innovativa funzione rilascia nell'aria particelle ultra fini, in grado di inibire batteri, virus, muffe, allergeni e altre sostanze nocive, migliorando significativamente la qualità dell'aria e creando un ambiente più sano e confortevole. Efficienza energetica e risparmio Grazie alla tecnologia Inverter e all'utilizzo del gas refrigerante R32, il condizionatore PACi NX garantisce un'elevata efficienza energetica, riducendo i consumi e contribuendo alla tutela dell'ambiente. La funzione Econavi, con i suoi sensori di movimento e temperatura del pavimento, ottimizza ulteriormente il funzionamento, adattando la climatizzazione alle effettive esigenze dell'ambiente. Comfort personalizzato Il telecomando del condizionatore Panasonic a filo con display intuitivo permette di gestire facilmente tutte le funzioni del condizionatore. Inoltre, la compatibilità con l'app Panasonic Comfort Cloud consente di controllare il sistema da remoto tramite smartphone, tablet o assistenti vocali. Installazione facile e versatile Il condizionatore PACi NX è progettato per essere facilmente installato, anche in caso di ristrutturazioni. La pompa di scarico integrata e la comunicazione a 3 fili semplificano le operazioni di installazione e manutenzione. Il condizionatore Panasonic PACi NX è la soluzione ideale per chi cerca un sistema di climatizzazione all'avanguardia, in grado di garantire comfort, efficienza energetica e una qualità dell'aria superiore. La tecnologia Nanoe X, unita al design elegante e alle numerose funzioni, rende questo prodotto una scelta vincente per qualsiasi ambiente.

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5 condizionatori Samsung da non perdere
18/07/24

5 condizionatori Samsung da...

L'estate è ormai alle porte e con lei l'afa opprimente che rende ogni giorno in casa un vero tormento. Per fortuna, Samsung ci viene in soccorso con la sua ampia gamma di condizionatori, in grado di donare freschezza e comfort a qualsiasi ambiente. Ma con così tanti modelli a disposizione, come scegliere quello giusto? Non temete, perché oggi vi presentiamo 5 dei migliori condizionatori Samsung disponibili nel catalogo Climamarket, mettendoli a confronto per aiutarvi a trovare il perfetto alleato per la vostra estate. Perché scegliere Samsung? Samsung è un marchio leader nel settore dell'elettronica di consumo, rinomato per la qualità e l'innovazione dei suoi prodotti. I condizionatori Samsung non fanno eccezione: offrono prestazioni eccellenti, un design moderno e una serie di funzioni avanzate che li rendono perfetti per qualsiasi esigenza. I condizionatori del colosso sudcoreano si riconoscono per l'elevata efficienza energetica, la silenziosità, la tecnologia innovativa e il design elegante. In particolare, la tecnologia WindFree™ in dotazione raffredda l'ambiente in modo uniforme e silenzioso, senza fastidiose correnti d'aria fredda; Wi-Fi e controllo vocale fanno il resto, per gestire il clima da remoto, anche con smartphone. Inoltre, Samsung offre un'ampia gamma di modelli dalle linee moderne e minimaliste per soddisfare qualsiasi esigenza, dai climatizzatori monosplit a quelli dualsplit e multisplit, dai modelli inverter a quelli con pompa di calore. Condizionatori Samsung: 6 modelli a confronto Per aiutarti a scegliere il condizionatore Samsung perfetto per le tue esigenze, abbiamo messo a confronto 5 dei modelli più popolari. Cebu Wi-Fi Classe energetica: A+++ Prezzo: €€ Potenza: da 9.000 a 18.000 BTU Ideale per: stanze di piccole e medie dimensioni (fino a 40 mq) Ci piace perché: Controllo vocale: puoi gestire il climatizzatore con la tua voce tramite Google Assistant, Alexa o Bixby. Controllo remoto: puoi impostare e programmare le funzioni del climatizzatore da remoto tramite l'app SmartThings. Intelligenza artificiale: il climatizzatore impara le tue abitudini e preferenze e regola automaticamente la temperatura per un comfort ottimale. Silenzioso: il funzionamento è molto silenzioso, con un livello sonoro minimo di 19 dB(A). Efficienza energetica: il climatizzatore è in classe A+++, il che significa che consuma poca energia. Il Samsung Cebu Wi-Fi è un condizionatore dal design elegante e dalle elevate prestazioni. La tecnologia WindFree™ garantisce un raffrescamento uniforme e silenzioso, mentre la classe energetica A+++ assicura consumi ridotti. Il punto di forza di questo modello è la sua connettività. Puoi controllarlo con la tua voce tramite Google Assistant, Alexa o Bixby, oppure da remoto tramite l'app SmartThings. L'intelligenza artificiale integrata impara le tue abitudini e preferenze e regola automaticamente la temperatura per un comfort ottimale. Inoltre, il Samsung Cebu Wi-Fi è molto silenzioso, con un livello sonoro minimo di 19 dB(A), e consuma poca energia grazie alla sua classe energetica A+++. WindFree Avant Classe energetica: A+++ Prezzo: €€€€ Potenza: disponibile in diverse varianti, da 9.000 BTU a 24.000 BTU Ideale per: qualsiasi ambiente, dalle case agli uffici, grazie alla sua tecnologia avanzata e al design discreto. Ci piace perché: Intelligente: interagisce con l'utente tramite app e comandi vocali, apprendendo le tue preferenze e gestendo il clima in autonomia. Confortevole: diffonde l'aria in modo omogeneo e silenzioso, senza fastidiosi getti d'aria diretta, grazie ai suoi migliaia di microfori. Efficiente: la tecnologia WindFree™ riduce i consumi energetici e garantisce un raffrescamento rapido ed uniforme. Design: elegante e moderno, si adatta perfettamente a qualsiasi arredamento. Il Samsung WindFree Avant è un condizionatore di ultima generazione che combina tecnologia innovativa, comfort e design. Dotato di intelligenza artificiale, è in grado di interagire con l'utente e di gestire il clima in autonomia, creando l'ambiente perfetto per ogni esigenza. Tramite l'app SmartThings e i comandi vocali, è possibile controllare il condizionatore a distanza, monitorare i consumi energetici e impostare diverse modalità di funzionamento. La tecnologia WindFree™ diffonde l'aria in modo omogeneo e silenzioso, senza fastidiosi getti d'aria diretta, garantendo un comfort ideale per tutti. Con la sua tecnologia avanzata, le sue funzioni intelligenti e il suo design raffinato, WindFree Avant è il condizionatore ideale per chi cerca il massimo del comfort, dell'efficienza e dell'eleganza. WindFree Pure 1.0 Classe energetica: A++ Prezzo: €€€ Potenza: 9.000 BTU Ideale per: stanze di piccole e medie dimensioni (fino a 25 mq) Ci piace perché: Raffrescamento WindFree™: Distribuisce l'aria in modo uniforme e silenzioso, senza fastidiose correnti d'aria. Purificazione dell'aria: Il filtro PM1.0 cattura polveri sottili, batteri e virus, garantendo un'aria più pulita e sana. Controllo Smart: Wi-Fi e controllo vocale per gestire il clima da remoto, anche con smartphone. Design elegante: Linee moderne e minimaliste che si adattano a qualsiasi arredamento. Il Samsung WindFree Pure 1.0 è un condizionatore monosplit che combina efficienza energetica, comfort e benessere. La tecnologia WindFree™ elimina le fastidiose correnti d'aria fredda, creando un ambiente più uniforme e silenzioso. Il filtro PM1.0 purifica l'aria, rimuovendo polveri sottili, batteri e virus, per un'aria più sana in casa. Grazie al Wi-Fi e al controllo vocale, è possibile gestire il condizionatore da remoto, anche con smartphone. Il design elegante e minimalista lo rende un complemento d'arredo perfetto per qualsiasi ambiente. WindFree Elite Classe energetica: A+++ Prezzo: €€€€ Potenza: disponibile in diverse varianti, da 9.000 BTU a 24.000 BTU Ideale per: qualsiasi ambiente, dalle case agli uffici, grazie alla sua ampia gamma di potenze. Ci piace perché: Tecnologia WindFree™: raffredda senza fastidiose correnti d'aria, ideale per chi desidera un comfort assoluto. Efficienza energetica elevata: classe A+++ per consumi ridotti e bollette più basse. Funzioni intelligenti: Wi-Fi, controllo vocale e sensore di movimento per un controllo preciso del clima. Design elegante: si adatta perfettamente a qualsiasi arredamento. Filtro aria Tri-Care: cattura il 99% di virus, batteri e allergeni, per un'aria più pulita e sana. Il Samsung WindFree Elite è il top di gamma dei condizionatori Samsung. Grazie alla tecnologia WindFree™, regala un freschissimo comfort senza fastidiose correnti d'aria fredda, ideale per chi desidera un ambiente silenzioso e confortevole. L'elevata efficienza energetica in classe A+++ garantisce consumi ridotti e bollette più basse. Il WindFree Elite è dotato di funzioni intelligenti come Wi-Fi, controllo vocale e sensore di movimento, che permettono di gestire il clima da remoto e con la massima precisione. Il design elegante e minimalista lo rende un complemento d'arredo perfetto per qualsiasi ambiente. Inoltre, il filtro aria Tri-Care cattura il 99% di virus, batteri e allergeni, garantendo un'aria più pulita e sana. AR35 Classe energetica: A++ Prezzo: €€ Potenza: da 9.000 a 24.000 BTU Ideale per: stanze di medie e grandi dimensioni (fino a 70 mq) Ci piace perché: Ecofriendly: il gas refrigerante R35 in dotazione riduce i consumi e le emissioni. Filtro HD anti polvere e allergeni: trattiene tutte le polveri presenti nell'aria e permette di ridurre la presenza di allergeni restituendo aria pulita. Versatilità: può essere utilizzato secondo le differenti funzioni di raffrescamento, riscaldamento e deumidificazione. Samsung AR35 non è solo un condizionatore, ma un vero e proprio compagno di benessere. Grazie alla tecnologia evoluta di Samsung, puoi dialogare con lui per creare il clima perfetto per le tue esigenze. Controllo preciso della temperatura, monitoraggio dei consumi energetici e attenzione alla salute: AR35 si prende cura di te e del pianeta

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Condizionatori fissi: 10 modelli da non perdere
12/06/24

Condizionatori fissi: 10 mo...

Quali sono i migliori 10 condizionatori per la tua estate? Scoprilo con gli esperti Climamarket. L'estate si avvicina e con essa l'afa opprimente che ci spinge a cercare refrigerio. Un buon condizionatore fisso è un investimento fondamentale per il comfort di casa, ma con così tanti modelli in commercio, scegliere quello giusto può essere un'impresa ardua. Non temere! In questa guida ti accompagneremo alla scoperta dei 10 migliori condizionatori fissi disponibili nel catalogo online di Climamarket, selezionando i modelli più performanti e convenienti di brand rinomati come Samsung, Daikin, Toshiba, Mitsubishi e Hisense. Samsung Cebu Un'eccellenza nella categoria, il Samsung Cebu si distingue per l'innovativa tecnologia WindFree che crea un flusso d'aria uniforme e senza correnti fredde, garantendo un comfort ineguagliabile. Dotato di classe energetica A++ in raffrescamento e A+ in riscaldamento, questo condizionatore assicura un'elevata efficienza energetica e un risparmio sulle bollette. Samsung WindFree Avant Un altro gioiello di Samsung, il WindFreeAvant coniuga design minimalista e prestazioni eccellenti. La tecnologia WindFree garantisce un flusso d'aria confortevole e silenzioso, mentre la classe energetica A++ in raffrescamento e A++ in riscaldamento lo rende un modello ecocompatibile. Non mancano intelligenza artificiale, controllo vocale e tramite App SmartThing, e filtrazione avanzata. Daikin Perfera All Seasons Un concentrato di tecnologia, il Daikin Perfera All Seasons offre comfort durante tutto l'anno, grazie alla pompa di calore integrata. La sua efficienza energetica in classe A+++ per il raffrescamento e A+++ per il riscaldamento, lo rende un investimento a lungo termine, mentre il sistema di filtraggio dell'aria estremamente evoluto garantisce aria più salubre e respirabile. Daikin Emura 3 Design elegante e prestazioni elevate per il Daikin Emura 3, un condizionatore fisso che si integra perfettamente in qualsiasi ambiente. La tecnologia Blue Evolution garantisce aria pulita e sana, mentre la classe energetica A+++ in raffrescamento e A+++ in riscaldamento assicura un consumo energetico ridotto. Daikin Stylish Per chi cerca un connubio perfetto tra stile e tecnologia, il Daikin Stylish rappresenta la scelta ideale. Il suo design moderno e personalizzabile lo rende un vero complemento d'arredo, mentre le sue elevate prestazioni e la classe energetica A+++ in raffrescamento e A+++ in riscaldamento garantiscono comfort e risparmio. Toshiba New Seiya Il condizionatore New Seiya di Toshiba si caratterizza per un'estrema silenziosità, classe energetica A++, ottime capacità di filtrazione e possibilità di controllo remoto e vocale. È dotato di diverse funzioni che lo rendono un'opzione efficiente e confortevole, tra cui: filtro antibatterico, funzione Wi-Fi opzionale e modalità silenziosa, che riduce la rumorosità del condizionatore, rendendolo ideale per l'uso notturno o in ambienti tranquilli. Mitsubishi Electric MSZ-HR Silenzioso e performante, il Mitsubishi Electric MSZ-HR assicura un comfort assoluto grazie alla tecnologia integrata che distribuisce l'aria in modo uniforme. La classe energetica A++ in raffrescamento e A+ caratterizzano la linea SMART del marchio, per un prodotto davvero intelligente: semplice da utilizzare, dimensioni compatte, consumi contenuti e qualità Mitsubishi ma con un occhio attento al prezzo. Mitsubishi Electric Kirigamine Zen MSZ-EF Il condizionatore Mitsubishi Electric Kirigamine Zen MSZ-EF si distingue per il suo design elegante e compatto, che lo rende adatto a qualsiasi tipo di arredamento. Vanta una classe A+++ in raffrescamento e A++ in riscaldamento, garantendo consumi energetici ridotti e un notevole risparmio in bolletta. Grazie alla tecnologia inverter, il climatizzatore modula la potenza erogata in base alle esigenze, garantendo un funzionamento silenzioso e confortevole, oltre a un'ulteriore ottimizzazione dei consumi. Hisense Easy Smart Il condizionatore Hisense Easy Smart spicca per il design moderno, l'elevata silenziosità e l'ottima capacità di filtrazione; tutto ad un prezzo davvero imbattibile. Con classe energetica A++ in freddo e A+ in caldo, è dotato di filtro antibatterico per aria più pulita, funzione Self-Clean per la pulizia automatica dell'unità interna e Modalità Sleep per un sonno confortevole. Hisense Hi-Comfort Dotato di classe energetica A++ in raffreddamento e A+ in riscaldamento, il condizionatore Hisense Hi-Comfort è molto efficiente dal punto di vista energetico, il che significa che ti aiuterà a risparmiare sui costi energetici. La tecnologia inverter garantisce un funzionamento efficiente e silenzioso, regolando automaticamente la velocità del compressore in base alle esigenze di raffreddamento o riscaldamento. Non solo, l'unità esterna è dotata di una speciale verniciatura protettiva che la rende resistente agli agenti atmosferici, facendone uno dei migliori climatizzatori per rapporto qualità-prezzo. Come scegliere il miglior condizionatore fisso Oltre ai modelli sopracitati, Climamarket offre un'ampia gamma di condizionatori fissi di diverse marche e fasce di prezzo. Per trovare il modello perfetto per le tue esigenze, è possibile consultare il catalogo web di Climamarket o contattare un esperto per una consulenza personalizzata. Scegliere il miglior condizionatore fisso Considera le dimensioni dell'ambiente da climatizzare. Valuta la classe energetica per un maggiore risparmio energetico. Scegli le funzioni che ti interessano, come Wi-Fi, timer, deumidificazione. Confronta i prezzi di diversi modelli e rivenditori. Leggi le recensioni di altri utenti per farti un'idea delle prestazioni del condizionatore. Con Climamarket, trovare il condizionatore fisso perfetto per te è semplice! Approfitta dei consigli degli esperti e delle numerose offerte per acquistare il modello che meglio si adatta alle tue esigenze e al tuo budget.

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Kit fotovoltaico da balcone: alternativa comoda per ridurre i costi in bolletta
05/03/24

Kit fotovoltaico da balcone...

Il kit fotovoltaico da balcone riduce i consumi in modo sostenibile. Tutti i dettagli sul blog di Climamarket.   Installare un impianto fotovoltaico a livello residenziale è certamente una soluzione ecologica e ecosostenibile, capace di produrre energia completamente green e di alleggerire drasticamente le bollette. Molti sono però spaventati da quello che pare un intervento troppo complesso e dispendioso, e da tutte le pratiche burocratiche che ne conseguono. Oggi è però possibile optare per un'alternativa all'impianto solare tradizionale, andando a scegliere per la propria casa un kit fotovoltaico da balcone. Si tratta di una soluzione sicuramente meno ingombrante e meno dispendiosa, e che si può posizionare senza grossi interventi e senza che vi sia bisogno di autorizzazioni anche in un appartamento. Naturalmente un impianto di questo tipo non va a garantire piena autonomia energetica all'abitazione, ma è comunque di notevole supporto all'ottimizzazione dei consumi energetici. Come vedremo assieme agli esperti Climamarket, con un impianto fotovoltaico in miniatura da balcone o da giardino una famiglia media riesce a risparmiare fino al 20% all'anno sulla bolletta elettrica, contribuendo pure ad abbattere le emissioni nocive nell'atmosfera. Cos'è un kit fotovoltaico da balcone e come funziona Affinché un impianto fotovoltaico possa essere installato senza autorizzazioni di sorta, è necessario che la sua potenza sia inferiore agli 800 W. Non a caso parliamo di sistemi composti da uno o massimo due pannelli fotovoltaici, da integrare a impianti già esistenti per rispondere al fabbisogno energetico di tutta la famiglia. In tal senso, è consuetudine fare una distinzione di tipo tecnico tra kit fotovoltaico da balcone e kit fotovoltaico Plug and Play. Nel primo caso rientrano sistemi la cui potenza è compresa tra i 350 e gli 800 W, mentre gli altri non superano mai i 350 W. Entrambi funzionano esattamente come fanno i pannelli solari classici: le celle in silicio di cui sono composti riescono ad assorbire la luce del sole e a trasformarla in energia elettrica, tramite l'effetto fotovoltaico; un apposito inverter andrà poi a trasformare la corrente continua in corrente alternata, rendendola utilizzabile in casa con gli elettrodomestici. I vantaggi (e gli svantaggi) dei kit con pannelli fotovoltaici da balcone Il kit fotovoltaico da balcone, come già detto, presenta dimensioni contenute e pochi elementi. Di conseguenza ha difetti e pregi propri, legati alla sua struttura peculiare e al suo funzionamento. Trattandosi di un sistema tanto piccolo, è di riflesso particolarmente versatile; lo scarso ingombro permette infatti di posizionarlo in balcone, in terrazzo o in giardino senza alcun problema, e aggirando ogni tipo di autorizzazione amministrativa. Di contro, l'energia elettrica che può essere prodotta è piuttosto limitata, per quanto utilissima a ottimizzare i consumi domestici e a risparmiare sulle bollette. Non solo, la produzione di energia rinnovabile riduce le emissioni inquinanti e protegge da eventuali blackout della rete principale. Come installare un impianto fotovoltaico da balcone Per sua stessa natura, un kit di pannelli fotovoltaici da balcone andrebbe installato in zone non perennemente in ombra, in modo da poter massimizzare le sue prestazioni. Il montaggio e il primo avvio sono comunque operazioni piuttosto semplici, e che gli appassionati di fai da te potrebbero anche svolgere in autonomia senza l'aiuto di un tecnico specializzato. Un consiglio, anche per un più compatto kit fotovoltaico da balcone Plug and Play, è comunque quello di installarlo in almeno due persone. Per prima cosa dobbiamo delineare l'area sottostante per ragioni di sicurezza, e successivamente assicurare il pannello fotovoltaico al parapetto del balcone o alla ringhiera, o in alternativa alla parete esterna dell'edificio in corrispondenza di una finestra. Finito il montaggio, sarà sufficiente attaccare la spina a una presa di corrente a circuito dedicato per iniziare a produrre energia green e rendere la propria casa sempre più smart. Kit fotovoltaico da balcone: prezzi e incentivi fiscali Un kit fotovoltaico da balcone risponde quindi alle esigenze dei cittadini del futuro, chiamati ad abitare edifici a basso impatto ambientale. A rendere il fotovoltaico residenziale una scelta ottimale sono anche i prezzi piuttosto contenuti: per un pannello solare da balcone con inverter da 350 W si spende attorno ai 750 euro, mentre un mini-impianto da 600 W costerà attorno ai 1200 euro. C'è comunque da considerare che gli importi saranno alleggeriti dalle detrazioni fiscali previste dal Governo, e che ci restituiscono il 50% della somma spesa in fase di dichiarazione dei redditi.

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Quanto consuma una caldaia ibrida?
18/11/23

Quanto consuma una caldaia ...

La caldaia ibrida è una soluzione sempre più popolare. Ma qual è il suo effettivo consumo? Scoprilo con gli esperti Climamarket. Le caldaie ibride sono diventate sempre più popolari negli ultimi anni grazie alla loro capacità di combinare diverse fonti di energia per ottimizzare l'efficienza energetica e ridurre i costi. Questi sistemi utilizzano una combinazione di una caldaia a condensazione e una pompa di calore, che lavorano insieme per fornire riscaldamento e acqua calda sanitaria in modo efficiente. Ma quanto consumano in termini di elettricità? Ecco una guida completa dagli esperti di Climamarket per capire meglio il consumo elettrico di una caldaia ibrida, i vantaggi di questa tecnologia e come calcolare il consumo. Cosa sono e come funzionano le caldaie ibride Per poter quantificare l'effettivo consumo elettrico della caldaia ibrida, è necessario capirne il funzionamento. Come già anticipato, ci riferiamo a un sistema per il riscaldamento domestico che funziona tramite la combinazione di diverse tecnologie e fonti di energia. Se le caldaie a condensazione tradizionali sfruttano un unico combustibile, i modelli ibridi sono in grado di far coesistere due diverse fonti energetiche. Solitamente si tratta di un combustibile fossile come il metano o il GPL, e una fonte di energia rinnovabile come il solare o il fotovoltaico (per questo si parla di caldaia ibrida con fotovoltaico). In base alla temperatura esterna o in base alla richiesta personale di riscaldamento, il sistema ibrido stabilisce quale dispositivo, tra la pompa di calore o la caldaia a condensazione, far lavorare. Quando il fabbisogno di calore dell'immobile si mantiene basso, un sistema ibrido può tranquillamente sfruttare una fonte di energia rinnovabile (i pannelli solari) per riscaldare l'ambiente e produrre acqua calda sanitaria. Se invece la richiesta di calore si fa più alta, allora la caldaia ibrida gas elettrica inizia ad utilizzare il combustibile fossile per non perdere efficienza, e contemporaneamente ridurre l'impatto ambientale. Come si alimenta la caldaia ibrida? La caldaia ibrida può essere alimentata da diverse fonti di energia, tra cui gas naturale, gasolio, pannelli solari e energia elettrica. La scelta della fonte energetica dipende dalle esigenze specifiche dell'utente e dalle condizioni climatiche. Durante i periodi di bassa richiesta di calore, la caldaia può utilizzare l'energia solareo elettrica per riscaldare l'ambiente, mentre durante i periodi di alta richiesta di calore, può passare al combustibile fossile. I vantaggi di una caldaia ibrida Le caldaie ibride offrono numerosi vantaggi, tra cui: Alta efficienza energetica: grazie alla combinazione di diverse fonti di energia, le caldaie ibride garantiscono un'efficienza energetica molto alta, riducendo i costi di riscaldamento. Riduzione delle emissioni inquinanti: utilizzando fonti di energia rinnovabile come i pannelli solari, le caldaie ibride contribuiscono a ridurre le emissioni di gas serra e inquinanti. Risparmio sui costi: grazie alla loro efficienza energetica, le caldaie ibride possono portare a significativi risparmi sui costi di riscaldamento. Versatilità: le caldaie ibride sono adatte a una vasta gamma di situazioni e esigenze, rendendole una soluzione flessibile e adattabile. Quanta elettricità consuma una caldaia ibrida? Il consumo elettrico di una caldaia ibrida varia in base a diversi fattori: Dimensioni dell'abitazione: più grande è la casa, maggiore sarà il consumo. Isolamento termico: un buon isolamento riduce le dispersioni di calore e quindi i consumi. Temperatura esterna: quando le temperature sono basse, la pompa di calore lavora di più e il consumo aumenta. Modello di caldaia: ogni modello ha caratteristiche tecniche e un'efficienza energetica differenti. È difficile fornire un valore preciso del consumo elettricodi una caldaia ibrida, in quanto dipende da molti fattori specifici. Tuttavia, è possibile affermare che, in generale, le caldaie ibride consumano meno energia rispetto a quelle tradizionali, soprattutto se abbinate a un impianto fotovoltaico. Volendo fare una stima, possiamo dire che il consumo di un impianto ibrido caldaia a condensazione e pompa di calore va dai 2 ai 12 kWh o da 0,20 a 1,25 metri cubi di gas per ogni ora di funzionamento. Di riflesso, la pompa di calore consuma indicativamente 0,5 kWh di energia elettrica. Quanto conviene installare una caldaia ibrida L'installazione di una caldaia ibrida può essere conveniente in termini di risparmio sui costi di riscaldamento e riduzione delle emissioni inquinanti. Tuttavia, il costo iniziale dell'installazione può essere elevato, quindi è importante valutare attentamente i vantaggi e gli svantaggi prima di prendere una decisione. Generalmente, il risparmio associato ad un sistema di questo tipo va dal 30 al 50% all'anno, ma è importante ribadire che il consumo elettrico di una caldaia ibrida è influenzato da tutta una serie di fattori. Tra questi, come più volte ricordato, abbiamo il modello dell'apparecchio, la sua potenza e le caratteristiche tecniche, ma anche le modalità di funzionamento e le opzioni di programmazione e gestione dell’energia. Quando conviene una caldaia ibrida? La caldaia ibrida è particolarmente indicata per: Abitazioni ben isolate: in questo caso, la pompa di calore può coprire una buona parte del fabbisogno di riscaldamento, riducendo i consumi. Chi cerca una soluzione ecologica: le caldaie ibride hanno un impatto ambientale inferiore rispetto a quelle tradizionali. Chi desidera un sistema di riscaldamento efficiente e flessibile. In generale, una caldaia ibrida è particolarmente conveniente per chi cerca di ridurre i costi di riscaldamento e migliorare l'efficienza energetica della propria casa. Quali sono le caldaie che consumano di meno? Le caldaie che consumano di meno sono generalmente quelle con un'alta efficienza energetica e che utilizzano fonti di energia rinnovabile. Le caldaie a condensazione e le pompe di calore sono tra le opzioni più efficienti in termini di consumo energetico. Le soluzioni ibride presenti nel catalogo online di Climamarket sono più efficienti dello scaldabagno tradizionale, perché la produzione di acqua calda è più rapida. Allo stesso modo sono più versatili, perché la pompa di calore è utile anche in estate per rinfrescare tutti gli ambienti di casa.

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Nuovo look, più energia!
04/08/25

Nuovo look, più energia!

Benvenuti nella nuova era di Climamarket Oggi si apre un nuovo capitolo nella storia di Climamarket. Un capitolo che profuma di futuro, innovazione e passione per la climatizzazione. Dopo mesi di lavoro, siamo orgogliosi di annunciare il lancio del nostro nuovo sito su una piattaforma completamente rinnovata: più veloce, più intuitiva, più vicina alle tue esigenze. "Nuovo look, più energia!" non è solo uno slogan. È una promessa. È il simbolo di un'evoluzione pensata per offrirti un’esperienza d’acquisto online come mai prima d’ora.   Un salto nel futuro dell’e-commerce Il nuovo Climamarket.it non è semplicemente un restyling. È una rivoluzione digitale. Una piattaforma agile e reattiva, progettata per garantire massima velocità di navigazione: ogni clic è immediato, ogni ricerca è precisa, ogni pagina si apre in un lampo. Dimentica le attese. Dimentica le frustrazioni. Entra in un sito dove ogni secondo conta, perché sappiamo che il tuo tempo vale. Che tu stia consultando dal desktop dell’ufficio o dal tuo smartphone in movimento, l’interfaccia user-friendly ti guiderà passo dopo passo in un’esperienza semplice, intuitiva e appagante.   Un e-commerce al servizio delle tue esigenze Climamarket è da sempre il punto di riferimento per chi cerca soluzioni di climatizzazione affidabili, efficienti e convenienti. Con questo nuovo sito, vogliamo offrirti molto di più: Navigazione ultraveloce: trova subito il prodotto che cerchi, grazie a un motore di ricerca potenziato e a filtri intelligenti. Catalogo sempre aggiornato: dai grandi classici alle novità di stagione, la scelta non finisce mai. Pagamenti sicuri: protezione e tranquillità in ogni transazione. Spedizioni rapide e garantite: il comfort arriva da te, senza sorprese. Assistenza clienti sempre presente: reale, competente e pronta a rispondere a ogni tuo dubbio.   Acquista in Sicurezza, Installa con Serenità Il nuovo sito Climamarket.it nasce con una missione chiara: semplificare l’esperienza d’acquisto, garantendo massima sicurezza e trasparenza in ogni fase. A partire dal momento del pagamento, puoi contare su protocolli di sicurezza avanzati e certificati, che tutelano ogni transazione. Che tu scelga carta di credito, bonifico o un pagamento rateale, la tua serenità è una nostra priorità.   Ma la sicurezza non si ferma al checkout. L’innovativa procedura di acquisto con installazione guidata ti accompagna passo dopo passo nella selezione del servizio più adatto: pochi clic, istruzioni chiare e un wizard che ti segue dall’inizio alla fine. In questo modo, anche chi non è esperto può prenotare un’installazione professionale con tranquillità, sentendosi seguito e supportato.   In più, grazie all’attenzione di Climamarket alle normative fiscali, ottenere le agevolazioni come le detrazioni fiscali o lo sconto termico non è mai stato così semplice. Il nostro team si occupa direttamente della gestione delle pratiche burocratiche, evitando al cliente errori comuni che spesso portano al rigetto delle domande. La trasparenza è totale: sai sempre a che punto sei e quali sono i benefici previsti. Climamarket ti semplifica la vita: sicurezza, efficienza e supporto reale, in ogni fase del tuo acquisto.   Più vicini a te, più forti che mai Questo lancio rappresenta l'inizio di una nuova era. Un modo nuovo di vivere l’e-commerce e il comfort, dove ogni scelta, ogni tecnologia, ogni servizio è pensato per mettere te al centro. Per rendere semplice ciò che prima era complicato. Per trasformare la passione per la climatizzazione in un’esperienza online senza ostacoli. Amiamo ciò che facciamo, e con il nuovo Climamarket vogliamo trasmettere questa energia a ogni cliente, appassionato o alle prime armi che sia.   Non perderti questo evento! Se ami il comfort, la qualità e l’innovazione, non puoi perderti il nuovo Climamarket.it. Visita il sito, lasciati sorprendere, innamorati di un e-commerce che ti somiglia: moderno, veloce, efficiente. "Nuovo look, più energia!"Climamarket entra nel futuro. E tu, sei pronto a viverlo con noi?

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Raffrescamento a pavimento: guida completa a funzionamento e costi
27/05/25

Raffrescamento a pavimento:...

Immagina di entrare in casa durante una calda giornata estiva e percepire una piacevole frescura che avvolge i tuoi piedi. Non un getto d'aria diretto, ma una sensazione diffusa e omogenea che rende l'ambiente accogliente senza sbalzi di temperatura. Questa è la magia del raffrescamento a pavimento, un sistema sempre più apprezzato per il comfort che offre e per la sua integrazione discreta nell'ambiente domestico. Ma come funziona il raffrescamento a pavimento esattamente? E quali sono i costi e le caratteristiche da considerare? Scopriamolo insieme in questo approfondimento di Climamarket. Raffrescamento a pavimento: un comfort invisibile per la tua casa Il raffrescamento a pavimento è una soluzione innovativa per mantenere una temperatura piacevole all'interno degli ambienti, sfruttando la stessa tecnologia del riscaldamento a pavimento ma con una funzione opposta. Questo sistema, sempre più adottato nelle abitazioni moderne, promette un comfort uniforme senza la fastidiosa sensazione di aria fredda diretta, tipica dei condizionatori tradizionali. Tuttavia, come vedremo poco più avanti, esistono alcune precauzioni da considerare per evitare problemi come la condensa, e una gestione attenta è fondamentale per ottimizzarne l’efficacia. Come funziona il raffrescamento a pavimento? Il principio di funzionamento è concettualmente simile a quello del riscaldamento a pavimento, ma con un "flusso" invertito. Invece di acqua calda, nelle serpentine annegate nel massetto, e installate sotto la superficie del pavimento, viene fatta circolare acqua refrigerata a una temperatura controllata. Questo assorbe il calore dall'ambiente, raffrescando gli spazi in modo uniforme e silenzioso. L'irraggiamento dal basso verso l'alto evita la stratificazione dell'aria calda tipica dei sistemi di condizionamento tradizionali (che funzionano invece per ventilazione), garantendo una temperatura omogenea in tutta la stanza ed evitando che vi siano sbalzi improvvisi. La sorgente del freddo è generalmente una pompa di calore reversibile, in grado di produrre sia acqua calda per il riscaldamento invernale che acqua fredda per il raffrescamento estivo. Come già detto, un sistema di distribuzione, costituito da collettori, regola il flusso dell'acqua fredda verso le diverse zone dell'abitazione. Infine, un sistema di termoregolazione, spesso dotato di termostati e centraline elettroniche, permette di controllare con precisione la temperatura dell'acqua e, di conseguenza, la temperatura ambiente desiderata. L'integrazione di questi componenti in un sistema ben progettato è fondamentale per garantire un funzionamento efficiente e confortevole. Questa modalità di raffrescamento si distingue quindi nettamente dai sistemi a ventilazione forzata, che soffiano aria fredda da punti specifici. Caratteristiche principali di un sistema di raffrescamento a pavimento Il raffrescamento a pavimento si distingue per una serie di caratteristiche che lo rendono una soluzione di climatizzazione estiva sempre più apprezzata. Tra queste spiccano l'efficienza energetica, il comfort termico uniforme, la silenziosità operativa, l'integrazione estetica e la durabilità nel tempo. Dal punto di vista dell'efficienza energetica, i sistemi di raffrescamento a pavimento sono generalmente più vantaggiosi rispetto ai condizionatori tradizionali. Essi operano con temperature dell'acqua relativamente più alte (15-18°C) rispetto alle temperature molto basse (0-10°C) richieste dai sistemi ad aria. Questa differenza si traduce in un minor consumo di energia da parte della pompa di calore, con potenziali risparmi sui costi dell'elettricità fino al 20%. Inoltre, la possibilità di integrare l'impianto con fonti di energia rinnovabile come il solare termico può ulteriormente migliorare l'efficienza complessiva e ridurre l'impatto ambientale. Questa caratteristica rende il raffrescamento a pavimento una scelta sostenibile e conveniente nel lungo periodo. Il comfort termico offerto da questo sistema è un altro elemento distintivo. La distribuzione uniforme del fresco per irraggiamento elimina le zone troppo fredde o troppo calde che si possono creare con i condizionatori tradizionali. La sensazione di freschezza è omogenea e costante, avvolgendo l'ambiente in modo delicato e piacevole. Questa uniformità di temperatura contribuisce a un maggiore benessere fisico e a una migliore qualità della vita all'interno degli spazi climatizzati. La silenziosità è un altro vantaggio significativo. I sistemi di raffrescamento a pavimento non utilizzano ventilatori o compressori rumorosi all'interno degli ambienti, garantendo un funzionamento estremamente silenzioso.    Dal punto di vista estetico, l'impianto di raffrescamento a pavimento è completamente invisibile, in quanto tutti i componenti sono installati sotto la superficie calpestabile. L'assenza di unità interne a parete o a soffitto permette di preservare l'estetica degli ambienti e offre maggiore libertà nell'arredamento degli spazi. Infine, i sistemi di raffrescamento a pavimento sono noti per la loro durabilità e richiedono una manutenzione generalmente ridotta. Una volta installati correttamente, possono durare per molti anni, offrendo un ritorno sull'investimento a lungo termine. La manutenzione ordinaria si limita spesso a controlli periodici della centralina e alla pulizia delle tubazioni per prevenire accumuli di calcare. Quanto costa un impianto di raffrescamento a pavimento? Il costo di un impianto di raffrescamento a pavimento può variare significativamente in base a diversi fattori, tra cui le dimensioni dell'abitazione, la complessità del sistema, la qualità dei materiali utilizzati e i costi di installazione. In generale, l'investimento iniziale per un sistema completo di riscaldamento e raffrescamento a pavimento è superiore rispetto a un sistema di riscaldamento tradizionale abbinato a condizionatori split. Tuttavia, è importante considerare i benefici a lungo termine in termini di efficienza energetica e comfort abitativo, che possono portare a un risparmio sui costi di gestione. Che temperatura impostare per il raffrescamento a pavimento? La temperatura ideale da impostare per un sistema di raffrescamento a pavimento è un aspetto cruciale per garantire il comfort e prevenire la formazione di condensa. Generalmente, la temperatura dell'acqua che circola nelle tubazioni dovrebbe essere mantenuta tra i 15 e i 18°C. Questa temperatura è relativamente più alta rispetto a quella utilizzata nei sistemi di condizionamento ad aria tradizionali (circa 0-10°C).  Per quanto riguarda la temperatura superficiale del pavimento, è consigliabile mantenerla intorno ai 19.5°C per evitare sia una sensazione di freddo eccessivo ai piedi che la formazione di condensa. Come evitare la condensa con raffrescamento a pavimento? Uno degli aspetti cruciali da gestire nel raffrescamento a pavimento è il rischio di formazione di condensa sulla superficie del pavimento. Questo si verifica quando la temperatura del pavimento scende al di sotto del punto di rugiada dell'aria presente nell'ambiente. Per evitare la condensa con raffrescamento a pavimento, è fondamentale un controllo preciso della temperatura dell'acqua refrigerata e dell'umidità relativa dell'aria. L'installazione di un deumidificatore per raffrescamento a pavimento o di un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) integrato può essere una soluzione efficace per mantenere l'umidità sotto controllo e prevenire questo inconveniente. Mantenere un livello di umidità interna controllato, idealmente tra il 40% e il 46%, è cruciale per prevenire la condensa. Come risolvere il problema della condensa sul pavimento? Se si verifica il problema della condensa sul pavimento con un sistema di raffrescamento, è importante intervenire tempestivamente per evitare danni e disagi. La prima cosa da fare è verificare e, se necessario, regolare la temperatura dell'acqua che circola nell'impianto, assicurandosi che non sia impostata troppo bassa. È consigliabile mantenerla nel range raccomandato di 15-18°C, tenendo conto del punto di rugiada. È fondamentale assicurarsi che il deumidificatore, se presente, stia funzionando correttamente e sia dimensionato adeguatamente per l'ambiente da deumidificare. Verificare e regolare l'impostazione del livello di umidità desiderato (ad esempio, tra il 40% e il 46%). Controllare che non ci siano ostacoli alla circolazione dell'aria intorno al deumidificatore e che i filtri siano puliti. Verificare anche che il tubo di scarico della condensa non sia ostruito. Se l'abitazione è dotata di un sistema di ventilazione meccanica controllata, è importante assicurarsi che stia funzionando in modo ottimale e che il flusso d'aria sia bilanciato per rimuovere efficacemente l'aria umida. È consigliabile evitare di introdurre eccessiva umidità nell'ambiente, limitando attività come docce prolungate senza adeguata ventilazione o la cottura di cibi senza l'utilizzo di una cappa aspirante. Inoltre, è meglio evitare di aprire finestre e porte durante le giornate calde e umide quando il raffrescamento è in funzione. Chi ha il riscaldamento a pavimento ha anche il raffrescamento? Sì, è assolutamente possibile e anzi piuttosto comune che chi ha un impianto di riscaldamento a pavimento possa integrarlo con un sistema di raffrescamento. Infatti, la stessa rete di tubazioni installata sotto il pavimento può essere utilizzata sia per far circolare acqua calda durante l'inverno che acqua fredda durante l'estate. Questi sistemi sono spesso definiti impianti radianti per riscaldamento e raffrescamento.  Per poter passare dalla modalità riscaldamento alla modalità raffrescamento, è necessario che l'impianto sia dotato di una pompa di calore reversibile aria-acqua. Questo tipo di pompa di calore è in grado di invertire il suo ciclo di funzionamento, producendo sia acqua calda che acqua fredda a seconda delle necessità stagionali. Raffrescamento a pavimento sconsigliato: quando e perché Nonostante i numerosi vantaggi, il raffrescamento a pavimento potrebbe non essere la soluzione ideale in alcune specifiche situazioni. In climi caratterizzati da livelli di umidità molto elevati, ad esempio, il sistema potrebbe faticare a fornire un comfort adeguato e a prevenire efficacemente la formazione di condensa, anche con l'ausilio di un deumidificatore. In questi casi, l'energia necessaria per una deumidificazione continua potrebbe vanificare parte dei risparmi energetici ottenuti con il raffrescamento.   Un altro aspetto da considerare è la velocità di raffreddamento. I sistemi a pavimento hanno generalmente un tempo di risposta più lento rispetto ai condizionatori tradizionali. Se si necessita di un raffreddamento rapido degli ambienti, il raffrescamento a pavimento potrebbe non essere la scelta più indicata.   L'investimento iniziale per un impianto di raffrescamento a pavimento è generalmente più elevato rispetto a quello per un sistema di condizionamento tradizionale. Per chi ha un budget limitato, questo costo iniziale potrebbe rappresentare un ostacolo.  Sebbene i moderni sistemi a pavimento siano progettati per essere durevoli, in caso di perdite nelle tubazioni sottostanti, la localizzazione e la riparazione possono essere invasive e richiedere la rimozione di porzioni del pavimento.  Infine, l'installazione in edifici esistenti può essere più complessa e costosa rispetto alle nuove costruzioni, in quanto spesso richiede interventi strutturali come il rialzamento del pavimento o la rimozione del pavimento e del massetto esistenti. In alcuni casi, per edifici esistenti, potrebbero esistere soluzioni di raffrescamento alternative più pratiche ed economiche.

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La guida ai valori essenziali di prestazione del condizionatore
20/05/25

La guida ai valori essenzia...

Il condizionatore d'aria è diventato un elemento indispensabile per il comfort e il benessere in molte abitazioni, soprattutto durante i mesi più caldi. Tuttavia, la scelta del modello giusto può spesso risultare complessa di fronte alla vasta gamma di opzioni disponibili e alle diverse specifiche tecniche. Comprendere i valori essenziali come la potenza, la prestazione e il rendimento è fondamentale per prendere una decisione informata che soddisfi le proprie esigenze di raffrescamento o riscaldamento, garantendo al contempo un consumo energetico ottimale. In questo articolo di Climamarket, esploreremo i parametri chiave che caratterizzano un condizionatore, dal calcolo della potenza necessaria in base alle dimensioni dell'ambiente, fino all'analisi degli indici di efficienza energetica come l'EER, il COP e lo SCOP, fornendo una guida completa per orientarsi nel processo di acquisto. Differenza tra potenza, prestazione e rendimento nei condizionatori Quando si parla di condizionatori, i termini potenza, prestazione e rendimento vengono spesso utilizzati talvolta in modo intercambiabile, ma è importante comprenderne le distinzioni per valutare al meglio un apparecchio. La potenza di un condizionatore si riferisce alla sua capacità di raffreddare o riscaldare un ambiente in un determinato periodo di tempo. Questa capacità è comunemente misurata in BTU (British Thermal Units) all'ora o in kilowatt (kW). Un valore di potenza più elevato indica una maggiore capacità di raffreddare o riscaldare uno spazio più grande o di farlo più rapidamente. Tuttavia, la potenza adeguata dipende dalle dimensioni della stanza e da altri fattori ambientali. La prestazione, d'altra parte, si riferisce all'efficacia complessiva del condizionatore nel fornire comfort e mantenere la temperatura desiderata. Essa è influenzata non solo dalla potenza, ma anche da fattori come il flusso d'aria, la capacità di deumidificazione e l'efficienza energetica. Indici come il SEER (Seasonal Energy Efficiency Ratio) e lo SCOP (Seasonal Coefficient of Performance) forniscono un'indicazione della prestazione stagionale di un condizionatore. Il rendimento, o efficienza, indica quanto efficacemente il condizionatore converte l'energia elettrica in raffreddamento o riscaldamento. Un rendimento più elevato si traduce in un minor consumo energetico e, di conseguenza, in bollette elettriche più basse. L'EER (Energy Efficiency Ratio), il COP (Coefficient of Performance) e lo SCOP sono parametri chiave per valutare il rendimento di un condizionatore. Calcolo potenza del climatizzatore: come stimare il fabbisogno Un metodo comune per stimare la potenza necessaria per un condizionatore si basa sulla superficie in metri quadri (mq) dell'ambiente da raffreddare o riscaldare. La capacità di raffreddamento, come già ricordato, è spesso espressa in BTU, un'unità di misura dell'energia termica. Una formula generale per stimare il fabbisogno di BTU è: BTU = metri quadri x coefficiente Il valore del coefficiente può variare a seconda delle fonti e delle condizioni specifiche dell'ambiente. Alcuni suggeriscono un coefficiente fisso di 340 BTU per metro quadro, mentre altri propongono di considerare il volume in metri cubi moltiplicato per un coefficiente di circa 85. È importante tenere presente che questo è solo un calcolo approssimativo e che fattori come l'altezza del soffitto, il livello di isolamento termico, l'esposizione al sole, il numero e le dimensioni delle finestre, la presenza di elettrodomestici che generano calore e il numero di persone che occupano la stanza possono influenzare significativamente il fabbisogno di potenza. La potenza può essere espressa anche in kW, con una conversione approssimativa di 1 kW ≈ 3412 BTU/h. Potenza climatizzatore per mq: alcuni esempi pratici Per fornire esempi pratici sulla potenza necessaria in base ai metri quadri, consideriamo alcuni scenari comuni: Stanza di 15 mq: Per una stanza di queste dimensioni, come una camera da letto o uno studio, un condizionatore con una potenza di circa 7.000 - 9.000 BTU/h (2.0 - 2.6 kW) potrebbe essere sufficiente. Stanza di 25 mq: Per un ambiente di medie dimensioni come un soggiorno o una sala da pranzo, potrebbe essere necessario un condizionatore con una potenza di 9.000 - 12.000 BTU/h (2.6 - 3.5 kW). Stanza di 40 mq: Per un open space o un soggiorno più ampio, un condizionatore con una potenza di 12.000 - 18.000 BTU/h (3.5 - 5.3 kW) potrebbe essere più appropriato. Stanza di 70 mq: Per ambienti più grandi come taverne o uffici, o perbilocali di ampie metrature, potrebbe essere necessario un condizionatore con una potenza di 18.000 - 24.000 BTU/h (5.3 - 7.0 kW). Appartamento di 100 mq: Per raffreddare o riscaldare un'intera abitazione di queste dimensioni, potrebbe essere necessario un condizionatore con una potenza di circa 34.000 BTU/h (10 kW) o più, eventualmente optando per soluzioni multi-split o canalizzate. È fondamentale ricordare che questi sono solo esempi indicativi e la potenza effettivamente necessaria può variare in base ai fattori menzionati in precedenza, come l'isolamento dell'edificio e l'esposizione al sole. Qual è la potenza nominale di un condizionatore? La potenza nominale di un condizionatore si riferisce alla sua capacità media di raffreddamento o riscaldamento, espressa generalmente in BTU/h o kW. Questo valore varia significativamente a seconda del modello ed è scelto in base alle dimensioni e ai requisiti specifici dell'ambiente da climatizzare. La potenza nominale è un parametro fondamentale per confrontare diversi modelli e assicurare un raffreddamento o riscaldamento adeguato. I produttori utilizzano questo valore come specifica primaria per classificare e descrivere le prestazioni dei loro condizionatori in condizioni operative standard. Rendimento del condizionatore: un fattore cruciale per il risparmio Il rendimento di un condizionatore è un fattore cruciale da considerare, in quanto determina la quantità di raffreddamento o riscaldamento ottenuta per ogni unità di energia elettrica consumata. Un rendimento elevato si traduce in un minor consumo di energia, con conseguenti bollette elettriche più basse e un ridotto impatto ambientale. Gli indici EER, COP e SCOP sono parametri fondamentali per valutare l'efficienza di un condizionatore. EER e COP: cosa significano? L'EER, acronimo di Energy Efficiency Ratio, è un indice che misura l'efficienza energetica di un condizionatore quando funziona in modalità raffreddamento. Viene calcolato come il rapporto tra la capacità di raffreddamento dell'unità (espressa in BTU/h) e la potenza elettrica assorbita (espressa in watt) in condizioni operative specifiche. Un valore di EER più alto indica quindi una maggiore efficienza energetica durante il raffreddamento. Il COP, acronimo di Coefficient of Performance, è invece un indice che misura l'efficienza energetica di un condizionatore quando funziona in modalità riscaldamento (nel caso di modelli con pompa di calore). Viene calcolato come il rapporto tra la capacità di riscaldamento dell'unità (espressa in BTU/h o kW) e la potenza elettrica assorbita (espressa in watt o kW) in condizioni operative specifiche. Un valore di COP più alto indica quindi una maggiore efficienza energetica durante il riscaldamento. Per i condizionatori con funzione di riscaldamento (pompe di calore), il COP è un parametro fondamentale per valutare l'efficienza nei mesi più freddi. SCOP del condizionatore: l'efficienza stagionale Lo SCOP (Seasonal Coefficient of Performance) è un indice più completo che valuta l'efficienza di un condizionatore con pompa di calore durante l'intera stagione di riscaldamento. A differenza del COP, che si riferisce a specifiche condizioni operative, lo SCOP tiene conto delle variazioni di temperatura esterna che si verificano durante la stagione di riscaldamento, fornendo un'indicazione più realistica dell'efficienza di riscaldamento in diverse zone climatiche. Valori ottimali di SEER e SCOP: cosa considerare Valori di SEER (Seasonal Energy Efficiency Ratio, per il raffreddamento) e SCOP più elevati indicano una migliore efficienza energetica. I valori ottimali dipendono da diversi fattori, tra cui il clima della propria zona, la frequenza di utilizzo del condizionatore e il budget disponibile. In generale, un SEER superiore a 16 e uno SCOP superiore a 4 sono considerati buoni valori. Le etichette energetiche forniscono queste informazioni in modo chiaro, consentendo ai consumatori di confrontare facilmente l'efficienza di diversi modelli. Sebbene modelli ad alta efficienza con valori di SEER e SCOP molto elevati possano avere un costo iniziale maggiore, il risparmio energetico a lungo termine può compensare l'investimento iniziale, soprattutto in caso di utilizzo frequente e in zone con costi dell'elettricità elevati. I consigli di Climamarket per valutare la prestazione del condizionatore prima dell'acquisto Prima di acquistare un condizionatore, è fondamentale valutare attentamente le sue prestazioni per assicurarsi che soddisfi le proprie esigenze e garantisca un funzionamento efficiente. Ecco alcuni consigli pratici: Verifica l'etichetta energetica: controllare i valori di SEER e SCOP per valutare l'efficienza energetica in raffreddamento e riscaldamento. Valori più alti indicano una maggiore efficienza e potenziali risparmi sulla bolletta elettrica. Considera la tecnologia inverter: i condizionatori con tecnologia inverter regolano la velocità del compressore in base alla necessità di raffreddamento o riscaldamento, offrendo un funzionamento più efficiente, temperature più stabili e un minor rumore rispetto ai modelli tradizionali. Valuta il livello di rumorosità: controlla i decibel (dB) indicati per l'unità interna ed esterna. Un livello di rumorosità inferiore garantisce un maggiore comfort acustico, soprattutto in ambienti come la camera da letto. Verifica le funzioni aggiuntive: molti condizionatori offrono funzioni utili come la modalità Sleep per ottimizzare il comfort notturno e il risparmio energetico, i timer per programmare l'accensione e lo spegnimento, e i controlli smart tramite app o assistenti vocali. Scegliere il tipo di condizionatore adatto: valuta se è più appropriato un modello fisso (mono-split o multi-split), portatile o canalizzato in base alle tue esigenze di spazio e installazione. Leggi recensioni e confronta modelli: consulta le opinioni di altri utenti e confrontare le specifiche tecniche di diversi modelli per farti un'idea più precisa delle loro prestazioni reali. Affidarti a un installatore qualificato: assicurati che l'installazione venga eseguita correttamente da un tecnico esperto per garantire il corretto funzionamento e le massime prestazioni del condizionatore. Valutare attentamente questi aspetti prima dell'acquisto permette di scegliere un condizionatore che offra un buon equilibrio tra prestazioni, efficienza energetica e comfort, evitando spese inutili e garantendo un clima ideale nella propria abitazione.

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Condizionatore a cassetta: la guida completa
16/05/25

Condizionatore a cassetta: ...

Quando si parla di climatizzazione, pensiamo subito allo split a parete classico, quello che vediamo in tante case e uffici. Ma c'è un'altra soluzione, elegante e performante, che sta prendendo sempre più piede, soprattutto in ambienti commerciali, uffici, ma anche in abitazioni moderne con controsoffitti: il condizionatore a cassetta. Se stai cercando un sistema che diffonda l'aria in modo uniforme, quasi scomparendo alla vista, allora l'aria condizionata a soffitto potrebbe essere la risposta giusta, e il condizionatore a cassetta ne è l'esempio più diffuso. In questo articolo di Climamarket andremo allora ad approfondire ogni aspettodi questa particolare soluzione per la climatizzazione: funzionamento, prezzi, ambienti ideali e consigli sull'installazione corretta. Cos'è e quando conviene scegliere un condizionatore a cassetta? Immagina un pannello quadrato o rettangolare, discreto, installato a filo del controsoffitto. Ecco, quello è l'unità interna di un condizionatore a cassetta. A differenza dello split a parete, che soffia l'aria in una direzione prevalente, la cassetta solitamente distribuisce l'aria (raffreddata o riscaldata) attraverso 2, 3 o 4 vie, garantendo una diffusione molto più omogenea nell'ambiente. Scegliere un condizionatore a cassetta conviene specialmente quando: L'estetica è fondamentale: l'unità a cassetta si integra perfettamente nel controsoffitto, lasciando le pareti libere e mantenendo un design pulito. Serve una distribuzione uniforme dell'aria: ideale per locali ampi, open space, negozi o uffici dove è cruciale evitare zone con temperature diverse o flussi d'aria diretti e fastidiosi. Esiste già un controsoffitto: l'installazione è naturalmente facilitata dalla presenza di un controsoffitto, che nasconde l'unità, le tubazioni e i cavi. Insomma, se cerchi una climatizzazione potente, discreta e con un comfort elevato in termini di diffusione dell'aria, la cassetta merita sicuramente di essere presa in considerazione come opzione per la tua aria condizionata da soffitto. Come funziona il condizionatore a cassetta? Il principio di base è lo stesso dei comuni condizionatori split system: c'è un'unità esterna (il motore) e un'unità interna (la cassetta, appunto). Il sistema fa circolare un fluido refrigerante tra le due unità. Nell'unità interna (la cassetta): un ventilatore aspira l'aria dall'ambiente (di solito dalla griglia centrale), la fa passare attraverso un filtro (sì, la manutenzione dei filtri è importante anche qui!) e poi su uno scambiatore dove il fluido refrigerante evapora, assorbendo calore dall'aria. L'aria, ora più fredda, viene poi ridistribuita nell'ambiente attraverso le bocchette laterali. Durante il raffreddamento, l'umidità dell'aria condensa e viene raccolta in una bacinella, da cui viene scaricata (solitamente tramite una piccola pompa integrata) all'esterno o in uno scarico dedicato. Nell'unità esterna: il fluido refrigerante, ora sotto forma di gas ad alta pressione e temperatura, cede il calore assorbito all'aria esterna attraverso un altro scambiatore e ritorna liquido, pronto per ricominciare il ciclo. Per il riscaldamento (se la macchina è una pompa di calore), il ciclo si inverte: l'unità esterna assorbe calore dall'aria esterna e lo cede all'aria interna tramite la cassetta. La particolarità della cassetta sta proprio nella geometria: l'aria viene prelevata dal centro e soffiata verso l'esterno attraverso le bocchette, che possono essere regolate (anche singolarmente in alcuni modelli) per direzionare il flusso. Come installare un condizionatore senza rompere il muro? Parliamoci chiaro: un condizionatore a cassetta è un sistema split, il che significa che richiede un'unità esterna e quindi un collegamento tra interno ed esterno. Questo collegamento (tubi del refrigerante, cavi elettrici, scarico condensa) passa quasi sempre attraverso un foro nel muro o nel soffitto. Quindi, se l'obiettivo è installare un climatizzatore senza rompere alcun muro per il collegamento con l'esterno, il condizionatore a cassetta non è la soluzione adatta. In questo caso, sarebbe più corretto rivolgersi ai climatizzatori monoblocco portatili, che non hanno l'unità esterna e scaricano l'aria calda tramite un tubo flessibile (spesso posizionato in una finestra) o a sistemi monoblocco fissi che richiedono solo due fori nel muro (generalmente di grosso diametro) per l'aspirazione e l'espulsione dell'aria. Per il condizionatore a cassetta, l'installazione prevede necessariamente la posa della linea frigorifera, di quella elettrica e dello scarico condensa che collegano le due unità, e questo comporta quasi sempre una piccola rottura o un passaggio dedicato attraverso una struttura. Qual è il miglior condizionatore senza unità esterna? Il concetto di "migliore" è molto soggettivo e dipende dalle tue esigenze specifiche. Un monoblocco senza unità esterna (come i portatili o alcuni modelli fissi a muro che non richiedono il motore fuori) è preferibile se: Non puoi o non vuoi installare un'unità esterna (vincoli condominiali, estetici, ecc.). Hai bisogno di una soluzione rapida (portatile). Tuttavia, i monoblocco hanno spesso delle limitazioni rispetto ai sistemi split (come la cassetta): Rumorosità: essendo "tutto dentro", sono spesso più rumorosi dell'unità interna di uno split. Efficienza: generalmente consumano di più a parità di potenza rispetto a un buon split Inverter. Potenza limitata: le potenze disponibili sono solitamente inferiori rispetto ai sistemi split più grandi. Quindi, se stai cercando il miglior condizionatore in termini di potenza, efficienza e silenziosità per climatizzare un ambiente importante e puoi installare l'unità esterna, un sistema split come il condizionatore a cassetta o un multisplit (con più unità interne) è quasi sempre una scelta tecnicamente superiore rispetto a un monoblocco. Fissare il condizionatore a una cassetta di predisposizione Se, invece, la tua domanda riguarda come fissare il condizionatore a una cassetta di predisposizione, allora il discorso cambia! Nelle costruzioni moderne o nelle ristrutturazioni, spesso vengono create delle "cassette di predisposizione" nel controsoffitto o nella soletta. Si tratta di alloggiamenti (spesso in lamiera o plastica rinforzata) già posizionati durante la costruzione, completi di passaggi per le tubazioni e i cavi. In questo caso, l'installazione dell'unità interna a cassetta diventa molto più pulita. Il professionista dovrà semplicemente: Aprire l'alloggiamento nel controsoffitto. Fissare la struttura portante dell'unità interna (spesso utilizzando barre filettate che scendono dalla soletta o dal solaio superiore) alla predisposizione o alla struttura portante dell'edificio. Collegare i tubi del refrigerante, i cavi elettrici e il tubo di scarico condensa che sono già stati fatti passare all'interno della predisposizione. Sollevare e fissare l'unità interna alla struttura portante. Montare il pannello decorativo esterno, quello con le griglie e le bocchette. Questo sistema rende l'installazione finale dell'unità a vista molto più veloce e precisa. Prezzi di un condizionatore a cassetta prezzi: quanto costa rinfrescare con stile? Parlare di prezzi per un condizionatore a cassetta non è semplice, perché dipendono da tantissimi fattori: la marca, la potenza (BTU), le funzionalità (Inverter, Wi-Fi, purificazione aria, ecc.), l'efficienza energetica (classe A, A++, A+++), e ovviamente, l'installazione. Tuttavia, possiamo dare delle indicazioni di massima, focalizzandoci sulle potenze che spesso vengono richieste per ambienti di medie/grandi dimensioni, come un condizionatore a cassetta da 18000 BTU (adatto per circa 50-60 mq, a seconda dell'isolamento) e un modello da 24000 BTU (per ambienti sui 70-80 mq o più). Nel primo caso, il prezzo per il solo apparecchio può variare indicativamente da 800 euro per modelli base fino a oltre 2.000€ per marche primarie con alte classi energetiche e funzionalità avanzate; Per un condizionatore a cassetta da 24000 BTU, invece, Il prezzo per il solo apparecchio parte orientativamente da 1.000 euro e può superare i 5.000 euro o anche 8.000 euro per i top di gamma. Questi sono solo i prezzi degli apparecchi, disponibili in diverse configurazioni nel catalogo online di Climamarket. Al costo va aggiunta l'installazione, che per un sistema a cassetta è generalmente più complessa e quindi più costosa rispetto a uno split a parete. L'installazione può variare molto a seconda della difficoltà, della lunghezza delle tubazioni, della necessità di creare o meno il controsoffitto o la predisposizione.

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Come risolvere il problema della pressione bassa della caldaia
06/05/25

Come risolvere il problema ...

La corretta pressione dell'acqua all'interno della caldaia è un elemento fondamentale per garantire il funzionamento efficiente e sicuro dell'intero sistema di riscaldamento domestico. Quando la pressione è troppo bassa, possono insorgere diversi problemi, fino al blocco completo della caldaia, lasciando la casa senza riscaldamento e acqua calda. Mantenere la pressione ottimale non solo assicura una distribuzione uniforme del calore in tutti gli ambienti, ma contribuisce anche a prevenire guasti, perdite e rumori anomali. Studi nel settore energetico hanno dimostrato che una pressione adeguata può incrementare l'efficienza del sistema di riscaldamento fino al 5%, con una conseguente riduzione dei costi energetici per le famiglie. In questo articolo di Climamarket andremo dunque a capire cosa fare se la pressione della caldaia è bassa, e come risolvere i problemi più comuni. Le cause più comuni della pressione bassa della caldaia Diverse ragioni possono portare a una diminuzione della pressione all'interno della caldaia. Una delle cause più frequenti è rappresentata dalle perdite d'acqua nell'impianto di riscaldamento. Queste perdite possono derivare da guarnizioni usurate, valvole di scarico danneggiate o tubazioni compromesse. Anche piccole perdite, se protratte nel tempo, possono causare un calo significativo della pressione. È quindi importante controllare attentamente radiatori, valvole e raccordi dei tubi alla ricerca di eventuali tracce di acqua, prestando particolare attenzione alle zone intorno alle valvole dei termosifoni e sotto la caldaia stessa. Un segnale che può indicare una perdita occulta è un contatore dell'acqua che continua a girare anche quando tutti i rubinetti sono chiusi. Un'altra causa comune di pressione bassa è la presenza di aria nel circuito di riscaldamento. L'aria intrappolata può ostacolare la corretta circolazione dell'acqua e portare a letture di pressione inferiori al normale. Questo fenomeno è più frequente dopo un periodo di inattività dell'impianto, come ad esempio al riavvio dopo l'estate. La presenza di aria nei tubi può impedire ai termosifoni di scaldarsi in modo uniforme e di distribuire il calore in maniera efficace. Il vaso di espansione è un componente essenziale per il corretto funzionamento della caldaia. Si tratta di un contenitore metallico posto dietro l'apparecchio, dotato di una camera d'aria che ha la funzione di compensare le variazioni di volume dell'acqua dovute alle fluttuazioni di temperatura. Se il vaso di espansione è danneggiato o sgonfio, non riesce a svolgere correttamente la sua funzione, causando squilibri di pressione e, di conseguenza, una pressione bassa nella caldaia. Anche un malfunzionamento della valvola di riempimento può essere responsabile della pressione bassa. Il sistema di riempimento è progettato per mantenere una pressione costante all'interno della caldaia. Se questo dispositivo è difettoso o non funziona correttamente, la pressione può diminuire gradualmente nel tempo. Infine, l'accumulo eccessivo di calcare all'interno delle tubazioni può ostruire il flusso dell'acqua calda, influenzando negativamente la pressione. Allo stesso modo, un guasto alla pompa della caldaia, responsabile della circolazione dell'acqua nell'impianto, può causare una distribuzione insufficiente dell'acqua e, di conseguenza, una pressione bassa.   Come controllare la pressione della tua caldaia Il primo passo per affrontare il problema della pressione bassa è controllare il manometro della caldaia. Questo strumento si trova solitamente sul pannello frontale dell'apparecchio, ma in alcuni modelli più datati potrebbe essere posizionato nella parte inferiore. Esistono due tipi principali di manometri: analogici e digitali. I manometri analogici assomigliano a un tachimetro o a un orologio, con una lancetta che indica la pressione su una scala graduata in bar. Spesso presentano una zona verde, che indica l'intervallo di pressione ideale (generalmente tra 1 e 1.5 bar, ma a volte fino a 2 bar), e una zona rossa che segnala una pressione troppo alta o troppo bassa. Se la lancetta si trova nella zona rossa inferiore, la pressione è insufficiente. Le caldaie moderne possono essere dotate di un manometro digitale che visualizza direttamente il valore della pressione su un display. In questo caso, è necessario assicurarsi che la lettura sia compresa tra 1 e 1.5 bar (o l'intervallo specificato nel manuale della caldaia) quando l'impianto è freddo. Aumentare la pressione della caldaia: cosa fare passo dopo passo Se il manometro indica una pressione inferiore a 1 bar, è necessario intervenire per ripristinare il livello ottimale. L'operazione principale da compiere è quella di aprire la valvola di riempimento, anche conosciuta come rubinetto di carico o valvola di mandata dell'acqua. Questa valvola si trova solitamente sotto o nella parte inferiore della caldaia e può avere l'aspetto di un piccolo rubinetto o di una leva. Una volta individuata la valvola di riempimento, la procedura per aumentare la pressione è la seguente: Assicurati che la caldaia sia spenta, ma l'alimentazione elettrica sia ancora attiva. Apri lentamente la valvola ruotando il rubinetto o la leva, di solito in senso antiorario. Se si tratta di una leva, potrebbe essere necessario spostarla lateralmente. Si dovrebbe udire il rumore dell'acqua che entra nel sistema. È importante aprire la valvola delicatamente per evitare la formazione di bolle d'aria. Mantieni la valvola di riempimento aperta fino a quando la pressione indicata dal manometro raggiunge l'intervallo ideale (1-1.5 bar). È fondamentale monitorare costantemente il manometro durante questa operazione. Una volta raggiunta la pressione corretta, chiudi la valvola di riempimento ruotandola in senso orario o riportando la leva nella sua posizione originale. Assicurati che sia completamente chiusa per evitare un riempimento eccessivo. Dopo aver chiuso la valvola di riempimento, è consigliabile verificare se la pressione rimane stabile. Quando la pressione continua a scendere: problemi persistenti Se, nonostante l'intervento, la pressione della caldaia continua a diminuire rapidamente, ciò indica la presenza di un problema sottostante che necessita di attenzione. In questi casi, è probabile che ci sia una perdita nel sistema o un malfunzionamento di un componente come il vaso di espansione. È opportuno controllare nuovamente l'impianto alla ricerca di eventuali perdite visibili intorno ai radiatori, ai tubi e alla caldaia stessa. Anche una valvola di sicurezza che perde potrebbe essere la causa del problema. Ulteriori cause potrebbero essere delle perdite interne alla caldaia, ad esempio dallo scambiatore di calore. In alcuni casi, una lettura erroneamente bassa della pressione potrebbe essere dovuta a un difetto del sensore di pressione (pressostato). Se si sospetta una perdita ma non si riesce a individuarla, soprattutto se il contatore dell'acqua continua a girare, è molto probabile che si tratti di una perdita nascosta che richiede l'intervento di un professionista per essere localizzata e riparata. Cosa succede se la pressione della caldaia è troppo bassa? Le conseguenze possono essere diverse. Inizialmente, potresti notare che i termosifoni non si scaldano in modo uniforme, rimanendo freddi nella parte superiore. Questa inefficienza si traduce inevitabilmente in un aumento dei consumi energetici e, di conseguenza, in bollette più salate. Nei casi più gravi, la caldaia potrebbe bloccarsi completamente, con tutte le conseguenze negative del caso. Se la pressione scende al di sotto di una certa soglia (spesso intorno a 0.5-0.8 bar, ma può variare a seconda del modello), il sistema di sicurezza della caldaia interviene bloccando l'apparecchio per prevenire danni. Questo si traduce nell'interruzione della produzione di riscaldamento e acqua calda. Ecco perché è importante non sottovalutare questo segnale. A lungo termine, far funzionare una caldaia con una pressione costantemente bassa può danneggiare alcuni componenti, come ad esempio la pompa di circolazione dell'acqua. Lo sforzo eccessivo a cui è sottoposta la caldaia in queste condizioni può ridurne la durata complessiva, portando a costose riparazioni o alla necessità di una sostituzione prematura dell'intero apparecchio. Mantenere la pressione ottimale della caldaia: i consigli di Climamarket Prevenire è meglio che curare, e questo vale anche per la pressione della caldaia. Effettuare controlli regolari della pressione è una buona abitudine, soprattutto prima dell'inizio della stagione fredda (in autunno) e poi almeno una volta al mese durante l'inverno. Un monitoraggio costante ti permette infatti di individuare tempestivamente eventuali cali di pressione prima che causino problemi significativi. Un'altra operazione utile per mantenere la pressione corretta e garantire l'efficienza del sistema è lo spurgo periodico dei termosifoni. Questa procedura permette di eliminare l'aria intrappolata, che può causare fluttuazioni di pressione e un riscaldamento inefficiente. Infine, è fondamentale programmare una manutenzione periodica della caldaia da parte di un tecnico qualificato, idealmente una volta all'anno. Un professionista è in grado di identificare e risolvere potenziali problemi, inclusi quelli relativi alla pressione, prima che si trasformino in guasti maggiori. Domande frequenti sulla bassa pressione della caldaia Cosa succede se la pressione della caldaia è bassa? Una pressione bassa nella caldaia può causare diversi problemi, tra cui: Blocco della caldaia: molte caldaie moderne sono dotate di un sistema di sicurezza che le blocca automaticamente se la pressione scende al di sotto di un certo livello (solitamente intorno a 0.5-0.8 bar). Questo per prevenire danni al sistema. Mancanza di riscaldamento: se la caldaia non si avvia a causa della bassa pressione, non sarà in grado di riscaldare l'acqua per i termosifoni o l'acqua calda sanitaria. Funzionamento inefficiente: anche se la caldaia dovesse funzionare con una pressione leggermente bassa, potrebbe farlo in modo meno efficiente, con conseguente aumento dei consumi energetici. Rumori strani: potresti sentire gorgoglii o altri rumori insoliti provenienti dalla caldaia o dai termosifoni a causa della presenza di aria nel sistema, spesso associata a una bassa pressione. Come risolvere la pressione bassa della caldaia? Apri lentamente il rubinetto di carico (solitamente un piccolo rubinetto o manopola sotto la caldaia) fino a raggiungere la pressione consigliata (generalmente tra 1 e 1.5 bar). Chiudi bene il rubinetto una volta raggiunta la pressione corretta. Attenzione: Se la pressione continua a scendere frequentemente dopo averla ricaricata, potrebbe esserci una perdita nel sistema. In questo caso, è fondamentale contattare un tecnico qualificato per individuare e riparare la perdita. Cosa fare se la pressione della caldaia si abbassa? Verifica innanzitutto se ci sono perdite visibili dai termosifoni o dalle tubazioni. Se non ci sono perdite evidenti, prova a riportare la pressione al livello corretto utilizzando il rubinetto di carico. Cosa succede se la caldaia è a 0 bar? Se la caldaia segna 0 bar, molto probabilmente si bloccherà e non funzionerà. In questa situazione, è fondamentale intervenire per ripristinare la pressione prima di poter riutilizzare l'impianto.

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Come funziona e come gestire lo scarico della condensa del condizionatore
02/05/25

Come funziona e come gestir...

I condizionatori d'aria, essenziali per il comfort domestico durante i mesi caldi, producono condensa come sottoprodotto naturale del processo di raffreddamento e deumidificazione dell'aria. Un sistema di scarico della condensa che funzioni correttamente è di vitale importanza per prevenire danni causati dall'acqua, la proliferazione di muffe e il malfunzionamento dell'apparecchio. Per questo è essenziale sapere dove si trova lo scarico della condensa del condizionatore, come gestirlo e, soprattutto, come mantenerlo pulito. Vediamo insieme, in questo approfondimento di Climamarket, tutto quello che c'è da sapere su questo aspetto spesso sottovalutato, rispondendo alle domande più comuni. Dove si può scaricare la condensa del condizionatore: la normativa Le normative riguardanti lo scarico della condensa dei condizionatori d'aria stabiliscono principi generali per garantire uno smaltimento corretto e sicuro. A differenza della condensa prodotta dalle caldaie, che presenta un pH acido e spesso necessita di neutralizzazione, la condensa dei condizionatori è generalmente basica e non richiede necessariamente un filtraggio preventivo prima di essere immessa negli impianti di raccolta o nel terreno. In Italia, il riferimento normativo principale per lo scarico delle acque reflue, inclusa la condensa dei condizionatori, è contenuto nella Parte terza del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006. Questa legislazione fornisce il quadro generale per la gestione degli scarichi idrici a livello nazionale. È importante notare che per impianti di condizionamento di grandi dimensioni, specificamente quelli con una potenza superiore a 70 kW, la normativa prevede requisiti più stringenti. In questi casi, la condensa deve essere neutralizzata prima di essere scaricata, a meno che non venga immessa in acque saponate (che sono basiche). Inoltre, prima di confluire nella rete fognaria, la condensa proveniente da questi impianti deve passare attraverso due sifoni, come indicato nella norma UNI EN 11071. Questa disposizione si applica tipicamente a contesti commerciali o industriali piuttosto che a installazioni domestiche standard. Per quanto riguarda le opzioni pratiche di smaltimento, la condensa dei condizionatori, essendo essenzialmente acqua distillata, può essere scaricata negli scarichi domestici, in appositi recipienti o nelle tubazioni per l'acqua piovana. Tuttavia, un aspetto cruciale da considerare, soprattutto per chi vive in condomini, è il divieto di scaricare la condensa nei pluviali condominiali. Questa pratica è considerata un'alterazione di una parte comune dell'edificio e non è consentita ai sensi dell'articolo 1102 del Codice Civile. La violazione di tale norma può comportare l'obbligo di rimozione del tubo di scarico e il ripristino della situazione originaria. Pertanto, i residenti in condominio devono prestare particolare attenzione a non utilizzare i pluviali per lo scarico della condensa. Come risolvere i problemi di scarico della condensa del condizionatore intasato Il problema più comune legato allo scarico della condensa del condizionatore è il blocco del tubo. Questo accade quando sporco, polvere, pelucchi o, più spesso, alghe e muffe (che crescono facilmente in ambienti umidi) si accumulano all'interno del tubo di scarico, impedendo all'acqua di passare. Quando lo scarico è bloccato, la bacinella di condensa si riempie fino a traboccare. Questo può causare perdite d'acqua dall'unità interna (gocciolamento sul muro o sul pavimento) o dall'unità esterna in modo anomalo. Come risolvere? La soluzione è quasi sempre la pulizia (esattamente come accade con i filtri del condizionatore): Individuare il tubo: il tubo di scarico della condensa del condizionatore parte dall'unità interna (generalmente in basso) e porta verso l'esterno o verso uno scarico. Verificare visivamente: se possibile, controlla l'ingresso del tubo vicino alla bacinella e l'uscita per vedere se ci sono ostruzioni visibili. Pulizia manuale (se accessibile): se il blocco è vicino all'estremità, puoi provare a rimuoverlo delicatamente con un filo di ferro flessibile o uno scovolino lungo. Lavaggio: la tecnica più efficace per pulire il tubo di scarico è il lavaggio. Puoi usare: Acqua calda (non bollente): versala lentamente nell'ingresso del tubo (se accessibile) o spingila dal lato uscita con una siringa o una piccola pompa. Soluzione di acqua e aceto bianco: l'aceto è ottimo per sciogliere muffe e alghe. Miscelalo con acqua (es. 1 parte aceto, 3 parti acqua) e versala nel tubo. Lascia agire per 20-30 minuti e poi sciacqua con acqua pulita. Soluzione di acqua e candeggina diluita: in casi di blocchi ostinati, una soluzione molto diluita di candeggina (es. 1 parte candeggina, 10 parti acqua) può essere usata con cautela, sciacquando abbondantemente dopo l'uso. Attenzione: non mescolare mai candeggina con aceto! Usare un aspiraliquidi: se hai accesso all'estremità esterna del tubo, puoi usare un aspiraliquidi per creare una depressione e "risucchiare" fuori il blocco. Pompe per scarico condensa: in situazioni in cui lo scarico per gravità non è possibile (perché il punto di scarico è più in alto), si installano delle piccole pompe condensate. Se l'unità interna perde acqua e c'è una pompa, il problema potrebbe essere la pompa stessa (rotta o intasata) o un blocco nel tubo dopo la pompa. In questo caso, la pulizia del tubo e un controllo della pompa sono necessari. Eseguire regolarmente la pulizia dello scarico della condensa del condizionatore (e di tutto l'apparecchio) è una manutenzione preventiva fondamentale. Quanti scarichi di condensa ha un condizionatore? In questo caso, la risposta dipende dal tipo di condizionatore. In particolare, per i sistemi split (quindi con interna ed esterna) ogni unità interna (lo split appeso al muro o a soffitto) ha la sua bacinella di condensa e, di conseguenza, il suo tubo di scarico. Se hai un sistema multisplit con 2, 3 o più unità interne, ognuna avrà il proprio scarico che dovrà essere convogliato verso un punto di smaltimento comune o separato. Per quanto riguarda i condizionatori monoblocco, che hanno tutto il sistema racchiuso in un'unica unità, raccolgono la condensa in un serbatoio interno o la smaltiscono in modo diverso. Ne parleremo comunque nel prossimo paragrafo. Similmente ai monoblocco, nei condizionatori portatili la condensa viene solitamente raccolta in un serbatoio interno che deve essere svuotato periodicamente. Alcuni modelli offrono la possibilità di collegare un tubicino per lo scarico continuo, ma non è la norma per il funzionamento base. Dove scaricano la condensa i condizionatori senza unità esterna? Come accennato in precedenza, i condizionatori senza unità esterna, come i monoblocco o i portatili, gestiscono la condensa in modo differente rispetto ai sistemi split tradizionali. Condizionatori portatili La soluzione più comune è un serbatoio interno. L'acqua si accumula lì e un indicatore o un segnale acustico avvisa quando è pieno e necessita di essere svuotato manualmente. Alcuni modelli avanzati possono avere una funzione che vaporizza parte della condensa e la espelle con l'aria calda per un parziale smaltimento. Raramente, alcuni prevedono l'attacco per un tubicino di scarico continuo, ma ciò richiede che il punto di scarico sia più in basso rispetto all'unità. Condizionatori monoblocco (installati a parete) Questi apparecchi possono gestire la condensa in vari modi. Alcuni modelli la raccolgono in una bacinella interna e la espellono con l'aria calda in uscita attraverso i fori nel muro (parziale smaltimento per evaporazione). Altri possono richiedere comunque un piccolo tubo di scarico per la condensa del condizionatore da convogliare all'esterno o in uno scarico interno, specialmente in condizioni di elevata umidità che producono molta condensa. Che tubo usare per scarico condensa del condizionatore? La scelta del tubo corretto per lo scarico della condensa del condizionatore è importante per garantire un deflusso efficiente e prevenire problemi come perdite o ostruzioni. I materiali più comunemente utilizzati per i tubi di scarico della condensa sono il PVC (cloruro di polivinile) e il polietilene (PE). Il tubo in PVC flessibile è una delle opzioni più diffuse grazie al suo buon rapporto qualità-prezzo, alla facilità di installazione e alla resistenza alla corrosione. Questi tubi sono adatti sia per installazioni a vista che per essere inseriti in canaline. Anche il polietilene è un materiale utilizzato per i tubi di scarico della condensa, offrendo anch'esso flessibilità e resistenza agli agenti atmosferici. In commercio si possono trovare anche tubi in polipropilene (PP), come quelli a doppio strato, che offrono una buona resistenza e durata nel tempo. Oltre ai tubi flessibili, si possono utilizzare anche tubi rigidi in PVC per lo scarico della condensa. Questi tubi offrono una maggiore resistenza allo schiacciamento e sono particolarmente indicati per installazioni a muro o sottotraccia, garantendo un aspetto più pulito e una maggiore protezione del condotto. La scelta del diametro del tubo è importante per assicurare una capacità di flusso adeguata alla quantità di condensa prodotta dal condizionatore. Per la maggior parte delle applicazioni residenziali, un diametro tra 16mm e 20mm è generalmente sufficiente. Tuttavia, per sistemi più grandi o per installazioni con più unità interne che convergono in un unico scarico, potrebbe essere necessario considerare diametri maggiori, come 25mm o 32mm. Consigli per la scelta e l’installazione Come già ricordato,un diametro troppo piccolo aumenta il rischio di intasamenti. Per questo, è sempre consigliabile utilizzare il diametro consigliato direttamente dal produttore del condizionatore. Indipendentemente dal tipo di tubo, l'aspetto più importante è installarlo con una pendenza costante e sufficiente verso il punto di scarico per sfruttare la gravità. Anche una leggera contropendenza può causare ristagni e blocchi. Allo stesso modo, cerca di evitare un percorso per il tubo con curve troppo strette oinutili cambi di direzione. Meno curve ci sono, minore è il rischio di blocchi.Infine, se il tubo passa all'esterno, proteggilo dai raggi UV con apposita guaina o isolamento per evitare che diventi fragile e si rompa.

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Come funziona un impianto di climatizzazione canalizzato? Ecco i pro e i contro
28/04/25

Come funziona un impianto d...

L'impianto di climatizzazione canalizzato rappresenta una soluzione elegante e funzionale per la climatizzazione degli ambienti domestici e commerciali. A differenza dei tradizionali condizionatori split, questo sistema distribuisce l'aria fresca (o calda, nel caso di un impianto canalizzato caldo freddo) attraverso una rete di canali nascosti nel controsoffitto, con un impatto estetico minimale. Ma come funziona esattamente e quali sono i suoi pro e contro? Esploriamo insieme le caratteristiche di questo sistema di condizionatori con canalizzazione, grazie alle indicazioni e ai consigli degli esperti Climamarket. Come funziona un condizionatore canalizzato? Analogamente alle soluzioni di climatizzazione più diffuse, un sistema di climatizzazione canalizzato è progettato per assolvere a due compiti fondamentali: il raffreddamento e la regolazione dell'umidità negli ambienti interni. Tuttavia, ciò che distingue nettamente un impianto di questo tipo è la sua configurazione fisica intrinseca e, conseguentemente, il suo principio operativo. La struttura tipica di un impianto canalizzato comprende un'unità motocondensantecollocata all'esterno e una singola unità evaporante interna centralizzata. Questa configurazione permette di climatizzare l'aria in un unico punto per poi distribuirla capillarmente nei diversi locali. Il beneficio principale di questa architettura risiede nella capacità di diffondere l'aria trattata (fredda o calda) in modo omogeneo in tutte le zone servite dall'impianto, partendo da un'unica sorgente. Questo elimina la necessità di installare e gestire singole unità interne (split) in ogni stanza, risolvendo così l'incombenza legata alla gestione multipla e riducendo l'impatto visivo all'interno degli ambienti.  Gestione centralizzata e diffusione dell'aria via condotti Il controllo dell'intero sistema avviene tramite un pannello di comando centralizzato o un termostato evoluto. Da questo punto di controllo, l'utente può definire la temperatura desiderata, programmare gli intervalli di accensione e spegnimento e attivare la modalità di deumidificazione per l'intera abitazione. L'aria, una volta trattata dall'unità interna centralizzata, viene incanalata verso le diverse stanze attraverso una rete di condotte flessibili o rigide. Questi canali sono specificamente coibentati per minimizzare le dispersioni termiche e vengono solitamente installati in maniera nascosta, all'interno di controsoffitti o sotto il pavimento. Personalizzazione del comfort ambientale Nonostante la natura centralizzata del sistema, è possibile personalizzare il livello di comfort in ciascun ambiente. La portata d'aria climatizzata immessa in ogni stanza può essere modulata in funzione delle specifiche necessità. Questa regolazione si effettua intervenendo sulle serrande o sui diffusori terminali, comunemente noti come bocchette di ventilazione, presenti in ogni locale servito. Tali bocchette possono essere aperte, chiuse o regolate parzialmente. Questa capacità di modulazione del flusso d'aria consente di creare zone climatiche differenziate all'interno della stessa abitazione, adattando la climatizzazione alle preferenze individuali o all'effettivo utilizzo degli spazi, superando così una potenziale percezione di rigidità legata ai sistemi centralizzati. Caratteristiche avanzate: purificazione dell'aria e controllo intelligente I sistemi di climatizzazione canalizzata di ultima generazione integrano funzionalità avanzate che vanno oltre la semplice regolazione termica. Molti modelli sono equipaggiati con griglie di mandata e di ripresa dotate di sezioni filtranti ad alta efficienza. Questi filtri sono progettati per catturare polvere, pollini, e altri particolati aerei, incluse sostanze potenzialmente allergeniche, contribuendo significativamente al miglioramento della qualità dell'aria interna. In aggiunta, per massimizzare la praticità d'uso, questi impianti moderni offrono spesso la possibilità di essere gestiti e programmati a distanza. Attraverso specifiche applicazioni installabili su smartphone o tablet, gli utenti possono controllare il funzionamento del climatizzatore, regolare le impostazioni e monitorarne lo stato da qualsiasi luogo, integrando il sistema nell'ecosistema della domotica e della "smart home". Dove posizionare l'unità interna del condizionatore canalizzato? La posizione dell'unità interna del condizionatore canalizzato è cruciale per garantire un'efficace distribuzione dell'aria e minimizzare le perdite di carico nel sistema di canalizzazione. Idealmente, l'unità interna dovrebbe essere collocata in un luogo centrale rispetto alle zone da climatizzare, possibilmente in un controsoffitto sufficientemente ampio o in un locale tecnico dedicato e ben ventilato per dissipare il calore prodotto dal motore. È importante considerare la facilità di accesso per la manutenzione e l'ispezione. La vicinanza all'unità esterna può anche ridurre la lunghezza delle tubazioni del refrigerante, migliorando l'efficienza del sistema. Quanto costa un impianto canalizzato di aria condizionata? Determinare con precisione quanto costa un impianto di climatizzazione canalizzato non è semplice, in quanto il prezzo finale dipende da numerosi fattori. Tra questi, rivestono un ruolo cruciale le dimensioni dell'abitazione o dell'edificio da climatizzare, la potenza del climatizzatore necessaria (espressa in BTU), la complessità del sistema di canalizzazione, il numero di bocchette e griglie, la marca e il modello dell'unità interna ed esterna, e naturalmente i costi di installazione. Realizzare un impianto di climatizzazione canalizzato richiede una progettazione accurata e un'installazione professionale, il che incide sul costo totale. In linea generale, un impianto canalizzato può avere un costo iniziale superiore rispetto a un sistema multi-split, ma i benefici in termini di comfort e estetica possono giustificare l'investimento. Quanto consuma un condizionatore canalizzato? Il consumo energetico di un impianto canalizzato climatizzazione varia significativamente in base alla potenza complessiva del sistema (espressa in BTU), all'efficienza energetica dei componenti (SEER/SCOP), alle abitudini di utilizzo e alle caratteristiche dell'edificio (isolamento termico, esposizione solare, ecc.). I modelli dotati di tecnologia a pompe di calore inverter sono generalmente più efficienti, in quanto modulano la loro potenza in base alla richiesta termica, evitando i picchi di consumo tipici dei sistemi on-off. Per stimare il consumo, è necessario consultare l'etichetta energetica del prodotto e considerare le proprie esigenze di climatizzazione. Quanto consuma un canalizzato da 24.000 BTU? Un climatizzatore canalizzato di questa potenza è progettato per ambienti di medie e grandi dimensioni e, grazie alla tecnologia inverter e agli avanzati sistemi di distribuzione dell’aria, è in grado di offrire un comfort termico regolabile con una gestione ottimizzata dei consumi. In condizioni ideali e con un utilizzo moderato, il climatizzatore potrebbe registrare un consumo medio che varia tra 1,5 e 2,0 kW all’ora quando lavora a piena potenza. Tuttavia, nella pratica, il sistema regola la potenza in base alle effettive esigenze dell’ambiente, abbassando la spesa energetica quando si raggiunge la temperatura desiderata. Vantaggi e svantaggi dell'impianto di climatizzazione canalizzato Prima di decidere se acquistarne uno su Climamarket.it, però, è opportuno valutare con attenzione i pro e contro del climatizzatore canalizzato, così da non rischiare di scegliere un impianto poco adatto alla nostra casa. Tra i vantaggi, ricordiamo: Estetica e discrezione: l'integrazione nel controsoffitto rende l'impianto invisibile, lasciando a vista solo le griglie condizionatore canalizzato e le bocchette clima canalizzato, che possono essere scelte in diverse forme e finiture per integrarsi al meglio con l'arredamento. Un impianto canalizzato a vista è meno comune e generalmente adottato in contesti industriali o commerciali con un design specifico. Distribuzione uniforme dell'aria: il sistema di canalizzazione permette di raggiungere ogni angolo degli ambienti, eliminando le zone troppo calde o troppo fredde tipiche dei condizionatori split con una singola unità interna. Silenziosità: l'unità interna, contenente il motore e il ventilatore, è generalmente posizionata lontano dalle zone giorno e notte, contribuendo a un maggiore comfort acustico negli ambienti climatizzati. Possibilità di zonizzazione: sistemi più avanzati permettono di controllare la temperatura in diverse zone della casa in modo indipendente, ottimizzando i consumi e il comfort. Flessibilità di installazione: un impianto di condizionamento canalizzato può essere progettato per climatizzare anche più piani di un edificio. Passando agli svantaggi, ecco quelli principali: Costo iniziale più elevato: l'investimento iniziale per l'acquisto e l'installazione di un impianto canalizzato è generalmente superiore rispetto a un sistema split tradizionale. Installazione più complessa: la realizzazione del sistema di canalizzazione richiede competenze specifiche e può comportare interventi strutturali, come la creazione di un controsoffitto. Manutenzione più articolata: la manutenzione può richiedere l'accesso all'unità interna e ai canali, il che potrebbe essere meno agevole rispetto a un sistema split. La pulizia periodica dei filtri e la verifica dell'efficienza del sistema sono fondamentali. Altezza del controsoffitto: l'installazione dei canali richiede uno spazio adeguato nel controsoffitto, riducendo l'altezza disponibile degli ambienti. In definitiva, l'impianto di climatizzazione canalizzato rappresenta una soluzione di climatizzazione sofisticata e performante, ideale per chi cerca comfort elevato, discrezione estetica ed efficienza nella distribuzione dell'aria. Sebbene l'investimento iniziale e la complessità dell'installazione possano essere maggiori rispetto ad altre soluzioni, i vantaggi in termini di comfort e uniformità della temperatura lo rendono una scelta da considerare attentamente per la climatizzazione di abitazioni e spazi commerciali. Scopri le offerte Climamarket sui condizionatori delle migliori marche

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La guida completa al valore SCOP del condizionatore
21/04/25

La guida completa al valore...

Nel mondo della climatizzazione, l’efficienza energetica è diventata un parametro imprescindibile sia per il risparmio economico che per l’impatto ambientale. In quest'ottica, il valore SCOP (Seasonal Coefficient of Performance) di un condizionatore è un indice molto importante che indica l'efficienza energetica del condizionatore in modalità riscaldamento durante l'intera stagione invernale. In parole semplici, il SCOP ti dice quanto calore utile produce il condizionatore per ogni unità di energia elettrica che consuma, tenendo conto delle variazioni di temperatura esterne tipiche di una stagione di riscaldamento. In questo approfondimento di Climamarket, andremo quindi a capire come si calcola questo parametro, la differenza con SEER e COP e quali sono i valori ottimali. Cosa significa SCOP per un condizionatore? Lo SCOP, acronimo di Seasonal Coefficient of Performance (ovvero Coefficiente di Prestazione Stagionale), è un indice che quantifica l'efficienza energetica di un condizionatore d'aria (o più precisamente, di una pompa di calore reversibile in grado di riscaldare e raffreddare) durante l'intera stagione di riscaldamento. Mentre il SEER (Seasonal Energy Efficiency Ratio) si concentra sull'efficienza in modalità raffreddamento, il SCOP va a valutare l'efficienza del condizionatore quando lo utilizziamo per riscaldare l'ambiente. Di fatto, rappresenta un'evoluzione del tradizionale Coefficient of Performance (COP), con l'obiettivo di fornire una valutazione più veritiera delle prestazioni del sistema nel corso di tutta la stagione fredda, tenendo in considerazione le naturali fluttuazioni del fabbisogno termico e delle temperature esterne. Quindi, se stai cercando un condizionatore che non solo ti rinfreschi d'estate ma che ti dia anche una mano con il riscaldamento durante le mezze stagioni o in inverni non troppo rigidi, il SCOP è un valore cruciale da tenere d'occhio. Un valore di SCOP elevato indica che il condizionatore è in grado di produrre più calore utilizzando meno energia elettrica. In parole povere, consuma meno e ti fa risparmiare sulla bolletta! Quali sono i valori di SCOP ottimali? In generale, per le moderne pompe di calore aria-aria, i valori di SCOP si situano comunemente tra 3.0 e 4.0. Ciò significa che per ogni unità di energia elettrica consumata, l'apparecchio è in grado di produrre da 3 a 4 unità di energia termica durante la stagione di riscaldamento. È importante notare che i modelli più recenti e tecnologicamente avanzati possono superare questi valori, attestandosi su livelli di efficienza ancora maggiori. Un valore SCOP considerato "buono" è generalmente ritenuto superiore a 3.5, indicando una discreta efficienza di riscaldamento. Valori che superano il 4.0 sono considerati molto buoni, mentre quelli che si spingono oltre il 5.0 rappresentano un'efficienza eccellente. Per fornire un quadro più chiaro, la classificazione energetica europea offre un sistema di riferimento utile per interpretare i valori SCOP: Classe A+++: SCOP ≥ 5.10 (Massima efficienza) Classe A++: 4.60 ≤ SCOP < 5.10 Classe A+: 4.00 ≤ SCOP < 4.60 Classe A: 3.40 ≤ SCOP < 4.00 Classe B: 3.10 ≤ SCOP < 3.40 Classe C: 2.80 ≤ SCOP < 3.10 Classe D: 2.50 ≤ SCOP < 2.80 Classe E: 2.20 ≤ SCOP < 2.50 Classe F: 1.90 ≤ SCOP < 2.20 Classe G: SCOP < 1.90 (Minima efficienza) Come si può notare, un condizionatore con un valore SCOP elevato, specialmente se rientra nelle classi A+, A++ o A+++, è sinonimo di alta efficienza energetica e, di conseguenza, di minori costi di gestione per il riscaldamento. Come si calcola lo SCOP? Il calcolo del valore SCOP di un condizionatore d'aria (che opera anche come pompa di calore per il riscaldamento) è un processo meticoloso e standardizzato, principalmente definito dalla norma europea EN 14825. Questa norma stabilisce le temperature, le condizioni di carico parziale e i metodi di calcolo necessari per determinare lo SCOP. La metodologia generale prevede l'esecuzione di test di performance del sistema a diverse temperature esterne e condizioni di carico parziale, con l'obiettivo di simulare le variazioni climatiche tipiche di una stagione di riscaldamento. La norma EN 14825 definisce diverse zone climatiche di riferimento (media, fredda e calda), ognuna caratterizzata da specifici profili di temperatura e dalla durata della stagione di riscaldamento. Il calcolo dello SCOP può essere effettuato separatamente per ciascuna di queste zone climatiche. Durante i test, vengono misurate con precisione sia la potenza termicache il condizionatore è in grado di erogare (in kW) sia la potenza elettrica che assorbe per farlo (sempre in kW). Il rapporto tra questi due valori determina il COP in quel particolare punto di test. I valori di COP così ottenuti vengono poi ponderati in base al numero di ore in cui si verifica ciascuna condizione di temperatura durante una tipica stagione di riscaldamento per la specifica zona climatica considerata. Questo passaggio è cruciale per riflettere l'effettivo utilizzo del condizionatore nel corso della stagione. Il calcolo finale dello SCOP si ottiene dividendo il fabbisogno termico totale stimato per l'intera stagione di riscaldamento (espresso in kWh) per il consumo energetico totale calcolato per soddisfare tale fabbisogno (anch'esso in kWh). È importante notare che nel calcolo vengono presi in considerazione anche i consumi energetici del condizionatore in modalità non attive, come ad esempio la modalità standby. Il calcolo accurato dello SCOP richiede attrezzature specializzate e competenze tecniche specifiche, oltre a una profonda conoscenza delle normative di riferimento. Per questo motivo, il valore SCOP di un condizionatore viene generalmente determinato dai produttori stessi o da organizzazioni di test indipendenti durante la fase di progettazione e certificazione del prodotto. I consumatori possono quindi fare riferimento al valore SCOP riportato sull'etichetta energetica dell'apparecchio. I parametri più rilevanti Diversi parametri influenzano il valore SCOP di un condizionatore: Zona climatica: il SCOP può variare a seconda della zona climatica per cui il condizionatore è stato testato. È importante fare riferimento al valore SCOP dichiarato per la zona climatica in cui si intende utilizzare l'apparecchio. Temperature di test: la norma EN 14825 specifica le temperature esterne standard a cui il condizionatore deve essere testato per il calcolo dello SCOP (ad esempio, per il clima medio: -7°C, 2°C, 7°C, 12°C). Carico parziale: l'efficienza del condizionatore viene misurata anche a diverse percentuali del suo carico massimo (ad esempio, 100%, 88%, 54%, 35%, 15%) per simulare meglio l'uso reale. Temperatura di mandata: la temperatura dell'aria o dell'acqua erogata dal sistema di riscaldamento influisce sull'efficienza. Sistemi progettati per operare a temperature di mandata più basse tendono ad avere valori SCOP più elevati. Consumo energetico in modalità non attive: il calcolo include anche l'energia consumata dal condizionatore quando non è attivamente in funzione per il riscaldamento. Sebbene il calcolo dettagliato dello SCOP sia complesso e generalmente eseguito dai produttori, comprendere i parametri che lo influenzano aiuta a interpretare il valore dichiarato e a confrontare diversi prodotti in modo più consapevole. Come convertire SCOP in COP? Il COP (Coefficient of Performance) indica l’efficienza istantanea del condizionatore, tipicamente misurato in condizioni standard, mentre il SCOP rappresenta una media stagionale che tiene conto delle variazioni operative. Quando parliamo di SCOP e COP condizionatore, è utile comprendere che il valore COP misurato in condizioni ideali tende ad essere superiore allo SCOP, in quanto quest’ultimo integra il comportamento dell’apparecchio in condizioni meno favorevoli. Ad esempio, se un condizionatore mostra un COP pari a 5 in condizioni ottimali, il suo SCOP potrebbe risultare intorno a 4–4,5 a causa delle fluttuazioni di temperatura e del carico variabile durante la stagione di riscaldamento. Non esiste una formula di conversione universale, poiché ogni sistema presenta caratteristiche diverse e l’analisi deve tener conto di variabili ambientali e operative; pertanto, la conversione va interpretata come un orientamento, più che come una regola fissa. SCOP, SEER e COP: le differenze spiegate con esempi pratici Per comprendere appieno l'importanza dello SCOP, è utile distinguerlo da altre due metriche fondamentali nel campo della climatizzazione (link a nuovo articolo: La guida ai valori essenziali di prestazione del condizionatore): il COP e il SEER. COP (Coefficient of Performance) Il COP misura l'efficienza istantanea di un sistema di riscaldamento, come una pompa di calore, in condizioni operative specifiche. Esso rappresenta il rapporto tra la potenza termica fornita dal sistema e la potenza elettrica assorbita per farlo in un determinato momento. Immaginiamo un condizionatore d'aria utilizzato in modalità pompa di calore. Se in un dato momento, con una temperatura esterna di 7°C e una temperatura interna di 20°C, l'apparecchio produce 3 kW di calore consumando 1 kW di elettricità, il suo COP in quelle specifiche condizioni è di 3.0. È importante notare che il COP può variare significativamente a seconda delle condizioni esterne e interne. SEER (Seasonal Energy Efficiency Ratio) Il SEER misura l'efficienza di un sistema di raffreddamento, come un condizionatore d'aria, durante l'intera stagione di raffreddamento. È il rapporto tra la quantità totale di raffreddamento fornita (solitamente espressa in BTU o kW) e l'energia elettrica totale consumata (in watt-ora o kWh) durante l'intera stagione estiva. Un condizionatore con un SEER di 18 sarà più efficiente e consumerà meno energia elettrica per raffreddare un ambiente durante tutta l'estate rispetto a un modello con un SEER di 14, assumendo lo stesso fabbisogno di raffreddamento. Il SEER tiene conto delle variazioni di temperatura esterna che si verificano tipicamente durante la stagione di raffreddamento. SCOP (Seasonal Coefficient of Performance) Come già spiegato, il SCOP misura l'efficienza di un sistema di riscaldamento, come una pompa di calore, durante l'intera stagione di riscaldamento. Esso rappresenta il rapporto tra la quantità totale di calore fornita (in kWh) e l'energia elettrica totale consumata (in kWh) durante la stagione invernale. Una pompa di calore con uno SCOP di 4.5 utilizzerà meno energia elettrica per riscaldare una casa durante tutto l'inverno rispetto a un modello con uno SCOP di 3.5, a parità di fabbisogno di riscaldamento. Lo SCOP considera le diverse temperature esterne che si verificano nel corso della stagione di riscaldamento. Scegliere un condizionatore in base ai valori SCOP e SEER La scelta di un condizionatore efficiente, soprattutto se destinato anche al riscaldamento, richiede un'attenta valutazione dei valori SCOP e SEER riportati sull'etichetta energetica. Ecco alcuni consigli pratici per orientarsi nella scelta: Valutare le proprie esigenze: considerare il clima della propria zona e stabilire se la priorità è il riscaldamento, il raffreddamento o entrambi. In zone con inverni rigidi, un valore SCOP elevato sarà più importante, mentre in zone con estati calde, il SEER avrà maggiore rilevanza. Controllare l'Etichetta Energetica: verificare attentamente i valori SCOP e SEER e la relativa classe di efficienza energetica. Optare per modelli con classi elevate (A+, A++, A+++) per entrambi i valori se si desidera un'alta efficienza sia in riscaldamento che in raffreddamento. Confrontare i modelli: confrontare i valori SCOP e SEER di diversi condizionatori con caratteristiche simili (potenza, funzionalità) per individuare quello che offre la migliore efficienza complessiva. Considerare la tecnologia inverter: i condizionatori dotati di compressore inverter a velocità variabile tendono ad essere più efficienti sia in riscaldamento (SCOP più alto) che in raffreddamento (SEER più alto) rispetto ai modelli tradizionali on-off. Dimensionamento adeguato: assicurarsi che la potenza del condizionatore sia adeguata alle dimensioni dell'ambiente da climatizzare. Un apparecchio sottodimensionato o sovradimensionato potrebbe funzionare in modo inefficiente, anche con valori SCOP e SEER elevati. Resta poi da considerare che un condizionatore con valori SCOP e SEER elevati potrebbe avere un costo iniziale maggiore, ma può portare a significativi risparmi sui costi energetici nel corso degli anni. Nell'ampio catalogo online di Climamarket puoi trovare condizionatori ad alta efficienza energetica di design dei migliori produttori, approfittando delle tante offerte disponibili per un comfort a 360 gradi.

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Dichiarazione conformità caldaia: tutto quello che c'è da sapere
18/04/25

Dichiarazione conformità ca...

Hai appena installato una nuova caldaia o sostituito quella vecchia? Ottimo! Ma c'è un pezzo di carta, un vero e proprio lasciapassare per la sicurezza del tuo impianto, di cui devi assolutamente assicurarti: la dichiarazione di conformità. Magari ne hai sentito parlare come dichiarazione di conformità della caldaia o certificato di conformità della caldaia, ma di cosa si tratta esattamente e perché è così importante? In questo articolo di Climamarket, andremo a spiegare tutto quello che devi sapere su questo documento fondamentale, rispondendo a tutte le tue domande in modo chiaro e diretto. Cos'è la dichiarazione di conformità della caldaia? La dichiarazione di conformità della caldaia è un documento fondamentale che attesta come l’impianto di riscaldamento, in particolare la caldaia, sia stato installato seguendo i parametri di sicurezza e le normative tecniche vigenti. In altre parole, si tratta di una certificazione che garantisce il rispetto delle regole d’arte e delle norme previste dai decreti ministeriali (ad esempio il DM 37/2008). Questo documento non è solo una formalità burocratica: rappresenta la garanzia per il funzionamento sicuro della caldaia e può essere richiesto in diverse situazioni, come nelle nuove installazioni o durante la sostituzione dell’apparecchio. Da quando è obbligatoria la dichiarazione di conformità della caldaia? La dichiarazione di conformità caldaia non è un'invenzione recente. L'obbligo di questo documento è stato introdotto per la prima volta con la Legge n. 46 del 1990, ma è con l'entrata in vigore del Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008 che la normativa è diventata più precisa e stringente. Quindi, se la tua caldaia è stata installata o sostituita dopo il 27 marzo 2008, la dichiarazione di conformità è assolutamente obbligatoria. Questo vale anche per modifiche o ampliamenti significativi a impianti esistenti. Pensa che è richiesta persino per l'installazione di una pompa di calore! Come ottenere la dichiarazione di conformità della caldaia? La dichiarazione di conformità per l'installazione di una pompa di calore o di una semplice caldaia deve essere rilasciata dall'installatore o dalla ditta che ha eseguito i lavori. Al termine dell'installazione e dopo aver verificato che tutto funzioni correttamente, l'installatore della caldaia è tenuto a consegnarti questo documento. La dichiarazione di conformità viene redatta in tre copie: una per te (il committente), una per lo Sportello Unico per l'Edilizia del Comune dove si trova l'impianto, e una terza che può servire per l'attivazione delle utenze, come il gas. Ricorda, è un tuo diritto riceverla, quindi non esitare a richiederla al tecnico! Se per caso hai smarrito la tua dichiarazione conformità caldaia, puoi provare a richiederne una copia alla ditta che ha eseguito i lavori, se ancora esistente. Cosa fare se manca la dichiarazione di conformità della caldaia? E se la caldaia non ha il certificato di conformità? Non disperare! Se l'impianto è stato realizzato prima del 2008 e non hai la dichiarazione di conformità, puoi ricorrere alla dichiarazione di rispondenza (DiRi). Questo documento può essere rilasciato da un professionista abilitato (come un ingegnere, un architetto o un perito industriale) che, dopo aver effettuato un sopralluogo e le opportune verifiche, attesta che l'impianto è conforme alle norme di sicurezza vigenti al momento della sua realizzazione. Tieni presente che, a differenza della dichiarazione di conformità che dovrebbe essere gratuita, per la dichiarazione di rispondenza dovrai sostenere un costo per la prestazione del professionista. Se invece l'impianto è successivo al 2008, la situazione è un po' più complessa e potrebbe essere necessario un intervento di un tecnico per adeguare l'impianto alle normative attuali e ottenere la dichiarazione di conformità. Quanto costa una dichiarazione di conformità caldaia? La bella notizia è che, in genere, il costo della dichiarazione di conformità dovrebbe essere incluso nel prezzo dell'installazione o della sostituzione della caldaia. È un obbligo dell'installatore rilasciarla senza costi aggiuntivi. Tuttavia, se hai bisogno di una dichiarazione di conformità in un secondo momento, magari perché l'hai smarrita o perché hai fatto eseguire dei lavori da un tecnico non abilitato, dovrai rivolgerti a un professionista abilitato, e in questo caso potrebbe esserci un costo da sostenere.  Quando non è obbligatoria la dichiarazione di conformità? Esiste un caso in cui la dichiarazione di conformità non è obbligatoria: per la manutenzione ordinaria della caldaia. Ad esempio, la pulizia annuale o il controllo dei fumi non richiedono il rilascio di una nuova dichiarazione di conformità, a meno che non siano stati eseguiti interventi di manutenzione straordinaria, modifiche o ampliamenti dell'impianto. Cosa deve rilasciare l'installatore della caldaia? Oltre alla dichiarazione di conformità, l'installatore della caldaia deve rilasciarti anche altri documenti importanti. Tra questi, il libretto di impianto (o libretto di climatizzazione), che contiene tutte le informazioni relative alla tua caldaia, alle sue caratteristiche tecniche, alle istruzioni per l'uso e la manutenzione, e dove verranno annotati tutti gli interventi futuri. Alcuni installatori potrebbero anche fornirti il foglio di smaltimento della vecchia caldaia, se è stata sostituita. Assicurati sempre di ricevere tutta la documentazione completa al termine dei lavori.

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Scheda tecnica del condizionatore: la guida completa
14/04/25

Scheda tecnica del condizio...

Hai appena comprato un condizionatore nuovo di zecca e ti stai chiedendo quali siano tutte quelle sigle e numeri sul manuale? Oppure hai un vecchio apparecchio e vorresti capirne di più sul suo funzionamento o su cosa aspettarti in termini di consumi e prestazioni? In entrambi i casi, la risposta è una sola: devi familiarizzare con la scheda tecnica del condizionatore. Pensala come la carta d'identità del tuo apparecchio: contiene tutte le informazioni vitali che ti dicono cosa può fare, quanto consuma, quanto spazio occupa e persino quanto rumore fa! Capire la scheda tecnica è fondamentale non solo per fare un acquisto informato (e capire se il prezzo del condizionatore che stai pagando è giustificato dalle sue caratteristiche), ma anche per installarlo correttamente e gestirlo al meglio nel tempo. Non è un documento per soli tecnici, anzi! Leggerla ti aiuterà a sfruttare al massimo il tuo investimento. In questa guida completa di Climamarket andremo quindi a spiegare dove trovare la scheda tecnica del condizionatore, come leggerla correttamente e quali dati sono fondamentali per scegliere il modello giusto. Dove si trova la scheda tecnica del condizionatore? La buona notizia è che trovare la scheda tecnica del condizionatore è piuttosto intuitivo. Se hai appena comprato l'unità, la troverai quasi sicuramente all'interno della scatola, allegata al manuale d'uso e installazione. E se il condizionatore è già installato e il manuale sembra svanito nel nulla? Niente paura! Spesso, le informazioni tecniche essenziali sono riportate direttamente su un'etichetta o una targhetta applicata sull'unità stessa. Controlla bene sia sull'unità interna (quella che sta in casa, solitamente sul fianco o sotto il pannello frontale) che sull'unità esterna (quella con il motore, dove la targhetta è spesso ben visibile). Se non trovi l'etichetta o è illeggibile, la soluzione successiva è cercare online. Il sito web del produttore è la risorsa migliore: inserendo il modello esatto del tuo condizionatore (che trovi sempre sull'etichetta), potrai quasi certamente scaricare il manuale completo e la relativa scheda tecnica in formato digitale. Allo stesso modo, se hai acquistato il tuo condizionatore da Climamarket, trovi la sua scheda tecnica direttamente in catalogo, selezionando il modello che ti interessa. Come si legge la scheda tecnica di un condizionatore? Ora entriamo nel vivo: decifrare tutti quei numeri e simboli. La scheda tecnica di un condizionatore è infatti ricca di parametri tecnici che descrivono le prestazioni e le caratteristiche dell'apparecchio. Comprendere il significato di questi parametri è essenziale per valutare se un determinato modello è adatto alle proprie esigenze. Concentriamoci su quelli più importanti, tenendo a mente che, oltre a questi, la scheda tecnica può riportare informazioni sul tipo di refrigerante utilizzato (oggi prevalentemente R32, più ecologico), i limiti di temperatura esterna per il funzionamento, le funzioni speciali (deumidificazione, Wi-Fi, filtri particolari) e i dati elettrici (tensione, frequenza). Dimensioni del condizionatore Le dimensioni di un condizionatore sono solitamente specificate sia per l'unità interna (lo split) che per l'unità esterna. Queste misure, espresse in centimetri (larghezza, altezza, profondità), sono cruciali per assicurarsi che l'unità interna si adatti allo spazio disponibile sulla parete o a soffitto, e che l'unità esterna possa essere collocata in modo appropriato all'esterno dell'abitazione, rispettando eventuali vincoli di spazio o normative condominiali. Inoltre, la scheda tecnica riporta spesso il peso delle unità, un'informazione importante per verificare che la parete o la struttura di supporto siano in grado di sostenere il peso dell'apparecchio in sicurezza. Le dimensioni non riguardano solamente l'ingombro fisico, ma influenzano anche l'estetica e l'integrazione del condizionatore con l'arredamento e l'ambiente domestico. Potenza di raffreddamento/riscaldamento Questo è il dato che ti dice quanto "forte" è il condizionatore. Viene espresso in BTU/h (British Thermal Units per hour) o in kW (Kilowatt). Indica quanta energia termica l'apparecchio può rimuovere (in raffreddamento) o aggiungere (in riscaldamento) all'ambiente in un'ora. Scegliere la potenza giusta in base alle dimensioni della stanza è vitale per l'efficienza e il comfort. Un condizionatore sottodimensionato non raffredderà abbastanza; uno sovradimensionato, invece, consumerà inutilmente e creerà sbalzi di temperatura. Consumo energetico Il consumo energetico di un condizionatore è un parametro fondamentale da valutare, in quanto ha un impatto diretto sui costi in bolletta. Nella scheda tecnica, questo valore è spesso espresso in kW per indicare la potenza assorbita dall'apparecchio durante il funzionamento, e in kilowattora (kWh) all'anno per fornire una stima del consumo annuale. Un valore di consumo energetico inferiore è indice di una maggiore efficienza dell'apparecchio e si traduce in minori costi di gestione nel tempo. È importante notare che il consumo energetico annuo riportato sulla scheda tecnica è generalmente una stima basata su un utilizzo medio standardizzato. Il consumo effettivo può variare in base alle abitudini di utilizzo individuali, alla frequenza di accensione e spegnimento del condizionatore, alle impostazioni di temperatura utilizzate e alle condizioni climatiche esterne. Efficienza energetica L'efficienza energetica di un condizionatore è indicata attraverso una classe energetica, che va generalmente da A+++ (la più efficiente) a G (la meno efficiente). Questa classificazione fornisce una misura standardizzata dell'efficienza con cui l'apparecchio utilizza l'energia elettrica per raffreddare o riscaldare l'ambiente, consentendo un facile confronto tra diversi modelli. Le classi energetiche più elevate corrispondono a un minor consumo di energia e, di conseguenza, a minori costi di gestione. Investire in un modello con una classe energetica superiore può comportare un costo iniziale maggiore, ma si traduce in significativi risparmi sulle bollette energetiche durante l'intero ciclo di vita dell'unità. SEER e SCOP Il SEER (Seasonal Energy Efficiency Ratio) e lo SCOP (Seasonal Coefficient of Performance) (link ad articolo SCOP condizionatore) sono due indici che misurano l'efficienza energetica stagionale di un condizionatore. Il SEER si riferisce all'efficienza in modalità raffreddamento durante l'intera stagione estiva, mentre lo SCOP indica l'efficienza in modalità riscaldamento durante la stagione invernale. Valori di SEER e SCOP più elevati indicano una maggiore efficienza energetica dell'apparecchio. Questi indici forniscono una valutazione più realistica delle prestazioni energetiche rispetto ai valori di EER (Energy Efficiency Ratio) e COP (Coefficient of Performance), in quanto tengono conto delle variazioni della temperatura esterna che si verificano nel corso dell'anno. Rumore del condizionatore Il livello di rumore prodotto da un condizionatore è un altro aspetto importante da considerare, soprattutto se l'apparecchio deve essere installato in camere da letto o in zone giorno dove il silenzio è apprezzato. La scheda tecnica riporta il livello di rumorosità, misurato in decibel (dB), sia per l'unità interna che per quella esterna. Valori di dB inferiori indicano un funzionamento più silenzioso. È bene verificare se la scheda tecnica specifica i livelli di rumore a diverse velocità di ventilazione o in diverse modalità di funzionamento, in quanto il rumore percepito può variare in base a queste impostazioni. Spesso esiste un compromesso tra la potenza di raffreddamento o riscaldamento e i livelli di rumore: le unità più potenti potrebbero generare un rumore maggiore. Di conseguenza, dovrai bilanciare la tua necessità di un efficace controllo climatico con la tua tolleranza al rumore, tenendo conto della stanza specifica in cui verrà installata l'unità. Valori di rumore inferiori a 20-25 dB per l'unità interna sono generalmente considerati ottimi per ambienti come le camere da letto. Cosa succede se non ho il libretto del condizionatore? Come accennato prima, non avere il libretto cartaceo non è la fine del mondo. La prima cosa da fare è cercare il modello esatto del tuo condizionatore sull'etichetta dell'unità (interna o esterna). Una volta che hai il modello, vai sul sito del produttore o direttamente nell'eShop di Climamarket. Inserisci il modello e dovresti trovare il manuale completo e la scheda tecnica del condizionatore da salvare sul tuo computer o telefono. Se il produttore non esiste più o non trovi il modello, puoi provare a cercare online usando il modello come chiave di ricerca, magari aggiungendo "manuale" o "scheda tecnica". Potresti trovare forum di appassionati o siti che archiviano vecchi manuali. Se proprio non riesci a recuperare la documentazione specifica, puoi comunque trovare informazioni generali sui parametri che abbiamo descritto (SEER/SCOP medi per classe energetica, livelli di rumore tipici, ecc.) che ti daranno un'idea approssimativa, ma non avrai i dati precisi del tuo apparecchio. In casi estremi, potresti dover contattare un tecnico qualificato per farti aiutare a identificare l'apparecchio e le sue caratteristiche principali. Cosa deve rilasciare il tecnico che installa un condizionatore? Quando un tecnico professionista installa il tuo nuovo condizionatore, non si limita a montare le unità e collegarle. Deve rilasciarti una serie di documenti fondamentali che attestano la corretta installazione e la conformità alle normative. Non si tratta solo di burocrazia, ma di garanzia per te e di sicurezza. Ecco i documenti principali che il tecnico deve lasciarti: Dichiarazione di conformità (DICO): questo è un documento cruciale. Attesta che l'impianto è stato realizzato a regola d'arte, rispettando le normative vigenti in materia di sicurezza e installazione (legge 37/08 ex 46/90). Deve riportare i dati dell'installatore, dell'impianto installato e i materiali utilizzati. Libretto di impianto: dal 2014, anche per gli impianti di climatizzazione (quindi i condizionatori) è obbligatorio il Libretto di impianto. Questo documento raccoglie la storia dell'impianto, dalla prima installazione ai successivi interventi di manutenzione e controllo efficienza energetica. Il tecnico deve compilarlo e consegnartelo. Certificato di garanzia: questo è il documento che attesta la garanzia del prodotto da parte del produttore e, a volte, anche sulla manodopera da parte dell'installatore. Conservalo con cura insieme alla fattura d'acquisto. Dichiarazione F-Gas (se necessaria): per impianti con una certa quantità di gas refrigerante (F-Gas), il tecnico deve rilasciare una dichiarazione specifica che attesta la corretta gestione del gas (installazione, controllo perdite, ecc.) da parte di personale certificato. Questo è un aspetto importante per la tutela ambientale e il rispetto delle normative europee. Assicurati di ricevere e conservare tutti questi documenti. Sono la prova che l'installazione è stata eseguita correttamente e ti tutelano in caso di problemi o per future manutenzioni. Di fatto, la scheda tecnica di un condizionatore è uno strumento potente che ti mette in mano le informazioni necessarie per capire davvero il tuo apparecchio. Prenditi un po' di tempo per esaminarla: ti aiuterà a fare scelte più consapevoli, a gestire meglio i consumi (legati anche al prezzo del condizionatore nel lungo termine) e a garantire una vita lunga ed efficiente al tuo climatizzatore.

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Notizie

Climatizzatori LG su Climamarket: tecnologia avanzata, comfort totale e servizio completo
07/05/25

Climatizzatori LG su Climam...

Quando si tratta di scegliere un sistema di climatizzazione affidabile, efficiente e di design, LG rappresenta una delle migliori scelte sul mercato. I suoi climatizzatori non sono semplici apparecchi per raffrescare l’ambiente, ma vere e proprie soluzioni evolute che uniscono funzionalità smart, estetica curata nei dettagli e un approccio orientato al benessere. Su Climamarket.it, è possibile trovare l’intera gamma LG, con la garanzia di un servizio completo che accompagna il cliente in ogni fase: dalla scelta del modello, all’accesso agli incentivi fiscali fino all’installazione chiavi in mano, disponibile nelle principali province italiane. LG DUALCOOL: i migliori condizionatori per un’estate fresca, silenziosa e smart I modelli della linea Dualcool, come il Premium e il Deluxe, sono pensati per chi desidera il massimo da un condizionatore domestico. Entrambi si distinguono per un sistema di purificazione dell’aria avanzatissimo, capace di neutralizzare polveri sottili, batteri e allergeni, offrendo un’aria più sana e pulita. Il loro design è unico: il deflettore inferiore consente una distribuzione più delicata e omogenea dell’aria grazie alla tecnologia Soft Air, mentre la scocca elegante e moderna si integra perfettamente in ambienti curati. Dotati entrambi di connettività Wi-Fi, questi climatizzatori sono gestibili da remoto tramite app LG ThinQ e compatibili con gli assistenti vocali. Offrono una gamma di funzioni intelligenti tra cui programmazione personalizzata, rilevamento qualità dell’aria e regolazione automatica della potenza. La classe energetica tripla A+++ li rende particolarmente vantaggiosi anche dal punto di vista dei consumi. La differenza tra i due risiede in un dettaglio funzionale: il modello Premium è dotato anche di sensore di presenza, che permette di modulare il flusso d’aria in base alla presenza o assenza di persone nella stanza, migliorando comfort e risparmio. Accanto a questi modelli di fascia alta, LG propone anche soluzioni estremamente versatili come Libero e Libero Smart. Entrambi offrono prestazioni eccellenti in termini di silenziosità, risparmio energetico e affidabilità, ma si differenziano per un aspetto fondamentale: il Libero Smart integra il modulo Wi-Fi, permettendo la gestione da remoto tramite app, mentre il Libero base è pensato per chi cerca funzionalità essenziali, pur mantenendo gli standard LG in termini di qualità. Questi modelli si adattano perfettamente a camere, uffici o piccoli ambienti, grazie a un design compatto e discreto. LG ARTCOOL: i condizionatori che uniscono bellezza e benessere ogni giorno All’interno della gamma LG, i climatizzatori GALLERY e MIRROR rappresentano una vera rivoluzione nell’integrazione tra tecnologia e arredo. Non più solo apparecchi da appendere alla parete, ma veri oggetti di design che arricchiscono l’ambiente, diventando parte attiva dello stile dell’abitazione o dello spazio professionale. Il modello GALLERY LCD è la sintesi perfetta tra comfort e personalizzazione digitale. Dotato di un pannello frontale con display LCD integrato, consente di visualizzare immagini, grafiche o orologio con grande impatto visivo. L’aspetto è quello di un quadro digitale: pulito, essenziale, sofisticato. La possibilità di aggiornare le immagini rende il climatizzatore dinamico e adattabile a stagioni, atmosfere o stati d’animo, creando un punto d’interesse visivo che non passa inosservato. Il cuore tecnologico resta quello dei top di gamma LG: silenziosità, efficienza energetica, purificazione dell’aria avanzata, connettività Wi-Fi e controllo tramite app ThinQ, per un’esperienza utente completa e intelligente. Il GALLERY PHOTO, invece, punta su un approccio più artistico e personale. Esteticamente identico a un quadro, permette di inserire una fotografia o una stampa personalizzata all’interno della cornice frontale. È la soluzione ideale per chi desidera un condizionatore completamente mimetizzato, capace di armonizzarsi con l’arredamento senza tradire la sua funzione. Dietro l’apparenza, però, si cela la consueta qualità LG: tecnologia inverter di ultima generazione, aria filtrata e purificata, gestione da remoto e bassissimi consumi. È la scelta perfetta per ambienti eleganti, show room, studi professionali o abitazioni in cui il dettaglio fa la differenza. Infine, il modello MIRROR rappresenta l’equilibrio tra modernità ed essenzialità. Il suo pannello a specchio riflettente non solo amplia visivamente lo spazio, ma dona un tocco raffinato e contemporaneo a qualsiasi stanza. È particolarmente indicato per ambienti dallo stile minimal o industriale, ma si adatta anche a contesti più classici grazie alla sua discrezione formale. Come gli altri modelli della gamma design, anche il Mirror è dotato di purificazione dell’aria integrata, tecnologia Soft Air per un flusso d’aria delicato, connettività avanzata e il massimo dell’efficienza energetica. La sua silenziosità lo rende ideale anche per camere da letto e ambienti dove la quiete è un valore. Scegliere un climatizzatore LG GALLERY o MIRROR significa non solo migliorare la qualità dell’aria e il benessere quotidiano, ma anche valorizzare l’estetica degli spazi, trasformando un elemento tecnico in una dichiarazione di stile. Climatizzatori commerciali LG: soluzioni professionali per case, uffici, negozi e grandi ambienti Per ambienti più ampi o installazioni professionali, LG offre una gamma commerciale altamente performante, che include unità canalizzabili e cassette a soffitto. Le canalizzabili sono ideali per installazioni a scomparsa in controsoffitto, offrendo climatizzazione invisibile ma altamente efficiente; mentre le cassette a 4 vie garantiscono una distribuzione uniforme dell’aria in spazi aperti come studi, negozi e uffici. Entrambe le soluzioni sono compatibili con sistemi di gestione centralizzata e sono progettate per un’installazione semplice ed una manutenzione agevole, caratteristiche particolarmente apprezzate da professionisti e installatori. Acquista i condizionatori LG su Climamarket: qualità, convenienza e un’ampia gamma per ogni esigenza Acquistare un condizionatore LG su Climamarket.it significa accedere a un’esperienza completa: consulenza nella scelta, possibilità di ricevere un preventivo personalizzato, gestione delle pratiche per detrazioni fiscali e Conto Termico, fino alla consegna e installazione chiavi in mano svolta da tecnici qualificati. Questo servizio non solo semplifica il processo di acquisto, ma permette di ottenere il massimo dal proprio investimento, sia in termini di risparmio che di comfort abitativo. Che tu stia cercando una soluzione per la tua casa o stia progettando l’impianto di un’attività commerciale, i condizionatore LG presenti su Climamarket sono la risposta perfetta per ogni esigenza. Innovativi, silenziosi, potenti ed eleganti, rappresentano un'evoluzione nella climatizzazione. E con l’affiancamento di un team specializzato, ogni passaggio – dall’acquisto all’installazione – diventa semplice, trasparente e professionale. Scegliere un condizionatore LG oggi significa scegliere più di un prodotto: significa abbracciare una visione del comfort che mette al centro la persona, il risparmio energetico, il benessere e lo stile. Non aspettare l’afa per scegliere il meglio. Fai entrare in casa tua l’aria che hai sempre sognato con LG.

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Servizio di Installazione Chiavi in Mano per Condizionatori: La Soluzione Completa per il Tuo Comfort
17/03/25

Servizio di Installazione C...

L'acquisto e l'installazione di un condizionatore possono rappresentare una sfida per molti, soprattutto quando si desidera un servizio affidabile e senza complicazioni. Ecco perché il servizio di installazione chiavi in mano offerto da Climamarket è la soluzione ideale per chi cerca qualità, efficienza e convenienza.   Cos'è il Servizio di Installazione Chiavi in Mano? Il servizio di installazione chiavi in mano di Climamarket ti permette di acquistare un climatizzatore con l'installazione professionale inclusa nel prezzo. Questo significa che, una volta scelto il modello più adatto alle tue esigenze, non dovrai preoccuparti di nulla: dalla consegna all'installazione, tutto sarà gestito da tecnici qualificati. Vantaggi del servizio: Installazione professionale: Tecnici esperti si occuperanno del montaggio, garantendo un funzionamento ottimale del tuo nuovo condizionatore. Prezzo trasparente: Nessun costo nascosto; il prezzo indicato comprende sia il prodotto che l'installazione. Assistenza post-vendita: Supporto dedicato per qualsiasi necessità o chiarimento dopo l'acquisto. Per maggiori dettagli, visita la pagina dedicata al servizio di installazione chiavi in mano di Climamarket.   Quanto Costa Installare un Condizionatore? Il costo per l'installazione di un condizionatore può variare significativamente in base a diversi fattori, tra cui la tipologia dell'impianto, la presenza o meno di una predisposizione, la complessità dell'installazione e la regione geografica in cui ci si trova. Fattori che Influenzano il Costo di Installazione Tipologia dell'Impianto: Monosplit: Un'unità interna collegata a un'unità esterna. Multisplit: Più unità interne collegate a una singola unità esterna. Presenza di Predisposizione: Con predisposizione: Se l'impianto è già predisposto, i costi di installazione sono generalmente inferiori. Senza predisposizione: Richiede lavori aggiuntivi, come la realizzazione di tracce per le tubazioni, aumentando i costi. Complessità dell'Installazione: Installazione standard: Unità interna ed esterna posizionate su pareti opposte. Installazione complessa: Richiede canaline lunghe, lavori di muratura o posizionamenti particolari. Variazioni Regionali dei Costi Il costo dell'installazione di un condizionatore può variare anche in base alla regione geografica: Nord Italia: I costi tendono ad essere leggermente superiori rispetto al resto del Paese, con una media che può oscillare tra i 400€ e gli 800€ per un'installazione standard di un monosplit. Centro Italia: I prezzi sono generalmente in linea con la media nazionale, variando tra i 300€ e i 600€ per un'installazione standard di un monosplit. Sud Italia e Isole: Si possono trovare tariffe più competitive, con costi che vanno dai 250€ ai 500€ per un'installazione standard di un monosplit. Queste variazioni sono influenzate dal costo della vita nelle diverse aree, dalla domanda stagionale e dalla disponibilità di tecnici specializzati. Climamarket ti offre la possibilità di acquistare in un unico pacchetto e con prezzo univoco e trasparente il condizionatore compreso del servizio installazione.   Come Installare un Condizionatore? L'installazione di un condizionatore richiede competenze specifiche e deve essere eseguita da un tecnico certificato per garantire sicurezza ed efficienza. Ecco i passaggi principali: Sopralluogo e scelta della posizione: Il tecnico valuta il miglior posizionamento per l'unità interna ed esterna. Foratura della parete: Se necessario, viene effettuato un foro per il passaggio delle tubazioni. Collegamento delle unità: I tubi del gas refrigerante e i cavi elettrici vengono collegati tra l'unità interna ed esterna. Test e verifica: Dopo l'installazione, il tecnico esegue i test per assicurarsi che il sistema funzioni correttamente. Rilascio della certificazione: Alla fine, viene rilasciata la certificazione di conformità necessaria per la garanzia. Affidarsi a un servizio professionale come quello di Climamarket garantisce un'installazione a norma e senza preoccupazioni.   Sconto Termico: Un'Alternativa Vantaggiosa allo Sconto in Fattura Con l'evoluzione delle normative fiscali, lo sconto termico si presenta come una valida alternativa allo sconto in fattura. Questo incentivo statale permette di ottenere un contributo diretto per l'acquisto e l'installazione di climatizzatori ad alta efficienza energetica, riducendo immediatamente la spesa sostenuta. Perché scegliere lo sconto termico: Risparmio immediato: Lo sconto viene applicato direttamente sul prezzo d'acquisto, senza dover attendere mesi per recuperare la somma attraverso l'incentivo fiscale di conto termico. Processo semplificato: Non è necessaria la cessione del credito o l'intermediazione di istituti finanziari; tutto avviene in modo trasparente e diretto. Climamarket offre la possibilità di usufruire dello sconto termico attraverso il suo servizio di installazione chiavi in mano con sconto termico, garantendo un'esperienza d'acquisto vantaggiosa e senza complicazioni.   Come Funziona il Servizio di Installazione Chiavi in Mano con Sconto Termico? Scelta del climatizzatore: Seleziona il modello più adatto alle tue esigenze che rientra nel conto termico; Ordine e prenotazione dell'installazione: Effettua l'ordine cliccando sull'opzione di acqusito Sconto termico; Consegna e installazione: Ricevi il tuo climatizzatore e usufruisci di un'installazione professionale, garantendo efficienza e sicurezza. Goditi il comfort: Grazie al servizio chiavi in mano e allo sconto termico, potrai beneficiare di un ambiente climatizzato senza stress e con un notevole risparmio economico fino al 65%. Link Utili per Approfondire Servizio di Installazione Chiavi in Mano Servizio di Installazione Chiavi in Mano con Sconto Termico Catalogo Condizionatori Disponibili

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Scopri i nuovi condizionatori Samsung 2025: Innovazione e Comfort per la tua casa!
10/03/25

Scopri i nuovi condizionato...

Samsung rivoluziona la climatizzazione con i nuovi condizionatori 2025, combinando tecnologia avanzata, design elegante ed efficienza energetica. Scelta su misura per ogni esigenza: Samsung Cebu S2: Intelligenza Artificiale integrata, affidabilità e prestazioni ottimali WindFree Avant S2 & Black: tecnologia WindFree™, migliaia di microfori e nessun getto d’aria diretto, Intelligenza Artificiale integrata e massimo comfort. WindFree Elite S2: Tecnologia WindFree™, migliaia di microfori e nessun getto d’aria diretto, Intelligenza Artificiale integrata e Wi-Fi per un controllo smart ovunque Novità introdotte dalla gamma Samsung 2025:✔ AI Energy Mode: risparmio energetico fino al 30%.✔ Freeze Wash: pulizia automatica dell’evaporatore.✔ Compressore AI Twin Rotary: massima silenziosità e vibrazioni ridotte.✔ Flusso d’aria ottimizzato con alette regolabili orizzontalmente e verticalmente.✔ Telecomando SolarCell: gestione intuitiva e ricarica eco-friendly. Scopri di seguito le singole serie nel dettaglio!   Samsung Cebu S2: Design Elegante e Tecnologia AI per il Massimo Comfort I nuovi Samsung Cebu S2 si rinnovano con un design allungato per una migliore distribuzione dell’aria e un display a scomparsa per la visualizzazione della temperatura. La presenza delle funzioni AI ha impreziosito questa serie dotata di AI Auto Cooling e AI Energy Mode, due modalità che consentono di sfruttare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per regolare automaticamente il funzionamento in base a temperatura, umidità ed abitudini degli utenti, rendendo il condizionatore perfettamente adattabile alle proprie abitudini di utilizzo. Le novità si ritrovano anche nel flusso d’aria regolabile sia in orizzontale che in verticale e nel compressore AI Twin Rotary che ha aumentato notevolmente l’efficienza e ridotto i consumi, grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale integrata nel prodotto. Non è un caso che il WiFi sia integrato, Samsung offre tecnologie avanzate e facilità d’utilizzo anche da remoto, con possibilità anche di gestione vocale tramite Bixby, Google Home e Alexa, semplicemente scaricando l’app SmartThings, comoda, pratica ed intuitiva! Scopri di più sul nuovo Samsung Cebu S2 su Climamarket.it per una climatizzazione intelligente ed efficiente!   Samsung WindFree Avant S2 e Black: Comfort, Efficienza e Design Unico Sicuramente, quando si parla dei nuovi Samsung WindFree Avant S2 e Black non si può non iniziare menzionando l’incomparabile tecnologia WindFree, cuore pulsante del marchio e di questa serie, che da anni ricopre il ruolo di alfiere in tema di climatizzazione e qualità dell’aria. Attraverso 21.000 microfori l’aria si diffonde in modo delicato ed omogeneo, offrendo un raffrescamento senza fastidiosi getti d’aria diretti ed ineguagliabile. Una delle novità 2025 è sicuramente costituita dalla versione Black, un’opzione elegante e moderna per ambienti raffinati! Anche per i condizionatori Samsung WindFree Avant S2 e Black non mancano dotazioni tecnologiche di serie: dalle nuovissime funzionalità AI, al controllo smart con Wi-Fi integrato e comandi vocali; dal nuovo Compressore AI twin Rotary super performante con Intelligenza Artificiale integrata, al Freeze Wash per la pulizia dell’evaporatore. Ma la vera chicca è il telecomando SolarCell altamente intuitivo, si ricarica con la luce artificiale e solare, oppure tramite USB-C. Scopri di più su Samsung WindFree Avant S2 e Black su Climamarket.it per un comfort avanzato ed elegante! Samsung WindFree Elite S2: Comfort, Risparmio e Tecnologia Avanzata I condizionatori Samsung WindFree Elite S2, come gli altri condizionatori del marchio, presentano un design raffinato ed elegante, ottimi complementi d’arredo in grado di valorizzare qualsiasi ambiente. I WindFree Elite S2, tuttavia, si differenziano dalle altre serie Samsung per la presenza del Motion Detector Sensor, il Sensore di Movimento (MDS) che rileva la presenza o meno di persone nella stanza e sposta i flussi d’aria secondo la modalità desiderata. Innovativo e funzionale è l’ideale per chi punta ad una gestione automatica che sappia al contempo contenere i consumi. Intelligenza Artificiale, tecnologia Windfree con migliaia di microfori senza getti d’aria diretti, funzione Freeze Wash per una pulizia approfondita dell’evaporatore, gestione mediante app SmartThings grazie al WiFi integrato, controllo vocale tramite Bixby, Google Assistant ed Alexa e telecomando SolarCell ricarica solare: questi sono solo alcuni degli incredibili plus di questo condizionatore pensato da sempre per chi desidera, per i propri spazi, una vera climatizzazione d’Elite! Scopri di più sul nuovo Samsung WindFree Elite S2 su Climamarket.it per un comfort senza compromessi!

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Detrazioni fiscali 2025
19/12/24

Detrazioni fiscali 2025

La Legge di Bilancio 2025 introduce significative modifiche alle agevolazioni fiscale Bonus Casa ed Ecobonus, prevedendo una proroga ma con una riduzione delle aliquote in particolare per gli interventi di efficientamento energetico. Ecco le principali novità: Aliquote ridotte: Dall'1 Gennaio 2025, la detrazione ecobonus scenderà al 50% per le prime case e al 36% per le altre tipologie di immobili, equiparandosi a quanto già previsto per le ristrutturazioni ordinarie (Bonus Casa). Ulteriore calo dal 2026: Nel biennio 2026-2027, l’aliquota si abbasserà ulteriormente: 36% per la prima casa. 30% per gli altri immobili. Esclusione delle caldaie a condensazione dagli interventi agevolabili: non ci sarà più la detrazione del 50% o 65% per la sostituzione di vecchie caldaie con altre a condensazione nell'ambito del Bonus Casa o dell'Ecobonus. Qualora si voglia installare una nuova caldaia, l'agevolazione fiscale potrà essere applicata solo in concomitanza a una pompa di calore, ovvero per i sistemi ibridi.   Ecobonus 2025: Come cambia l’accesso Le nuove regole introducono differenze sostanziali nell’applicazione dell’Ecobonus: Agevolazione riservata alla prima casa: La detrazione massima spetterà esclusivamente all’abitazione principale, ovvero quella indicata come residenza anagrafica e posseduta a titolo di proprietà o altro diritto reale di godimento. Restano esclusi inquilini, comodatari e titolari della nuda proprietà. Aliquote uniformi: Le nuove aliquote si applicano a tutti gli interventi agevolati, compresi quelli che, fino al 2024, permettevano detrazioni più elevate, come: Interventi su parti comuni di edifici condominiali. Interventi combinati di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico. Bonus Ristrutturazione al 50% nel 2025, ma solo per le abitazioni principali Dal 1° gennaio 2025, il bonus ristrutturazione per le prime case prevede una detrazione del 50%, con un tetto di spesa pari a 96.000 euro solo per gli interventi sulle abitazioni principali, mentre per le seconde e terze case restano valide le disposizioni del D.L. 39/2024 che prevede una progressiva riduzione fino al 30% dal 2028. Esclusioni e limiti Per i redditi più elevati viene introdotto un tetto massimo alle spese detraibili, calcolato in cifra assoluta e variabile in base al numero di figli a carico. Per redditi superiori a 75 mila euro, il limite massimo di spesa detraibile è fissato a 14 mila euro, ridotto a 7 mila euro in assenza di figli. Oltre la soglia dei 100 mila euro di reddito, il tetto scende ulteriormente: a 8 mila euro per chi ha due figli a carico e a 4 mila euro per chi non ne ha. Scadenze: ultime opportunità per il 2024 Fino al 31 dicembre 2024, è ancora possibile accedere alle detrazioni più vantaggiose, che variano dal 50% al 65% in base agli interventi. Dopo questa data, le aliquote subiranno il taglio descritto. Le modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2025 rappresentano una razionalizzazione delle agevolazioni fiscali, con l’obiettivo di allinearle ai parametri di sostenibilità e alle risorse economiche disponibili. Tuttavia, il dibattito parlamentare è ancora in corso, e ulteriori cambiamenti potrebbero emergere. Per massimizzare i vantaggi fiscali, si consiglia di completare gli interventi entro il 2024 o di attendere l’esito delle nuove norme per pianificare gli investimenti del 2025. Su climamarket puoi approfittare delle detrazioni fiscali su condizionatori, pompe di calore, caldaie, stufe e altro fino al 31 dicembre 2024.

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Casa Green, ecco cosa prevede la Direttiva Europea approvata dall'Europarlamento
20/05/24

Casa Green, ecco cosa preve...

La nuova direttiva europea Casa Green è stata approvata dall'Europarlamento. Ecco cosa prevede e tutti i consigli per rendere la tua casa davvero ecologica.   Il 28 maggio 2024 entrerà in vigore la direttiva europea sulle “case green” il cui testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE lo scorso 8 maggio. La direttiva 2024/1275 mira ad attuare una riduzione interna netta delle emissioni di gas effetto serra con l’obiettivo della totale decarbonizzazione entro il 2050 mediante un piano di riqualificazione edilizia ed energetica del patrimonio immobiliare europeo. Gli stati membri, dopo l’entrata in vigore, avranno due anni di tempo per recepire la direttiva, dunque adeguarsi alle norme stabilite da Bruxelles predisponendo piani nazionali di ristrutturazione per il raggiungimento entro il 2050 di un parco immobiliare europeo ad emissioni zero.   Cos'è una casa green Con il termine casa green si usa indicare un'abitazione ecologica e ecosostenibile. Ciò sta a significare non solo che si tratta di una casa capace di abbassare notevolmente gli sprechi energetici, ma anche di una che ha tutte le caratteristiche in regola per produrre l'energia necessaria al fabbisogno di chi vi abita, assicurandone comfort e benessere. Abitazioni di questo tipo abbracciano un approccio green e un vero e proprio stile di vita ecologico. In ottica europea “case green”, entro il 2050, saranno tutti quegli edifici ad emissioni zero (o quasi a zero), il cui consumo totale annuo di energia primaria provenga da fonti di energia rinnovabili generata in loco o nelle vicinanze e “solar ready” cioè idonei ad ospitare impianti solari sui tetti ottimizzando la capacità di autoproduzione di energia mediante irraggiamento che diventerà la norma.   Cosa prevede la nuova direttiva europea Casa Green La direttiva impone agli Stati membri di perseguire l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, mediante l’adozione di un piano nazionale che preveda la progressiva riduzione dei consumi energetici degli edifici residenziali e non, lasciando margine di autonomia sulle priorità immobiliari e fornendo una metodologia per il calcolo della prestazione energetica integrata degli edifici e delle unità immobiliari. Secondo quanto previsto dal provvedimento, ogni Stato membro dell’Unione Europea deve impegnarsi nell’implementazione di un nuovo piano di riqualificazione degli edifici, adattando misure mirate a garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata, più nel dettaglio: per gli edifici residenziali non di nuova costruzione, la riduzione dell’energia primaria media utilizzata dovrà essere di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035; per gli edifici non residenziali, dovrà essere prevista la ristrutturazione del 16% degli immobili con le peggiori prestazioni entro il 2030 e del 26% entro il 2033, introducendo norme minime di prestazione energetica da rispettare (quantità massima di energia che gli edifici possono utilizzare per m² all’anno); i nuovi edifici residenziali dovranno essere a zero emissioni dal 2030; i nuovi edifici non residenziali dovranno essere a zero emissioni dal 2028. Inoltre la direttiva EPBD punta alla creazione di un sistema immobiliare solar-ready, vale a dire con edifici progettati per ottimizzare il potenziale di produzione di energia solare sulla base dell’irraggiamento solare del sito, stabilendo obblighi e tempistiche per l’installazione di impianti solari in edifici pubblici e non residenziali, nonché le linee guida per gli edifici residenziali e i parcheggi coperti. In questa direzione si inserisce anche lo stop, dal 2025, agli incentivi per l’installazione di caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, favorendo al contempo sussidi per impianti di riscaldamento ibridi con una quota considerevole di energie rinnovabili, come la combinazione di una caldaia con un impianto solare termico o con una pompa di calore; l’eliminazione definitiva avverrà nel 2040. Restano esclusi dalla direttiva: gli edifici vincolati e protetti; gli immobili storici; edifici temporanei; chiese; case vacanze.   Come rendere una casa green Parlando di interventi che sposano uno stile abitativo green, è possibile già da ora riorganizzare la propria casa per step attraverso tutta una serie di interventi. Si tratta di piccoli e grandi accorgimenti pensati per la sostenibilità ecologica, e che coinvolgono energie pulite e materiali rispettosi dell'ambiente. Prima di tutto, possiamo sostituire i vecchi condizionatori con quelli nuovi ad elevate prestazioni energetiche che trovi nel catalogo di condizionatori climamarket, che consumano molta meno energia favorendo un notevole risparmio. Lo stesso dovremmo fare con gli elettrodomestici, investendo in apparecchi di classe energetica A+ o superiore. Non solo, è possibile installare impianti ad alta efficienza energetica come le pompe di calore e i sistemi ibridi, rifare il cappotto termico interno e esterno dell'abitazione, sostituire gli infissi più vecchi con quelli ad isolamento termico, e ancora produrre in autonomia energia elettrica tramite l'impiego di pannelli solari e fotovoltaici.   Tutti i vantaggi di una casa ecologica Realizzare una casa green richiede ovviamente un certo investimento, nella misura di circa l'8% in più rispetto ad un'abitazione non ecologica. La spesa sarà però facilmente ammortizzata nel tempo: non solo perché aumenterà il valore dell'immobile e il benessere di tutta la famiglia ma anche perché si assisterà ad una notevole e concreta riduzione delle bollette di luce e gas. Secondo i dati di ARERA ed ENEA, se stimiamo una ristrutturazione di 100 mq si può arrivare a spendere fino duemila euro di energia in un anno in classe G a fronte di 200 euro in classe A. Questo dato è molto significativo perchè il considerevole risparmio sulla spesa energetica può essere impiegato per ottenere un finanziamento ed apportare le opportune modifiche alle nostre unità abitative che d’ora in avanti si reputeranno sempre più essenziali ed imprescindibili. In questo contesto è fondamentale un intervento da parte dello Stato sotto forma di agevolazioni fiscali o altro tipo di sussidio, per garantire che ogni cittadino possa beneficiare di aiuti statali al fine di adeguarsi alle nuove normative che verranno definite nei prossimi mesi.

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Ecco gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche più comuni in Italia
26/09/23

Ecco gli interventi di abba...

L'eliminazione delle barriere architettoniche è un obiettivo di primaria importanza. Scopri gli interventi più comuni e i dettagli del bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche.   Le barriere architettoniche sono un problema ancora molto presente sul territorio italiano. Si tratta di tutti quegli ostacoli che impediscono l'adeguata fruibilità degli spazi a persone con ridotte o assenti capacità motorie. L'abbattimento delle barriere architettoniche dovrebbe essere quindi uno degli obiettivi principali nella progettazione di un edificio, e allo stesso modo si dovrebbe intervenire su quelli già esistenti per renderli più accessibili. L'eliminazione delle barriere architettoniche significa azzerare disparità e discriminazione, ed è per questo che la Legge di Bilancio 2023 ha prorogato fino al 31 dicembre 2025 il Bonus Barriere Architettoniche, una detrazione fiscale fissata dal Governo dedicata a tutti quegli interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche presso edifici già esistenti. In questo approfondimento di Climamarket andremo a vedere cosa si intende per abbattimento delle barriere architettoniche, le detrazioni fiscali associate e quali sono gli interventi più comuni in Italia in questo ambito specifico. Cosa si intende per abbattimento delle barriere architettoniche Prima ancora di esaminare nel dettaglio le manovre di detrazione delle barriere architettoniche e i lavori più popolari nel nostro paese, è bene dare una definizione di abbattimento delle barriere architettoniche. Il riferimento è a tutti quegli interventi finalizzati al superamento degli ostacoli che limitano accessibilità, visitabilità e adattabilità degli spazi da parte di tutte le persone, comprese quindi quelle con ridotte capacità motorie e sensoriali. Grazie a lavori mirati, verranno eliminati tutti gli elementi costruttivi che impediscono, limitano e in generale rendono difficoltoso l'utilizzo di un ambiente, o che limitano la fruizione dei servizi alle persone con disabilità o a chi, per età o problemi temporanei, si trova in una situazione che limita il normale utilizzo degli spazi. Bonus Barriere Architettoniche anche nel 2023 Proprio l'attenzione primaria all'abbattimento delle barriere architettoniche ha portato il Governo ad estendere le agevolazioni dedicate anche per il 2023, e fino alla fine del 2025. Il Bonus Barriere Architettoniche, come abbiamo già visto, è una detrazione riconosciuta esclusivamente per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. La detrazione fiscale è pari al 75% delle spese sostenute, e viene concessa a privati cittadini, imprese, esercenti arti e professioni ed enti pubblici e privati per le opere mirate all'eliminazione di qualsiasi tipo di ostacolo alla mobilità. All'atto pratico, per i lavori effettuati dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2025 su edifici già esistenti è prevista una detrazione IRPEF, da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. L'imponibile ha un importo massimo variabile da 30.000 a 50.000 euro, a seconda dell’edificio su cui sono eseguiti i lavori. Eliminazione barriere architettoniche: gli interventi previsti dal bonus Come già accennato, il bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche è riservato all'insieme di interventi che hanno l'obiettivo di superare ed eliminare le barriere architettoniche presenti in edifici già esistenti. Ciò significa che la detrazione non può essere applicata agli interventi eseguiti durante la fase di costruzione dell’immobile e su quelli realizzati mediante demolizione e ricostruzione. Il bonus comprende anche gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari finalizzati ad abbattere le barriere architettoniche. Pensiamo ad esempio all'installazione di ascensori e montacarichi, o comunque a qualsiasi strumento che tramite la comunicazione, la robotica e la tecnologia, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità. Similmente, la normativa prevede agevolazioni per gli interventi di adeguamento dei servizi igienici, che consentano a tutti piena accessibilità e manovrabilità nell'utilizzo dell'ambiente bagno. Come abbattere le barriere architettoniche: i lavori più comuni Gli interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche prevedono un'ampia tipologia di lavori. In Italia alcuni sono naturalmente più diffusi di altri, e vanno dall'installazione di un ascensore alla riprogettazione del bagno e dell'utilizzo dei sanitari. Ascensore Una delle soluzioni più praticate per l'abbattimento delle barriere architettoniche è senza dubbio l'installazione, nel vano scala o all'esterno dell'edificio, di una piattaforma elevatrice a movimento verticale, da impiegare per il trasporto di persone in piedi o su carrozzina, o in alternativa di un ascensore. Per essere a norma, negli edifici residenziali l'ascensore deve avere caratteristiche ben precise. Prima di tutto, la cabina deve presentare dimensioni minime di 1,30 metri di profondità e 0,95 metri di larghezza; in secondo luogo, la porta deve avere luce netta minima di 0,80 metri posta sul lato corto, mentre la piattaforma minima di distribuzione posta anteriormente alla porta della cabina di 1,50 x 1,50 metri. Per legge, all'interno della cabina dovremo trovare un campanello di allarme, un citofono ad altezza compresa tra 1,10 e 1,30 metri e una luce di emergenza di autonomia minima di 3 ore. I pulsanti di comando devono presentare anche la numerazione in rilievo e le scritte con traduzione in Braille, e accanto ai pulsanti esterni deve essere presente una rampa per la carrozzina. Bagno Il bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche è valido anche per il rifacimento del bagno, in cui deve essere garantito lo spazio necessario per le manovre di una sedia a rotelle. I sanitari saranno quindi sospesi, con il lavandino che deve essere necessariamente senza colonna e posto a 80 centimetri di altezza dal pavimento, e i rubinetti a leva e con miscelatore. Intervenendo sul box doccia, invece, sarà importante dotarlo di piatto a filo pavimento, sedile e doccia telefono. Se possibile con lo spazio a disposizione, la porta dovrebbe aprirsi verso l'esterno per facilitare le manovre. Rampa Infine, un'altra operazione per l'abbattimento delle barriere architettoniche prevede di posizionare una rampa in alcuni punti specifici di un edificio, così da consentire il superamento di un dislivello. La normativa dispone che un dislivello non sia accessibile se superiore a 3,20 metri. La rampa deve avere una larghezza minima di 0,90 metri per consentire il passaggio di una persona su carrozzina, e di 1,50 metri per consentire l'incrocio di due persone. Non solo, sempre stando a quanto previsto dalla legislazione, ogni 10 metri di lunghezza e quando presenti interruzioni mediante porte, la rampa deve includere un piano orizzontale di dimensioni minime pari a 1,50 × 1,50 metri. La pendenza delle rampe, poi, non deve superare l'8%, tranne in casi eccezionali.

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Bonus Barriere Architettoniche: di cosa si tratta e requisiti
21/06/23

Bonus Barriere Architettoni...

Bonus Barriere Architettoniche 2023: cosa rientra e quali sono i requisiti per ottenere la detrazione del 75%? Tutte le informazioni utili sul blog di Climamarket. La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato al 31 dicembre 2025 il cosiddetto Bonus Barriere Architettoniche, una detrazione fiscale fissata dal Governo dedicata a tutti quegli interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche presso edifici già esistenti. In questo focus di Climamarket analizzeremo quindi ogni aspetto del Bonus Barriere Architettoniche 2023, dai requisiti ai beneficiari, così da evidenziarne i vantaggi anche in caso di rifacimento del bagno per persone con disabilità. Cos'è il Bonus Barriere Architettoniche Come già accennato, il Bonus Barriere Architettoniche 2023 è un'agevolazione pensata specificatamente per incentivare l'abbattimento delle barriere architettoniche in edifici già esistenti. Rappresenta, quindi, quindi un sostengo economico per migliorare sensibilmente la mobilità di persone soggette a condizioni di disabilità, ed è valido per tutto il 2023 fino al 31 dicembre 2025. In particolare, per i lavori svolti dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, vi è la possibilità di richiedere la detrazione IRPEF da ripartite in 5 quote annuali dello stesso importo o lo sconto in fattura. Il bonus è pari al 75% della somma spesa per portare avanti i lavori: l'importo massimo è variabile (tra i 30.000 e i 50.000 euro), e dipende dall'edificio in cui viene eseguita la ristrutturazione. A tal proposito, nella circolare n. 17/E del 26 giugno 2023, l'Agenzia delle Entrate, in merito alla normativa del Bonus dedicato all'abbattimento delle barriere architettoniche, chiarisce che: [...] Considerato che la norma richiama gli interventi effettuati su “edifici già esistenti” senza ulteriori specificazioni si ritiene che rientrino nella disciplina agevolativa gli interventi effettuati su unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale salvo il rispetto dei criteri previsti dal decreto del Ministero dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236. Bonus Barriere Architettoniche 2023: chi può beneficiarne e requisiti Possono beneficiare della detrazione solo i contribuenti assoggettati all'IRPEF, che siano o meno residenti nel territorio italiano: persone fisiche, inclusi gli esercenti arti e professioni; enti pubblici e privati, a patto che non svolgano attività commerciali; società semplici; associazioni tra professionisti; soggetti che conseguono reddito di impresa (possono essere persone fisiche, enti, società di persone o società di capitali). Quando non è applicabile il Bonus Barriere Architettoniche? La detrazione non è applicabile nei casi di interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile e in quelli realizzati mediante demolizione e ricostruzione. Bonus Barriere Architettoniche 2023: cosa rientra e limiti di spesa Parlando degli interventi ammessi, il Bonus Barriere Architettoniche 2023 è previsto per: tutti gli interventi edilizi realizzati per eliminare le barriere architettoniche; gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari finalizzati ad abbattere le barriere architettoniche (es: ascensori, montacarichi, servoscale etc…); le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito, in caso di sostituzione dell’impianto. Il rifacimento dei bagno in base ai criteri contenuti nel DECRETO MINISTERIALE 14 giugno 1989, n. 236. Come già specificato, il bonus ammonta al 75% della spesa sostenuta, con le limitazioni a cambiare a seconda del numero di unità immobiliari in cui vengono eseguiti i lavori edilizi. Abbiamo quindi: un limite di 50.000 euro per gli edifici unifamiliari e plurifamiliari funzionalmente indipendenti; un limite di 40.000 euro per il numero delle unità immobiliari negli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari; un limite di 30.000 euro per il numero delle unità immobiliari negli edifici composti da più di 8 unità immobiliari. Bonus Barriere Architettoniche al 75% anche per il bagno L'Agenzia delle Entrate ha decretato che il bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche è valido anche per il rifacimento del bagno. In questo caso, le norme da seguire sono praticamente le stesse valide per la progettazione delle nuove costruzioni. Per il D.M. 236/1989 deve essere garantito lo spazio necessario per le manovre di una sedia a rotelle: i sanitari devono quindi essere sospesi; il lavandino deve essere senza colonna e posto a 80 centimetri di altezza dal pavimento; i rubinetti devono essere a leva e con miscelatore; il box doccia deve essere obbligatoriamente a pavimento e dotato di sedile e doccia telefono. Se possibile, poi, la porta dovrebbe aprirsi verso l'esterno per facilitare le manovre. Il bonus al 75% per le barriere architettoniche in bagno si applica, oltre che sulle spese sostenute per i lavori di adeguamento, anche su quelle direttamente correlate all'intervento, come possono essere nuovi rivestimenti e pavimentazione o il rifacimento dell'impianto elettrico.

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Caldaie a gas vietate dal 2029? Forse l'Unione Europea vuole anticipare al 2025
29/05/23

Caldaie a gas vietate dal 2...

L'Unione Europea dice stop alle caldaie a gas dal 2029. Al momento la proposta è ancora in fase di definizione e sarà discussa a giugno quando la Commissione Europea si riunirà. L'obiettivo è quello di andare ad eliminare gradualmente dal mercato le caldaie a gas e a combustibili fossili, e al tempo stesso innalzare i requisiti di efficienza energetica per gli impianti di riscaldamento residenziale. Potrebbe, però, esserci un’accelerata che farebbe anticipare al 2025. Caldaie a gas vietate dal 2029: cosa dice il regolamento UE La caldaia a gas è ancora oggi l'apparecchio più utilizzato nelle nostre case per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Nonostante quelle più moderne siano dei dispositivi efficienti dal punto di vista energetico, si tratta comunque di generatori alimentati con gas naturale o propano. I combustibili fossili stanno infatti diventando un problema sempre più grande, non solo dal punto di vista dell'approvvigionamento a seguito del conflitto in Ucraina, ma soprattutto da quello ambientale. Proprio per questo, il cosiddetto Piano REPowerEU emanato dalla Commissione Europea prevede un progressivo abbandono delle caldaie a gas dal 2025 fino al divieto di vendita dal 2029. L'UE vuole quindi puntare il più possibile sulle energie rinnovabili, o comunque su caldaie alimentate con combustibili alternativi, decisamente più sostenibili. L'attuale bozza del testo, oltre allo stop dal 2029 alle caldaie a gas, prevede anche che tra il 2025 e il 2026 vi sia un declassamento delle etichette energetiche delle caldaie a gas. Attenzione però, questo non significa che sarà imposto un divieto di possedere una caldaia a gas e di disfarsi del proprio impianto di riscaldamento, ma che dal 2029 non potremo più acquistare una caldaia alimentata a gas metano. Caldaie a gas: stop dal 2029 o bisogna anticipare? Allo stato attuale l'Unione Europea sta lavorando a una modifica del regolamento Ecodesign originale. La Commissione Europea si incontrerà il 12 giugno per la discussione del testo, che dovrebbe essere definito entro la fine dell'anno per poi essere pubblicato nel 2024 prima della fine del mandato europeo. Nel frattempo, c'è però chi mette in guardia l'UE sulle tempistiche, spingendo per anticipare al 2025 il divieto di vendita delle caldaie a gas per raggiungere la carbon neutrality entro il 2050 e contrastare la crisi energetica. È quello che dicono ECOS, una ONG internazionale che si batte per standard tecnici, politiche e leggi rispettosi dell’ambiente, e EEB, la Rete europea di organizzazioni di cittadini ambientalisti. ECOS e EEB hanno infatti ricordato che una caldaia alimentata a gas nuova può avere un ciclo di vita che va dai 20 ai 25 anni. Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 sarà necessario smettere di vendere e installare le caldaie a gas e a combustibili fossili per il 2025, o al massimo entro il 2027. Caldaie a gas vietate dal 2029: quali sono le reali alternative? Con le caldaie a gas vietate dal 2029, e la possibilità concreta di anticipare la manovra addirittura al 2025, ci si ritrova inevitabilmente a chiedersi come adeguare la propria casa alla direttiva UE. Fortunatamente esistono delle concrete alternative a questi dispositivi, che già rappresentano una realtà affidabile per molte famiglie. Vediamole nel dettaglio: Pompe di calore - il principio di funzionamento di questi apparecchi prevede che l'aria calda venga trasferita in un edificio utilizzando l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili come l'aria, l'acqua e la terra, eliminando l'impiego del gas o di altri combustibili inquinanti. Caldaie a biomassa - si tratta di caldaie che sfruttano la combustione di materiale organico come pellet, legna o gusci di frutta secca per generare calore utile a riscaldare gli ambienti e a produrre acqua calda ad uso sanitario. Caldaie ioniche - di recentissima introduzione, riscaldano l'acqua tramite elettrolisi senza aver bisogno di canna fumaria e unità esterna. Riscaldamento a pavimento e pannelli radianti - con il riscaldamento (e raffrescamento) a pavimento, l'acqua calda o fredda viene immessa in dei tubi sottili e flessibili che scorrono a serpentina lungo il pavimento; i pannelli radianti elettrici a infrarossi usano invece la tecnologia degli infrarossi per riscaldare l’aria circostante, evitando l'impiego di combustibili fossili. Climamarket è in prima linea per assicurare ai suoi clienti il massimo del comfort tra le mura domestiche, con soluzioni di riscaldamento innovative e ecofriendly che abbattono emissioni e consumi, e che sono significativamente più efficienti rispetto alle tradizionali caldaie a gas.

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Progetto Treedom: pianta un albero nella foresta Climamarket
05/01/23

Progetto Treedom: pianta un...

Siamo l'aria che respiriamo. È questa la filosofia dietro al progetto Treedom di Climamarket che nasce per contribuire a un pianeta più verde. L'obiettivo è quello di far germogliare una vera e propria Foresta Climamarket, piantando 1000 alberi entro il 2024.   Treedom: pianta un albero con Climamarket Negli ultimi anni, a fronte dell'emergenza climatica e delle sempre più stringenti norme in materia di rispetto ambientale, Climamarket ha deciso di sposare politiche più ecosostenibili per ridurre l'impatto inquinante dei generatori di calore, necessari per il nostro benessere termico. Da qui, la scelta di offrire ai consumatori una selezione accurata di prodotti caratterizzati da tecnologie "amiche dell'ambiente". Oggi, questo impegno si fa ancora più concreto. Nasce infatti il progetto Treedom di Climamarket, che si pone l'obiettivo virtuoso di piantare 1000 alberi entro il 2024. Alberi che daranno vita alla Foresta Climamarket, con tanti piccoli germogli pronti a crescere e a donare nuovo ossigeno al nostro pianeta in Kenya, Tanzania, Ghana, Colombia, Camerun e Malawi. Un processo che avverrà gradualmente, pianificato in 4 milestone: 250 alberi da piantare entro aprile 2023; 250 alberi da piantare entro settembre 2023; 250 alberi da piantare entro febbraio 2024; 250 alberi da piantare entro settembre 2024. Le diverse varietà di alberi piantati - avocado, cacao, albizia, banano, caffè, anacardo, pomodoro e grevillea - contribuiranno ad abbattere circa 198,8 T di diossido di carbonio. Nel corso della sua vita, infatti, ogni albero assorbe CO₂ dall’atmosfera nel suo tronco, nei rami e nelle radici, ed i suoi effetti sono tanto maggiori quanto più gli alberi sono messi in condizione di poter crescere e vivere a lungo. Condizione assicurata da Treedom, organizzazione scelta da Climamarket per la sua trasparenza e integrità, e che cura in ogni minimo dettaglio un processo di pianificazione, formazione e manutenzione che dura negli anni. Treedom: come funziona il progetto green di Climamarket Il progetto di Treedom e Climamarket vuole prima di tutto creare un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune. Un progetto green che fa affidamento sui cittadini del mondo - proprio noi, chiamati a contribuire visitando la Foresta Climamarket e la pagina del progetto Treedom -, ma anche e soprattutto sui Manager di Treedom, esperti agronomi, che prendono contatto con ONG e associazioni già esistenti nelle zone del progetto. Queste diventano gli interlocutori principali che permettono a Treedom di mantenere un legame con i contadini locali, che i Forestry Manager visiteranno comunque regolarmente di persona, elaborando insieme un attento piano forestale che vada a rispettare la biodiversità della zona di progetto, e possibilmente ad arricchirla. Quando sono pronte per essere trapiantate nella terra, le piantine "adottate" da ogni sostenitore del progetto Treedom vengono distribuite alle donne e agli uomini che se ne prenderanno cura, per un controllo diretto sul vivaio. Le ONG e associazioni con cui Treedom collabora garantiscono un rapporto diretto con le persone, e quindi maggiore trasparenza per clienti e partner. Attraverso Treedom, Climamarket cercherà di portare a termine con successo tutti gli obiettivi del progetto "We are the air we breathe!". Sarà possibile misurare l'assorbimento di CO2 grazie ad un sistema di calcolo che prende in considerazione diversi elementi - come la specie, la latitudine e la longitudine o il ciclo di vita medio di un albero; in questo modo si calcola la massa legnosa di ogni albero, e di conseguenza la quantità di carbonio che è capace di assorbire dall’atmosfera nei suoi primi 10 anni di vita. Treedom: pianta un albero per far respirare il pianeta Con il progetto Treedom, e le sue attività di piantumazione di alberi in Asia, Africa, Sud America e Italia, Climamarket contribuirà al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che fanno parte dell’Agenda 2030 sposata da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015, per ridurre le disuguaglianze e stimolare la crescita economica, collaborando per preservare i nostri oceani e le nostre foreste e garantire un futuro sostenibile. Come già sottolineato, regalare un albero porta diversi benefici. Con i nuovi alberi piantati ad assorbire CO₂ e a produrre ossigeno, migliora la qualità dell'aria e si abbassano le temperature globali. In più, la Foresta Climamarket: offrirà rifugio e nutrimento a diverse specie vegetali e animali; favorirà la biodiversità e l'attività degli insetti impollinatori; contrasterà l'erosione del suolo grazie alle radici dei suoi 1000 alberi; proteggerà le colture dai venti e dagli eventi climatici estremi sempre più frequenti. Non solo, le zone del progetto Treedom si trovano in paesi in via di sviluppo, dove i benefici degli alberi potranno davvero fare la differenza, valorizzando le persone che vi abitano. Tutti gli alberi piantati rimangono infatti di proprietà degli stessi contadini che se ne prendono cura, senza stravolgere le colture precedenti e la natura produttiva del terreno interessato; anzi, ne migliorano le capacità produttive e offrono ai contadini un’opportunità di reddito in più, arricchendo pure la loro dieta. Allo stesso modo, le comunità vengono formate passo passo, acquisendo competenze che potranno a loro volta trasferire ad altri.  

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Costa di più il gas o l'elettricità?
03/01/23

Costa di più il gas o l'ele...

Nel 2023 costa più il gas o l'elettricità? Ecco come capire meglio le bollette e risparmiare su riscaldamento e fornitura elettrica. Con la spesa per le bollette che è più che triplicata negli ultimi anni, sempre più utenti si chiedono se costi di più il gas o l'elettricità nel 2023. Quando si vuole riscaldare un ambiente o oppure cuocere il cibo ci si domanda spesso come ridurre i consumi. Risparmiare sul riscaldamento e le utenze domestiche è diventata ormai un’esigenza, perché si tratta di costi che anche quest'anno gravano in maniera importante sul bilancio delle famiglie. Per tagliare queste spese, quindi, occorre sapere se sia più conveniente ricorrere all’energia elettrica o al gas. In questa guida, realizzata dagli esperti di Climamarket, vedremo proprio se costa di più il gas o la corrente e cosa comportano questi dati per i consumatori finali. Costa più il gas o l'elettricità nel 2023? Il prezzo dell'energia elettrica e del gas viene determinato dall'ARERA, ovvero l’Autorità Garante per l'Energia Elettrica e il Gas. Per quanto riguarda i costi dello scorso anno, il prezzo della luce aggiornato per il terzo trimestre 2023 - quindi dal primo luglio al 30 settembre - ha subito un aumento minimo del +0,4%, nonostante le aspettative al ribasso dopo gli enormi rincari del 2022. Discorso diverso per il prezzo del gas, per cui si registra una riduzione del -1,1%. L’aumento delle bollette continua quindi anche in questa seconda parte dell'anno, con le variazioni relative alla cosiddetta "famiglia tipo", definita dall'ARERA come un nucleo familiare con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno con una potenza impegnata di 3 kW e, per il gas, di 1.400 metri cubi annui. Allo stesso tempo, in bolletta ritorna la voce relativa agli oneri generali di sistema e delle imposte, mentre rimane attivo il taglio del 5% dell’IVA per il gas. Inoltre, anche per il terzo trimestre del 2023 è confermato il bonus sociale bollette 2023 per i soggetti con ISEE fino a 15.000 euro, che sale a 30.000 euro per le famiglie con più di quattro figli. L'agevolazione scatta in automatico, con scadenza fissata al 30 settembre. Quanto costa l'energia elettrica nel 2023 All’inizio del 2023, i clienti del mercato tutelato dell'energia elettrica hanno assistito a un ribasso pari al -19,5% rispetto al trimestre precedente. Al contrario di quanto si pensava (e sperava!), si è poi innescata un'inversione di tendenza, per quanto minima. Inversione che ha portato il prezzo della corrente all'ingrosso a salire di +0,4%. All'atto pratico, per una famiglia tipo con un contratto luce nel mercato di tutela, un aumento dello 0,4% significa andare a spendere circa 3 euro in più su base annua. In totale, una famiglia con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh dovrà sborsare 644 euro per le bollette dell'elettricità. Quanto costa il gas nel 2023 Per quanto riguarda il gas, ci sono dei segnali positivi per il 2023, con i prezzi che si stanno assestando verso il basso sia sui mercati esteri che su quelli nazionali durante i primi due trimestri dell'anno. In questo momento, sempre stando ai dati diffusi da ARERA, la spesa per il gas si è ridotta dell'1,1%. Per una famiglia tipo, significa spendere appena 15 euro in meno su base annua. La spesa totale resta alta, pari a 1.265 euro, con il costo complessivo per luce e gas attorno ai 1.909 euro. Ecco queste sono alcune considerazioni per rispondere alla domanda se costa più il gas o l'elettricità, con la prima spesa a confermarsi più elevata della seconda, e quindi ad incidere maggiormente sui costi delle bollette delle famiglie.

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